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Come si pratica lo sport più pazzo del mondo (i rally)?

Da come si può ben notare, i rally sono uno sport 'acrobatico'

Cosa sono i rally? Come si pratica lo sport più pazzo del mondo? Questo articolo è riservato a molti neofiti che approcciano alla specialità sportiva più avvincente delle corse su strada.

Il rally, dall’inglese “raduno”, o rallye, in francese, è una disciplina sportiva dell’automobilismo che si disputa su strade pubbliche sia asfaltate che sterrate utilizzando vetture da competizione derivate da modelli stradali. Per la precisione, si tratta di un misto tra gara di regolarità, visto che sui tratti di trasferimento le vetture devono rispettare il Codice della strada, e gara di velocità a cronometro. Ma come si pratica lo sport più pazzo del mondo?

In questa disciplina il regolamento prevede che ogni ostacolo naturale debba essere affrontato dai concorrenti. Per cui anche in caso di estremo maltempo la competizione deve andare avanti. Infatti non è difficile vedere gare che si svolgono in piena notte, su strade completamente innevate o in presenza di forte nebbia. Le strade pubbliche (ovviamente chiuse al traffico per l’occasione) in cui i concorrenti vengono cronometrati si definiscono prove speciali, o PS.

Le prove speciali devono avere spiccate caratteristiche di tortuosità e difficoltà e possono avere una sede stradale molto stretta e sconnessa, per cui soprattutto in Italia, strade con queste peculiarità si trovano principalmente in collina e in montagna. Più raro trovarle in pianura, ma in altre nazioni con morfologie del territorio diverse non è impossibile vedere rally che si svolgono interamente in pianura.

Le Prove Speciali non vengono allestite con dotazioni di sicurezza di alcun genere al contrario di altre specialità su strada, salvo all’occorrenza piccole protezioni in gomma o con balle di paglia su oggetti particolarmente sporgenti ed affilati come alcuni guardrail o bordi di muretti. In Italia, una prova speciale non può superare i 100 all’ora di media oraria, pena l’esclusione del rally dal campionato dell’anno successivo. Nelle gare di Campionato del Mondo e nei Campionati Nazionali di altri Stati non c’è un limite alla velocità media.

Le moderne competizioni di rally si sono sviluppate in Europa sin dall’inizio del Ventesimo secolo, distinguendosi dalle gare in circuito in quanto le vetture non affrontavano giro dopo giro un percorso limitato, bensì procedevano su lunghe distanze venendo cronometrati a punti di controllo predefiniti, assomigliando molto di più a prove di resistenza sia per i mezzi meccanici che per il fisico degli equipaggi, la gara più prestigiosa e antica che può essere considerata la vera progenitrice di questa particolare ed affascinante disciplina sportiva è la Mille Miglia.

I rally moderni sono diventati via via sempre più corti e meno massacranti, accentuando sempre più il lato agonistico e velocistico della disciplina, accantonando in parte gli aspetti avventurieri e di sfida alla resistenza meccanica e umana che erano insiti nelle gare di questo tipo fino alla metà degli anni Settanta. Comunque, anche attualmente i rally sono comunque una delle discipline automobilistiche più impegnative, soprattutto se paragonati alla velocità su pista.

Cosa fare per praticare lo sport dei rally

Caratteristica che rende molto difficile questa disciplina è la scarsa conoscenza dei tratti di prova speciale, che avviene solo pochi giorni prima della gara con vettura di serie e strada aperta per un numero limitato di passaggi al contrario della pista in cui ad ogni gara si effettuano molti giri di prove libere con vettura da corsa e alla massima velocità, o al contrario della velocità in salita in cui si effettuano manches di prova con strada chiusa e vettura da gara.

Per cui nei rally è molto importante la parte istintiva della guida, i riflessi e l’affiatamento con il navigatore. Prima della partenza tutti i piloti e tutte le vetture iscritti al rally devono per prima cosa effettuare alcune delle Verifiche Sportive e Tecniche. In alcuni giorni ben stabiliti precedenti la gara vengono effettuate le ricognizioni autorizzate che consistono nel transitare con vetture di serie sulle prove speciali aperte al traffico rispettando assolutamente il codice della strada. Il numero di passaggi su di ogni prova speciale è limitato per ogni equipaggio.

Ogni rally prevede una partenza di solito da una piazza di paese o città vicini alla zona della corsa, a cui seguono tratti di trasferimento che portano gli equipaggi fino al via dei tratti cronometrati, utilizzati per stilare le classifiche finali. Ogni rally prevede un arrivo che decreta la fine della gara. Se un equipaggio non transita sul palco d’arrivo risulta ritirato anche se ha affrontato tutte le prove speciali.

I concorrenti devono presentarsi al controllo orario (Co) nell’esatto minuto riportato nella tabella di marcia prima di affrontare ogni tratto cronometrato (prova speciale). Eventuali ritardi o anticipi sono sanzionati con penalità di tempo che verranno aggiunte alla somma totale dei tempi di ogni PS. I Co sono posti prima della partenza di ogni PS, dopo la fine di ogni prova speciale, all’ingresso e all’uscita di ogni parco assistenza e di ogni riordino. Sono posti anche poco prima della partenza del rally e poco prima dell’arrivo.

Durante i trasferimenti ogni equipaggio a bordo della propria vettura da corsa dovrà osservare scrupolosamente il Codice della strada e le forze dell’ordine in caso di negligenza possono sanzionarlo come qualsiasi altro automobilista. Solo i tratti di strada delle prove speciali sono chiusi al traffico, e solo all’interno di questi gli equipaggi possono e devono cercare di andare il più veloce possibile.

Nel corso dei trasferimenti gli organizzatori possono istituire dei controlli a timbro per verificare che gli equipaggi rispettino il percorso previsto. Nel corso della gara sono previsti uno o più riordini, una sosta (in regime di parco chiuso) che può variare dai 10 ai 30 minuti circa, utile per gestire eventuali ritiri. Gli equipaggi prendono il via uno dopo l’altro, a intervalli variabili a seconda del tipo di gara e della classe delle vetture. Dopo ogni riordino è previsto di norma un parco assistenza, che varia dai 15 ai 30 minuti, l’unico luogo in cui le vetture possono essere riparate.