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Storia della C201: 205 T16 Evo 2 di Saby

La C201 viene poi testata intensamente da Jean-Pierre Jabouille, sul circuito Michelin di Ladoux, per migliorarne la messa, di cui aveva davvero bisogno. Poi si reca in Grecia, prima del Rally Acropoli, per metterla alla prova su terreni difficili. Infine, parte per la Finlandia, questa volta per i test su un buon terreno veloce.

Questa Peugeot 205 T16 Evo 2 immatricolata con targa 24 FGV 75 e telaio numero VF3741R76E5200009 compare in gara al Tour de Corse 1985, nelle mani di Bruno Saby, è la prima apparizione di una Evo 2 in un rally. Gli archivi Peugeot Talbot Sport la indicano come la C201, ovvero la prima Evo 2, destinata ad essere soprannominata “La Nonna”.

I favoriti per quel Tour de Corse sarebbero Ari Vatanen e Timo Salonen, entrambi su una Evo 1… Saby è responsabile della guida del nuovo modello. Tuttavia Salonen si ritira presto e Vatanen, lottando contro Jean Ragnotti e la sua Renault 5 Maxi Turbo, esce violentemente e distrugge il suo T16, fortunatamente senza danni per l’equipaggio.

Bruno Saby e Jean Francois Fauchille diventano gli uomini che fanno sperare Peugeot, e Jean Todt dà le istruzioni per stare in zona punti e portare la vettura sul podio. Bruno Saby dice che la macchina è stancante senza servosterzo, molto difficile da guidare e difficile da controllare. Nonostante questo, il pilota di Grenoble si assicura un secondo posto inaspettato, una vera impresa visto il lavoro ancora da fare sulla Evo 2 per finire la sua messa a punto.

È a questo scopo che la C201 viene poi testata intensamente da Jean-Pierre Jabouille, sul circuito Michelin di Ladoux, per migliorarne la messa, di cui aveva davvero bisogno. Poi si reca in Grecia, prima del Rally Acropoli, per metterla alla prova su terreni difficili. Infine, parte per la Finlandia, questa volta per i test su un buon terreno veloce. Nel dicembre 1985 la C201 viene inviata in Italia, per il Memorial Bettega organizzato a Bologna in onore del pilota Lancia.

Contrariamente alla nuova S4, la T16 Evo 2 avrebbe vinto la gara finale per mano di Salonen, con disappunto dei tifosi presenti per l’occasione. La C201, ancora immatricolata con targa 24 FGV 75 la rivediamo con Bruno Saby sulle nevi delle ricognizioni del MonteCarlo 1986.

La targa 24 FGV 75 riappare al MonteCarlo 1986 sulla T16 di Salonen, che finirà seconda. Gli archivi Peugeot Talbot Sport indicano, però, si tratta della Evo 2 C206. La C201 veniva giudicata un po’ logora e il pilota di punta avrebbe dovuto, logicamente, usare una macchina nuova. L’uso della stessa carta di circolazione su diverse vetture era comune a tutte le squadre dell’epoca: Peugeot, Renault, Lancia…

La C201 va in pensione anticipata nei locali del PTS di Boulogne la targa 24 FGV 75 non compare più sulle vetture iscritte dalla Peugeot al Campionato del Mondo, questo ci fa ragionevolmente pensare che il titolo stradale sia tornato alla C201 dopo l’intermezzo sulla C206 a MonteCarlo.

Nel 1986, Peugeot è di nuovo Campione del Mondo Rally, ma il Gruppo B intanto è stato cancellato a fine anno in seguito agli incidenti in Portogallo e soprattutto alla morte dell’equipaggio Toivonen-Cresto della Lancia S4 al Tour de Corse. La vettura in questione corre anche nei raid come la Dakar o nel rallycross.

Un’Evoluzione 2 fu venduta nel 1987 alla Peugeot Finlandia per essere messa a disposizione del pilota Matti Alamäki per il Campionato Europeo Rallycross. C’è una probabilità molto grande, secondo testimoni dell’epoca, che sia la “Nonna” C201. Questo pilota, già titolato nella disciplina, ha appena concluso la stagione 1987 su una S4 e ha perso il titolo dietro la T16 di un altro finlandese, Seppo Niitymäki.

Decide quindi di guidare una vettura di Sochaux, e con la Peugeot Finland T16 riverniciata in rosso, vincerà il titolo di campione europeo per tre anni consecutivi: 1988, 1989 e 1990, nonostante la concorrenza di molte ex Gruppo B, come l’Audi Quattro Sport, Lancia S4, Maxi Turbo…