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Rallye Sanremo 1983: nel segno di Alén e della Lancia

rallye sanremo 1983

È stato un trionfo senza precedenti: con questo quinto successo stagionale in una gara di campionato, la Casa torinese ha conquistato il suo quinto titolo mondiale Marche, un risultato mai raggiunto da nessun’altra grande Casa automobilistica. Sin dal 1972, la Lancia si è affermata nel panorama automobilistico mondiale, conquistando titoli anche nel 1974, 1975 e 1976.

Il Rallye Sanremo 1983 ha segnato un trionfo epico per la squadra italiana della Lancia, sconfiggendo la sua grande rivale tedesca, l’Audi a quattro ruote motrici. In una dimostrazione di dominio assoluto, la scuderia italiana non si è accontentata della vittoria di Markku Alen, ma ha conquistato addirittura i primi tre posti, con Walter Röhrl in seconda posizione e Attilio Bettega in terza. Non contenti di questo risultato straordinario, una quarta Lancia, guidata dal giovane campione europeo Biasion, ha combattuto fino all’ultimo per la quarta posizione contro Toivonen.

È stato un trionfo senza precedenti: con questo quinto successo stagionale in una gara di campionato, la Casa torinese ha conquistato il suo quinto titolo mondiale Marche, un risultato mai raggiunto da nessun’altra grande Casa automobilistica. Sin dal 1972, la Lancia si è affermata nel panorama automobilistico mondiale, conquistando titoli anche nel 1974, 1975 e 1976. Dopo una breve parentesi occupata dalla Fiat tra il 1977 e il 1980, ora la Lancia ha compiuto un ritorno trionfante con la “037”, una macchina spinta da un motore sovralimentato da compressore volumetrico che ha dimostrato non solo grande competitività, ma anche affidabilità.

La vittoria nel Rally di Sanremo è stata una celebrazione del talento italiano e della maestria tecnica della Lancia. Le tre vetture ufficiali hanno dominato le prove su asfalto e hanno resistito con successo sulla terra, sfidando le quattro ruote motrici dell’Audi. Walter Röhrl è stato il grande protagonista del rally, vincendo il maggior numero di prove speciali. Tuttavia, una rottura della cinghia del compressore ha compromesso le sue possibilità di vittoria, dimostrando la sfida tecnica che si cela dietro ogni gara automobilistica.

Markku Alen ha meritato il successo grazie alla sua regolarità e alla tattica intelligente adottata durante il rally. La sua capacità di guidare sul ritmo e di frenare il suo istinto di attaccare sempre ha dimostrato la sua maestria come pilota. Il trionfo della Lancia non è stato solamente merito dei piloti, ma anche dell’organizzazione della squadra, che ha superato nettamente quella della concorrente tedesca.

Nelle ultime fasi della gara, diversi ritiri hanno segnato la competitività estrema del rally. Piloti come Vudafieri, Vatanen, e Blomqvist hanno subito incidenti che li hanno costretti al ritiro, dimostrando la durezza e l’imprevedibilità di una competizione così impegnativa.

Il Rally di Sanremo ha attirato una folla entusiasta di spettatori, che ha applaudito sia le Lancia che tutti i piloti italiani. Oltre alla vittoria della Lancia, sono da menzionare anche i risultati eccellenti di altri piloti italiani, come il torinese Cerrato e il ligure Noberasco, che hanno completato il trionfo italiano in questa competizione.

Il successo della Lancia e di altri marchi italiani come Alfa Romeo dimostra la competitività dell’industria automobilistica nazionale in competizioni di livello mondiale. In un contesto dove molte case automobilistiche si sfidano, le Lancia e le Alfa Romeo hanno dimostrato la loro superiorità, portando l’Italia al vertice del mondo dell’automobilismo sportivo.

rallye sanremo 1983, pisa
Rallye Sanremo 1983, Pisa

Rallye Sanremo 1983 in dettaglio

L’incantevole atmosfera della luna che si riflette sul mare rappresenta la cornice perfetta per le romantiche passeggiate lungo la passeggiata dell’imperatrice a Sanremo. Tuttavia, il giovedì 5 ottobre 1983, sotto le palme donategli dall’imperatrice russa Maria Alexandrovna alla fine del XIX secolo, non si trovano solo innamorati mano nella mano, ma un folto gruppo di appassionati di automobilismo, giornalisti e cineoperatori, tutti accomunati dalla passione per i Rally. Sotto lo splendore lunare, attendono ansiosi le vetture che hanno affrontato i 23 chilometri del Passo Ghimbegna, la 50ª prova speciale della 25ª edizione del Rally di Sanremo.

