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Peugeot 307 WRC: non tutte le ciambelle nascono col buco

marcus gronholm, rally montecarlo 2004 foto christopher batt

Sostituta naturale della pluri-vittoriosa 206 WRC, che concluse il suo ciclo al termine della stagione 2003, la 307 WRC partecipò a sole due edizioni del Mondiale Rally nella squadra ufficiale Peugeot, ottenendo un totale di 3 vittorie, 32 podi e 236 punti, mentre nel 2006 fu utilizzata da alcuni piloti privati.

Era il 2001 e prima di aggiudicarsi per la seconda volta il WRC, Peugeot stava pensando alla sostituzione della fortunata 206 WRC. Così, nel novembre di quell’anno, la direzione del marchio chiese a Peugeot Sport di esaminare la possibilità di costruire una nuova WRC. Su richiesta del dipartimento marketing della Casa, il modello base sarebbe dovuto essere la 307 Coupé Cabriolet (307 CC), come vettura da promuovere. La prima e unica vettura WRC derivata da una cabriolet.

Questa decisione ha reso la vita più facile agli ingegneri che in Peugeot si occupavano di aerodinamica, che hanno potuto lavorare con un’auto più bassa e con un’area frontale più piccola rispetto alla vettura stradale. Tuttavia, la FIA ha costretto a sostituire il tetto mobile con uno fisso, con tutti i supporti inclusi nel tetto del modello stradale, e questo ha rappresentato un notevole aumento di peso. Fortunatamente per Peugeot, nell’anno in cui era previsto il debutto dell’auto (2004), i regolamenti cambiarono, aumentando il peso minimo di 320 kg, e l’aumento di peso poté essere parzialmente assorbito.

La Peugeot 307 WRC era la versione da rally della Peugeot 307 CC, specificatamente progettata per partecipare al WRC, campionato in cui Peugeot con la 307 WRC ha gareggiato nel 2004 nel 2005 vincendo tre gare, tutte con il campione del mondo finlandese Marcus Grönholm. Forse, davvero uno dei pochi capaci di fare vincere una vettura meno bella della Peugeot 206 WRC, ma anche più complessa e problematica.

Sostituta naturale della pluri-vittoriosa 206 WRC, che concluse il suo ciclo al termine della stagione 2003, la 307 WRC partecipò a sole due edizioni del Mondiale Rally nella squadra ufficiale Peugeot, ottenendo un totale di 3 vittorie, 32 podi e 236 punti, mentre nel 2006 fu utilizzata da alcuni piloti privati. Il tetto più basso della Cabrio e l’abitacolo più stretto della 307 CC, rispetto al modello stradale 307, rappresentavano una riduzione dell’area frontale di circa il 7%, che si traduceva in un’analoga riduzione della resistenza all’aria (drag). Ma c’erano più vantaggi: la forma arrotondata/decrescente del tetto nella parte posteriore consentiva un migliore flusso d’aria per raggiungere l’ala posteriore, che divenne più efficiente (come accade con la GR Yaris Rally2 Concept Car).

Il progetto della 307 WRC fu affidato a Julien Loisy, che aveva già partecipato alla progettazione della 306 Maxi e della 206 WRC, con Michel Nandan come direttore tecnico. Il team di progettazione comprendeva anche Cyril Merlet (coordinamento), Nicolas Roux, Jean Victor Lapeyre e Christophe Cella, mentre Christian Stadler era nuovamente responsabile dell’aerodinamica (come per la 206 WRC).

Il design è stato nuovamente testato presso la galleria del vento della Société Aérodynamique Eiffel (Parigi) mediante un modello in scala. Nel settembre 2002, è stato completato un modello di auto a grandezza naturale, per visualizzare meglio la posizione degli elementi principali, l’accessibilità e gli spazi vuoti, al fine di garantire un facile accesso alla meccanica, fondamentale per un’auto da rally. Il primo prototipo (nera) ha percorso per la prima volta 60 km il 24 dicembre 2002, guidato da Cedric Robert. Una seconda vettura (rossa) fu presto approntata e il programma di test fu articolato per tutto il 2003, con Andrea Aghini, Sebastian Lindholm ed Eric Hélary come collaudatori. Marcus Gronhölm e Richard Burns si sarebbero uniti a loro a far data da 2003.

Il debutto della Peugeot 307 WRC

La stagione 2004 non poteva iniziare meglio, con Grönholm-Rautiainen che hanno fatto segnare il miglior tempo nella prima tappa del Rally Monte-Carlo (Piegut-Urtis, 20 km). Un’altra vittoria di tappa alla PS5 Laborel-L’Aubergerie ha permesso alla squadra di guidare per gran parte della prima tappa. Ma poi i problemi di affidabilità hanno ritardato il duo finlandese, che ha chiuso in quarta posizione, a soli 7 secondi dal podio, con Loix-Smeets al 5° posto. In Svezia, Grönholm e Rautiainen hanno preso il comando dalla prima tappa. Dopo aver perso un minuto nella lunga PS3 Granberget (52,6 km), sono risaliti in classifica e sono arrivati ​​secondi con un totale di otto vittorie di PS. Marcus era contento della vettura, che mostrava più stabilità di guida ed era meno nervosa della 206 WRC, e quindi più facile da guidare. Ma anche per una posizione di guida più comoda, grazie al maggior spazio per le sue lunghe gambe.

