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Nella terra dei piloti volanti: viaggio al Rally di Finlandia

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Tutti sognano una trasferta al 1000 Laghi. Una gara unica, con speciali di terra su cui si corre velocissimi e con dossi dai quali si decolla per più di 50 metri. Il nostro fotografo ci racconta la prima volta che si è recato nella patria dei Flying Finns.

di Vittorio Sanguineti

Ouninpohja, Ruuhimäki, Urria, Leustu, Killeri sono nomi estremamente familiari per il popolo dei rally. Anzi, sono luoghi di culto. Perché dietro parole quasi impronunciabili si celano alcune delle mitiche prove speciali del Rally di Finlandia. Il famoso Mille Laghi, conosciuto anche come il “mille salti”, patria di quell’esercito di finlandesi volanti (i Flying Finns, come li chiamano gli anglosassoni) che hanno fatto la storia di questo sport. Makinen, Kankkunen, Gronholm, Toivonen, Vatanen, Alen, fino ad arrivare ai nostri giorni con Hirvonen, Latvala. Andarci è il sogno di ogni appassionato. Io l’ho realizzato nel 2006, quando sono partito alla volta del “mito”, per fotografare il mio primo Rally Finland.

L’inesperienza si paga

Per raggiungere la Finlandia prenoto un Genova-Monaco-Helsinki. Una volta a destinazione trovo un gruppo di tifosi italiani venuti anche loro per il rally. Solo che loro hanno prenotato un pacchetto completo con Rally Travel, io, invece, devo raggiungere Jyvaskyla, sede del rally, con un autobus di linea. Così ci separiamo. Non avendo tenuto conto del fuso orario, arrivato alla stazione dei pullman, trovo il mio mezzo già con i motori accesi: solo per un colpo di fortuna non lo perdo. E così inizia la mia odissea. Mi siedo al finestrino, perché non voglio perdermi nemmeno uno scorcio di questo meraviglioso Paese. Foreste di altissimi abeti sfilano davanti ai miei occhi mentre percorriamo strade senza neanche una curva. Ogni tanto uno squarcio di luce filtra tra le cime degli alberi. Un delizioso laghetto mi saluta con i suoi meravigliosi riflessi. Dopo un paio di ore di viaggio (e una decina di soste) raggiungiamo Lahti. Scendono tutti e noto con stupore che l’autista scarica anche il mio bagaglio. Avrò mica sbagliato? Non so neanche dove si trovi, Lahti. Sarò sulla strada giusta? Con il mio scarsissimo inglese chiedo informazioni e scopro che un altro autobus mi porterà a destinazione. Mancano ancora 3 ore di viaggio! Dopo una miriade di altre soste raggiungo finalmente Jyvaskyla. Ad attendermi ci sono i proprietari dell’alloggio che ho affittato, un appartamento situato a un chilometro dal Service Park. Fortuna che almeno per questo non ho sorprese. Tramite un forum, infatti, avevo conosciuto un ragazzo italiano trasferitosi a Helsinki che si è attivato per cercarmi una sistemazione in centro a Jyvaskyla.

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Gigi Galli, Peugeot 307 WRC

“Guida turistica” cercasi

La mattina seguente, giorno dello shakedown, mi reco al Service di buon’ora. Dovrei incontrarmi con un amico fotografo, che mi aiuterà a trovare i punti migliori da cui fare gli scatti, ma scopro che si è già recato a vedere le auto in movimento e rimango appiedato. Resto al parco con la tensione alle stelle. Per la prima volta mi trovo nel tempio dei rally. Rimbalzo da Citroën a Ford, da Ford a Citroën. Senza dimenticare i privati, con il mio team preferito che ospita una meravigliosa Peugeot 307 giallo Pirelli, quella di Gigi Galli. Poi proprio il pilota di Livigno arriva dallo shakedown, lo saluto e inizio con le foto a lui e a Bernacchini. Sento un dolorino sotto il piede, ma nella foga non do peso al fastidio. In sala stampa incontro il fotografo con cui mi sarei dovuto vedere la mattina. Mi dice che andare a fare le foto alla speciale spettacolo di Killeri non vale la pena, così ci diamo appuntamento per l’indomani. Il dolore al piede si fa più insistente, ma continuo ad ignorarlo. Male, perché a sera mi ritroverò con una vescica enorme che mi costringerà a zoppicare vistosamente. Mi fermo a cenare in un locale del centro: misto alla brace, patatine e birra. Poi di corsa a nanna, che domani si va in speciale. Prima di dormire, però, accendo la televisione. Stanno trasmettendo la prova spettacolo di Killeri. C’è una luce stupenda, con il sole radente che illumina un pubblico numeroso e festante che si gode il salto sincronizzato di due auto e traversi a più non posso. E meno male che era una schifezza!