La vittoria in questa gara potrebbe consacrare la Lancia campione del Mondo, con ben due equipaggi in testa: Alen-Kivimaki che precedono Röhrl-Geistdorfer di 2 minuti e 22 secondi.

La straordinaria Lancia Rally, nota a tutti come la “zerotrentasette” per il numero di progetto Abarth SE037, ha dominato lungo l’arco di una stagione indimenticabile, riuscendo a sottomettere la formidabile Audi, la cui innovativa tecnologia delle quattro ruote motrici, introdotta nel 1981, sembrava renderla invincibile.

Per la squadra Abarth, la stagione è iniziata con una spettacolare doppietta al Montecarlo, seguita da trionfi in Corsica, Grecia e Nuova Zelanda. I buoni piazzamenti in Portogallo e in Finlandia hanno fatto sì che il titolo mondiale fosse a portata di mano.

La gara di Sanremo, unica nel calendario mondiale a presentare un misto di terra e asfalto, rappresentava una sfida importante. Nonostante il vantaggio della Lancia nelle prove speciali dell’entroterra sanremese, le quattro ruote motrici dell’Audi avrebbero fatto la differenza sulle strade sterrate più difficili, come quelle intorno a Volterra.

Da Volterra, il percorso si sposta verso Siena, dove la strategia della squadra Abarth si rivela fondamentale. Cesare Fiorio e Giorgio Pianta, direttori d’orchestra dell’Abarth, sanno bene cosa fare. Fiorio dichiara: “Le Audi sono imbattibili sulla neve, sul fango e sugli sterrati accidentati con molte ripartenze, ma noi siamo i migliori sull’asfalto e ce la giochiamo quando lo sterrato è buono”.

Alen, Röhrl e Biasion mettono il sigillo su molte prove – Anqua, Corsano, Pianella, Murlo, Castelgiocondo, Pienza, Castelmuzio, Monte Luco e Casalecchi ma si impongono anche nelle ripetizioni delle Prove dove prima avevano incassato la sconfitta – dimostrando la loro abilità e determinazione. Anche se l’Audi vince le prime 10 prove sterrate, Alen resta in testa, con la Mouton saldamente al secondo posto, seguita da Mikkola. La battaglia tra Lancia e Audi si gioca non solo sulla strada, ma anche con astuzia e strategia. La gara di Sanremo diventa così un vero e proprio spettacolo di abilità e determinazione.

Nel corso del rally, i piloti Alen, Röhrl e Biasion hanno dimostrato un’incredibile determinazione e abilità, sigillando la loro superiorità su diverse prove speciali. Da Anqua a Casalecchi, hanno dominato la competizione, mostrando una padronanza straordinaria del percorso.

Sfruttando al massimo le strade più pulite, le vetture Lancia hanno ottenuto risultati impressionanti anche sulle prove ripetute come Sante Marie, Palagione, Ulignano e Ghizzano. Questo approccio strategico ha consentito loro di recuperare terreno e compensare le sconfitte subite in precedenza.

La battaglia con l’Audi è stata un vero e proprio duello di astuzia, dove ogni mossa è stata calcolata con precisione. Tuttavia, una delle sfide più grandi è stata rappresentata dalla polvere sollevata dalle vetture durante le prove su terra. Questo fenomeno ha compromesso la visibilità dei piloti, rendendo la guida estremamente impegnativa.

In una situazione particolare, il navigatore Geistdorfer, a bordo della Lancia di Röhrl, si è trovato con la cintura di sicurezza allentata e impigliata nel sedile all’inizio di una prova speciale. Per garantire la sicurezza, il team ha richiesto un ritardo di un minuto per risolvere il problema. Tuttavia, il responsabile della speciale ha continuato a contare il tempo, costringendo Röhrl a spegnere il motore anziché partire.

Questa decisione ha influenzato il corso della gara, concedendo un vantaggio di due minuti a Röhrl rispetto ai concorrenti successivi. Biasion e Siviero hanno chiesto lo stesso trattamento, dimostrando la parità di condizioni tra i concorrenti.

Nonostante le penalità imposte a Biasion e Röhrl, alla fine del Rally, le Lancia hanno conquistato i primi tre posti della classifica, mentre le Audi hanno affrontato una serie di problemi tecnici che ne hanno compromesso le prestazioni. Mikkola e Blomqvist sono stati costretti al ritiro, mentre la Mouton e Pons hanno concluso la gara con ritardi significativi.

In conclusione, la vittoria della Lancia nel Rally ha confermato la sua superiorità e l’abilità dei suoi piloti, dimostrando che il successo è stato ottenuto attraverso talento e determinazione, e non attraverso favoritismi. La Lancia ha così conquistato il titolo di Campione del Mondo, confermando il suo status come una delle migliori nel mondo del rally.