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La storia del Rallye Sanremo dal WRC in giù

Thierry Neuville vince il Rally Sanremo 2011

Negli ultimi anni, era rinato il Rallye Sanremo e non era stato facile dopo la clamorosa e polemica esclusione dal WRC 2004. Il rally ligure nel 2011 rimase valido solo per l’Intercontinental Rally Challenge, e fu defenestrato anche dal CIR. L’ennesimo ceffone a mano piena.

La dicitura ufficiale del nome della corsa sarebbe Rallye Sanremo, com’è indicata sempre sullo stemma di ogni edizione. E’ stata scelta la versione francese della parola rally, rallye, per avere più affinità con il Rallye di Monte Carlo e con la massima associazione mondiale di automobilismo, ovvero la Féderation International de l’Automobile, che ha sede a Parigi.

Il primo Rally Internazionale di Sanremo viene organizzato nel lontano 1928 e vinto dal maggiore dell’esercito rumeno Urdareanu a bordo di una Fiat 520. Dopo la seconda edizione, nel 1929, la gestione dell’evento viene affidata a nuovi organizzatori, che decidono invece di realizzare una corsa su strade cittadine: la prima edizione di questa competizione, chiamata Circuito Automobilistico Sanremo, avviene infatti nel 1937 e viene vinta da Achille Varzi. Il vero Rally di Sanremo non ricompare se non oltre vent’anni dopo, nel 1961, sotto il nome di Rally dei Fiori.

Questo nome viene mantenuto sino al 1968, quando venne ribattezzato con il nome attuale, Rallye Sanremo. Nel 1970 il nostro Rally si fuse con il Rally di Sestrière e divenne per due edizioni Sanremo-Sestrière – Rally d’Italia, e nel 1972 tornò ad avere il proprio nome originario Rallye Sanremo. Dal 1970 al 1972 il Rally fece parte del calendario del Campionato Internazionale per Costruttori (IMC), il primo germe di quello che sarebbe poi diventato il più famoso campionato rallistico del Mondo, il Campionato Mondiale Rally (WRC). Fino al 1997 il Rally avveniva su terreno misto asfalto e ghiaia, da allora in poi invece si è deciso di farne un rally interamente su asfalto.

Per oltre 30 anni, dal 1972 al 2003 – con l’eccezione del 1995, quando l’evento è stato solo parte della FIA 2-Litre Campionato Mondiale per Costruttori – il Rally di Sanremo fu scelto dal WRC come rally ufficiale del Rally d’Italia, ovvero la tappa italiana di questo grande campionato mondiale. Dal 2004 è invece stato scelto il Rally di Sardegna come tappa del Rally d’Italia. Dopo la dipartita dal calendario WRC, il Rally di Sanremo è entrato a far parte del Campionato Italiano Rally (CIR), comprendente 8 gare che si snodano in tutta Italia, da San Marino, alla Lombardia, alla Sardegna.

Dal 2006 il Rally di Sanremo è anche una gara valevole per l’Intercontinental Rally Challenge (IRC), campionato internazionale organizzato dalla FIA e trasmesso anche da EuroSport. Nel 2009 per la prima volta nella storia del Rally di Sanremo gli arrivi e le partenze delle macchine hanno avuto luogo in Piazza Colombo, nel centro della città.

Lo stesso anno il presidente dell’ACI Sanremo Sergio Maiga, organizzatore della manifestazione, ha progettato un’edizione con due tappe in Liguria ed una in Toscana, progetto che potrebbe concretizzarsi nei prossimi anni.

Se la fine della stagione 2010 aveva fatto addensare delle nubi scure sul futuro del Rally Sanremo, si può tranquillamente dire che l’inizio del 2011 si rivelò il secondo anno horribilis della manifestazione matuziana. La gara creata da Adolfo Rava e Sergio Maiga, che aveva perso la validità iridata alla fine del 2003 (l’ultima edizione iridata fu vinta Sebastien Loeb), nel 2011 viene anche defenestrata dal Campionato Italiano Rally.

