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Un masso ferma Alén al Rally 1000 Laghi 1977

Markku Alen, Rally 1000 Laghi

L’atterraggio ha provocato danni (scoppio dei due pneumatici destri e rottura della sospensione destra) che I meccanici dell’assistenza hanno riparato a tempo di record, facendo perdere a Markku soltanto 420 secondi. Poi, mentre il finlandese portava il suo – a fondo – nel tentativo di staccare definitivamente Hamalainen (che dall’inizio della gara gli aveva rosicchiato i trenta secondi di vantaggio per poi distanziarlo di tredici secondi e Infine cominciare lentamente a cedere), il motore della Abarth. Lesionato alla pompa dell’olio in conseguenza del volo sul masso, ha ceduto di schianto e II finlandese ha dovuto abbandonare.

Per colpa di un masso, il 28 agosto 1977 la Fiat si è forse giocata la vittoria finale nel Campionato del Mondo Rally. Infatti, a causa di una pietra Markku Alén è stato costretto ad abbandonare, nel cuore della notte. Il 1000 Laghi che, dopo alterne e quasi incredibili vicende, stava conducendo, sia pure con un esiguo margine di vantaggio, su Kiosti Hamalainen, sconosciuto finlandese scoperto quasi alla vigilia della corsa dal team della Ford.

Con il ritiro di Alén (nella foto di Francis Boodts), protagonista sfortunato di un’impresa automobilistica degna di un campione di lazza, il contadino di Helkkola ha avuto via libera, per nulla infastidito dalla presenza alle sue spalle di Timo Salonen con una delle tre Abarth rimaste in gara dalla sera prima, dopo la prima tappa del rally. La terza macchina, quella sperimentale a carter secco, affidata a Valtaharju, è arrivata fino in fondo e sarebbe adesso al terzo posto nella graduatoria finale se il pilota non fosse incappato in un ritardo, a un controllo orario, di quindici secondi: per questa inezia è stato depennato dall’ordine di arrivo e al suo posto figura l’altro pilota della Ford, Bjorn Waldegaard.

Markku Alen, considerato alla vigilia il grande favorito di questa strana e difficile gara che si corre sulle piste dei boschi del centro-nord della Finlandia (dopo averla vinta a sorpresa l’anno scorso, al debutto internazionale della Fiat Abarth 131), è stato invece, suo malgrado. Il protagonista di una vicenda che presenta autentici risvolti criminali. Nel corso della quarantesima prova speciale – la solita stradina tra laghi e betulle, quasi dodici chilometri di sterrato – è finito contro un masso di notevoli dimensioni che tre persone, attualmente ricercate dalla polizia che ne conosce I connotati, avevano collocato sulla strada nel punto in cui le macchine prendevano terra dopo un salto dal dosso.

L’atterraggio ha provocato danni (scoppio dei due pneumatici destri e rottura della sospensione destra) che i meccanici dell’assistenza hanno riparato a tempo di record, facendo perdere a Markku soltanto 420 secondi. Poi, mentre il finlandese portava il suo – a fondo – nel tentativo di staccare definitivamente Hamalainen (che dall’inizio della gara gli aveva rosicchiato i trenta secondi di vantaggio per poi distanziarlo di tredici secondi e Infine cominciare lentamente a cedere), il motore della Abarth. Lesionato alla pompa dell’olio in conseguenza del volo sul masso, ha ceduto di schianto e II finlandese ha dovuto abbandonare.

Timo Salonen, Rally 1000 Laghi 1977
Timo Salonen, Rally 1000 Laghi 1977

Markku Alen era partito la sera prima sera, in precarie condizioni, per l’ultima tappa del rally. Le cure del medico dell’equipe Fiat, Benigno Bartoletti, avevano limitato In parte I suoi guai senza però restituirgli nella pienezza la sua integrità fisica. Tanto che ben presto, dopo appena dieci prove speciali, Hamalainen poteva portare a termine l’operazione aggancio per poi, al trentaduesimo tratto cronometrato (il più lungo del percorso, 45 chilometri), superare Markku di tredici secondi.

A questo punto cominciava la rincorsa del campione della Abarth (due secondi nella prova successiva) che si bloccava però poco dopo. Nove testimoni hanno raccontato i fatti così come II abbiamo descritti. I tre ragazzi che hanno prelevato il masso dal bosco e lo hanno trascinato sulla strada che Alén avrebbe percorso di lì a poco avrebbero anche minacciato il gruppetto di persone che stava assistendo all’incredibile avvenimento. Un breve battibecco e poi i due fari della Abarth sono sbucati velocissimi da una curva, troppo in fretta perché qualcuno potesse fare segno a Markku e al suo copilota Kivimaki di quanto II attendeva all’atterraggio dal dosso. Dice Alén: “Ho sentito un fracasso assordante, di ferraglia. Quando mi sono reso conto di ciò che era successo, ho tirato dritto, pensando soltanto ad arrivare al posto di assistenza”.

Ci è arrivato, infatti, correndo come un pazzo sul treno anteriore (la ruota, nell’urto, si era lesionata e, strada facendo, si è staccata dal mozzo) e sul cerchione posteriore destri. Dopo la riparazione è ripartito e ha vinto ancora — prima dell’abbandono definitivo — tre delle quattro prove speciali. Subito dopo l’-incidente-, tra I posti di assistenza ed il quartier generale della Fiat a Laajavuori è stato un intrecciarsi di telefonate e di comunicazioni radio. E’ stato Immediatamente presentato un ricorso sull’accaduto, ricorso j che dopo il ritiro di Markku lascia probabilmente il tempo che trova.

Perlomeno, per quanto riguarda il risultato finale: potrebbe, tuttavia, verificarsi il caso che in sede giudicante la CSI ravvisasse gli estremi per Invalidare la settima prova del Mondiale Rally. Ma, sulla base di esperienze passate (Sanremo e Montecarlo, per citare le più recenti). quella della Fiat è una speranza legata a fili molto tenui. Tolto di mezzo da questo gesto criminale il biondo protagonista del Rally, Hamalainen ha avuto via libera.

Tanto che, dalla quarantesima alla quarantaseiesima prova conclusiva, le vittorie sono state tutte sue. Kjosti Hamalainen è un nome nuovo sulla scena mondiale dei rallies. E’ stato raccomandato alla Ford da Ari Vatanen (scomparso di gara fin dalle prime battute per la rottura della frizione della sua Escort 1800) e, dopo alcune gare nazionali, ha avuto una macchina per la prova più Impegnativa.

All’epoca ha 32 anni, è sposato, ha tre figli; quando non corre aiuta il padre nella conduzione di una modesta azienda agricola. Come già abbiamo detto. Timo Salonen al secondo posto è l’unico pilota Fiat in classifica. Per la verità, c’era in un primo tempo anche Valtaharju, ma il ritardo di quindici secondi ad un controllo orario (ritardo dovuto alla sostituzione di cambio e frizione, lesionati da una piastrina interna che quasi stava segando in due il coperchio di protezione del gruppo) lo ha poi eliminato dalla graduatoria. Il suo terzo posto è andato così a Waldegaard, anch’egli con Ford Escort 1300 e autore di una onesta gara.