Autisti d’eccezione

Il giorno dopo mi reco all’appuntamento. Devo camminare quasi un chilometro con uno zaino da 15 chili sulle spalle. Il piede mi fa un male cane e zoppico vistosamente, ma per il rally questo e altro. Arrivato a destinazione salgo su una macchina condotta da due persone amiche del mio “amico”. Quello al volante parte come un pazzo e, a velocità folle, guida su strade bianche verso le strade della gara. Ad ogni dosso si prende il volo! Io, seduto dietro, ho una paura del diavolo. Chiedo se possono rallentare, quelli, di tutta risposta, si guardano e ridono. Capirò in seguito il perché. Arrivato in prova sono felice come un bimbo in una fabbrica di giocattoli. Che spettacolo essere lì a fotografare i Flying Finn capitanati da Marcus Gronholm! Le foto vengono una meraviglia e, in un batter d’occhio, arriva l’ora di tornare verso il Service. Rimonto sulla stessa auto dell’andata e, di nuovo, il viaggio di ritorno si trasforma in una corsa a tutta velocità tra le stradine sterrate. Al primo incrocio leggo che a Jyvaskyla mancano 35 km. Dopo un’ora di viaggio, un altro cartello indica una distanza di 85! Chiedo ai due pazzi il motivo e mi rispondono che devono controllare una cosa. Il service park è un miraggio e quando lo raggiungo, dico al mio amico fotografo che andrò a noleggiare un’auto. Con questi due non ci salgo più. Allora mi svela la vera identità dei due: si tratta di un pilota locale che ha partecipato ad un centinaio di gare (tra cui parecchi Mille Laghi) e del suo navigatore. Per l’occasione, volevano ripercorrere le speciali delle passate edizioni, tanto per divertirsi.

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Gruppo di tifosi norvegesi

Tifo da stadio

La mattina seguente si va a Ouninpohja, il vero tempio del Mille Laghi, la speciale dove si trova uno dei salti più spettacolari dell’intera serie iridata. Arrivati sul “trampolino di lancio” veniamo accolti da un tifo da stadio. Ci sono facce e corpi dipinti di ogni colore, ci sono i norvegesi vestiti da Babbo Natale, i finlandesi con i cappelli da vichinghi, gli svedesi tutti vestiti di giallo e azzurro, i super imbandierati céchi, e poi i francesi e gli spagnoli. Non ultimi, ci sono anche gli italiani, tutti a sventolare i tricolori e a fare cori su Gigi Galli. Da questo gruppo si stacca un connazionale, con biondina a seguito, che va a piazzare una bandiera italiana a 84 metri dal punto in cui le auto si staccano dal suolo: record di salto stabilito proprio da Galli nel 2000. Da tutti si leva un calorosissimo applauso. Il salto è veramente impressionante, viene affrontato ad una velocità pazzesca, oltre i 150 km orari, e l’atterraggio è diverso da piloti a piloti, i nordici atterrano col posteriore, Loeb e Gigi con tutte le quattro ruote contemporaneamente, mentre altri arrivano di muso. Che foto, ragazzi, e che spettacolo! A fine giornata sono talmente estasiato che il male al piede non lo sento neanche più. Torno a casa convinto che il viaggio in pullman, la vescica, il viaggio in macchina rischiando la vita sono comunque valsi la pena. Da quel giorno, dopo quello che ho visto, per me, il rally di Finlandia si chiama semplicemente il Rally.

Aspettando la gara

Il Rally di Finlandia 2011 è alle porte, si correrà infatti i prossimi 28, 29 e 30 luglio. La gara, prossimo appuntamento della serie iridata, che dopo l’Acropolis si ferma per più di un mese, sarà valida sia (chiaramente) per il Mondiale Rally, sia per tutti i campionati promozionali di contorno: PWRC, SWRC e WRC Academy. Quest’anno il Mille Laghi si correrà su tre tappe, a partire proprio da giovedì 28 luglio. Il primo giorno di gara si disputeranno 3 PS, il venerdì 8 e il sabato 11, per un totale di 22 speciali su un percorso di 1.355 km, 314 dei quali a cronometro. A dimostrazione che qui, come in pochi altri posti, conta il fattore casa, si deve ricordare che nelle ultime 20 edizioni, solo in tre occasioni il successo è andati ad un pilota non finlandese: Auriol (1992), Martin (2003) e Loeb (2008). L’edizione 2010, invece, è stata vinta da Jari-Matti Latvala.