Quell’anno, che in Liguria ancora ricordano, il Rally Sanremo perde anche la validità per la massima serie tricolore rally. La gara matuziana viene declassata dalla federazione sportiva nell’allora Trofeo Rally Asfalto, un campionato inutile che si faceva la guerra con l’International Rally Cup. Fu un sorteggio a cancellare Sanremo dal Cir 2011. Un sorteggi fatto davanti agli occhi dell’allora sindaco della Città dei Fiori, Maurizio Zoccarato (che faceva le veci di Sergio Maiga).

Tutto apparentemente regolare. Sta di fatto che il sorteggio spostò il CIR a Udine. Peccato per la gara ponentina. Negli ultimi anni, era rinata e non era stato facile dopo l’esclusione dal WRC. Per fortuna, il Sanremo 2011 sarebbe rimasto valido per l’Intercontinental Rally Challenge. L’ennesimo ceffone a mano piena per quello che per decine di edizioni era stato il più importante rally italiano.

Infatti, eccezion fatta per la stagione 1995, l’evento ligure è stato parte del calendario sportivo del Fia WRC Driver dalla stagione 1973 fino al 2003. Poi parcheggiato nell’Intercontinental Rally Challenge e nel Campionato Italiano Rally. Il primo Rally Internazionale di Sanremo fu organizzato nel 1928. L’anno successivo, nel 1929, l’evento è stato dato in mano a nuovi organizzatori. Il primo Circuito automobilistico di Sanremo, si è svolto nel 1937 ed è stato vinto da Achille Varzi. Il rally è stato riesumato nel 1961 come Rally dei Fiori.

Dal 1970 al 1972, il Rally Sanremo ha fatto parte del Campionato del Mondo Rally Costruttori. Dal 1972 al 2003, la manifestazione è stata nel calendario del Campionato del Mondo Rally, ad eccezione per il 1995, quando l’evento era valido solo per il Campionato del Mondo 2 Litri e per il WRC Costruttori.

Juha Kankkunen e Juha Piironen al Rally Sanremo 1986
Juha Kankkunen e Juha Piironen al Rally Sanremo 1986

Tappe cruciali del Rallye Sanremo

La manifestazione è diventata il centro delle polemiche nel 1986, l’ultimo anno delle Gruppo B, dopo che la Fia squalificò la squadra Peugeot alla fine del terzo giorno per l’utilizzo delle minigonne irregolari, consegnando la vittoria alla Lancia. In quell’occasione, la Peugeot sostenne di aver utilizzato la stessa configurazione delle precedenti manifestazioni e di aver sempre superato le verifiche senza particolari problemi.

Non a caso, in quell’occasione Peugeot presentò ricorso, ma gli organizzatori non permisero al team di proseguire il rally. La Fia confermò, dopo l’esclusione, che le automobili Peugeot erano regolari, e decise di annullare i risultati di tutta la manifestazione.

Il mitico Rally Sanremo, che era organizzato su fondo misto terra-asfalto, a partire dal 1997 è stato spostato interamente su asfalto, dando il via ad una lenta fase di declino della gara, sempre più boucle e meno rally. Dopo essere uscito dal calendario del WRC, il Rally Sanremo è entrato a far parte del Campionato Italiano Rally. Dal 2006 nell’Intercontinental Rally Challenge. Mentre dal 2004 il Rally d’Italia si svolge in Sardegna.

Dal 2005 è stata reintrodotta la prova speciale della Ronde di Monte Bignone, che era stata sospesa nel 1985. Si tratta di uno dei tratti cronometrati più affascinanti della storia del rallysmo italiano e mondiale, tanto bello che neppure i cantastorie dei rally riuscivano a rendergli merito. Con i suoi 44 chilometri era all’epoca una delle PS più lunghe al mondo. La prova si svolgeva di notte e toccava i comuni di Perinaldo, Apricale, Bajardo e le frazioni di Sanremo, Coldirodi e San Romolo.

Nel 2009, Sergio Maiga, presidente dell’Ac Sanremo e fratello dell’ex copilota di Sandro Munari e anche lui copilota negli anni Settanta, aveva cercato di progettare un’edizione con due tappe in Liguria e una in Toscana. Il progetto, però, è sempre rimasto sulla carta e non si è mai concretizzato. Altra curiosità sul Rally Sanremo è che, per la prima volta, nel 2009 partenze e arrivi si sono svolti in piazza Colombo, nel centro della città.