Il potenziale della vettura ha trovato conferma in Nuova Zelanda, con entrambi i team (Gronhölm-Rautiainen e Rovanperä-Pietiläinen) in lotta per la vittoria per tutto l’evento. Nonostante le 11 vittorie di tappa della Peugeot, il duo Subaru Solberg-Mills alla fine ha vinto con soli 5 secondi di differenza. La prima vittoria sembrava arrivare a Cipro, dove Gronhölm-Rautiainen arrivarono primi… Prima di essere squalificati per l’utilizzo di una pompa dell’acqua in alluminio, al posto della pompa in plastica utilizzata nel modello stradale. Altri podi sono seguiti nelle calde gare estive in Grecia (3° da Rovanperäa-Peitiläinen) e Turchia (2° da Gronhölm-Rautiainen).

Uno dei problemi principali che i team hanno dovuto affrontare durante gli eventi estivi è stata l’elevata temperatura ambientale, che ha colpito sia l’interno della vettura che il motore. Peugeot dotò la 307 WRC di un piccolo climatizzatore da utilizzare essenzialmente durante i tratti stradali, e di una pellicola riflettente sui finestrini laterali. L’unica modifica consentita dal regolamento per portare aria fresca all’interno dell’auto è stata l’incorporazione di prese d’aria aggiuntive negli specchietti retrovisori e Peugeot ne ha approfittato. Nuove aperture appaiono negli specchietti dalla Finlandia 2004, per completare le prese d’aria sul tetto per rinfrescare l’abitacolo dell’auto e per togliere un po’ di calore agli equipaggi.

Solo pochi giorni dopo, finalmente, è arrivata la vittoria tanto attesa, in Finlandia. Dopo un vantaggio iniziale di Rovanperä-Pietiläinen, scivolati larghi in curva nella PS6 Ruuhimäki, Gronhölm-Rautiainen hanno ereditato la prima posizione e l’hanno mantenuta fino all’ultimo metro di gara.

I risultati ottenuti nel resto della stagione non hanno soddisfatto la squadra, nonostante i due secondi posti ottenuti in Catalunya (Gronhölm-Rautiainen) e in Australia (Rovanperä-Pietiläinen). Poi, nel novembre 2004, PSA annunciò che Peugeot (e Citroen) si sarebbero ritirate dal Campionato del Mondo Rally alla fine del 2005, per concentrare tutti gli sforzi sulla 908 per la 24 ore di Le Mans. Ciò significava che il 2005 era l’ultima possibilità per Peugeot di vincere il titolo Costruttori e lasciare la serie in alto.

2005, ultima chiamata per il titolo

Nella seconda stagione disputata, cioè il Campionato del Mondo Rally 2005, la vettura era definita Evo2 e si differenziava dalla prima solo per la larghezza (aumentata a 1800 mm), per la diversa conformazione dell’appendice aerodinamica posteriore e per il paraurti anteriore che presentava una presa d’aria maggiorata. Tra i piloti più famosi alla guida della Peugeot 307 WRC, oltre a Gronholm, ricordiamo Markko Märtin, Freddy Loix, Harri Rovanperä e Daniel Carlsson. Nei team semiufficiali c’erano, invece, Gigi Galli, Manfred Stohl e Henning Solberg. L’auto è stata vittima di tanti problemi meccanici ed elettronici durante la sua esperienza nel WRC. Peugeot Sport annunciò il ritiro dal WRC alla fine della stagione 2005.

Le prestazioni della vettura erano migliorate, ma non abbastanza per battere le vetture di vertice (la Xsara WRC di Loeb e l’Impreza S10/S11 di Solberg) nella prima metà della stagione. Anche in queste condizioni, otto podi sono stati ottenute dai piloti Peugeot nei primi 9 eventi della stagione. Ma solo al Rally di Finlandia la squadra è tornata alla vittoria, sempre con Gronhölm-Rautiainen, e dopo una dura competizione con Loeb-Elena. Anche Märtin e Park hanno completato un evento sensazionale, finendo terzi.

Ma la stagione fu definitivamente segnata dall’incidente mortale del Wales Rally GB, in cui perse la vita lo sfortunato Michael Park. La vittoria nel successivo evento (Rally Japan) per Gronhölm-Rautiainen fu un tributo al grande navigatore britannico. Ma fu anche l’ultimo podio per una squadra che aveva dominato il Campionato negli anni precedenti. Nel 2006, come annunciato, il team ufficiale Peugeot Sport lasciò il WRC, e le 307 WRC passarono nelle mani del team Peugeot Norway, che ne schierò due preparate da Bozian Racing, come fece Citroën con Kronos Racing. Ma, mentre a Citroën fu permesso di tornare nel WRC solo un anno dopo, con la C4 WRC, a Peugeot non fu consentito fare ritorno nella massima categoria…