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Dal Rally del Mobile al Rally Adriatico

Rally Adriatico 2007

Nel corso degli anni la gara ha lasciato Pesaro per abbracciare altre zone della costa adriatica, Fano, Ancona, Senigallia, Numana, in cerca di Amministrazioni locali che volessero accogliere l’evento identificandolo anche come un importante strumento di attrazione turistica e di comunicazione del territorio.

Il Rally Adriatico, vero ambasciatore del territorio marchigiano e delle sue eccellenze, nacque nel 1994 come “Rally del Mobile”, dalla mente di Oriano Agostini e con la collaborazione di Claudio Petrucci, entrambi soci della Pesaro Motori Srl. L’attuale denominazione di Rally Adriatico risale all’edizione numero tre del 1996, quando venne abbandonato il . . . “mobile”; fu anche l’ultima organizzata con il supporto di Petrucci, passando così in mano alla PRS Group Srl.

I due soci fondatori idearono questo rally per dar nuova vita alle prove speciali, esclusivamente su fondo sterrato, che punteggiavano la provincia di Pesaro, usate e poi abbandonate dai rallies di San Marino e Sanremo mondiale. Venne scelto il nome “Mobile” per caratterizzare la gara ed associarla all’attività economica trainante in quegli anni nel comprensorio pesarese. Purtroppo, l’imprenditoria locale si dimostrò però fredda, nei confronti di questo nuovo evento, motivo per cui gli organizzatori scelsero di cambiare nome, mentre Petrucci, imprenditore proprio del settore mobiliero, decise in seguito di passare la mano dedicandosi ad altro.

Rally dell'Adriatico 2002: nessuno ferma Andrea Navarra
Andrea Navarra

Nel corso degli anni la gara ha lasciato Pesaro per abbracciare altre zone della costa adriatica, Fano, Ancona, Senigallia, Numana, in cerca di Amministrazioni locali che volessero accogliere l’evento identificandolo anche come un importante strumento di attrazione turistica e di comunicazione del territorio.

Di conseguenza, anche il percorso ed i tratti cronometrati utilizzati hanno subito grandi variazioni tra un’edizione e l’altra, sempre cercando di non disattendere le aspettative di chi corre.
Dal 2011 il rally ha trovato casa a Cingoli. La scelta organizzativa di legarsi alla cittadina marchigiana non è stata casuale, in quanto la locale Amministrazione si è dimostrata, da subito, entusiasta di ospitare e sostenere la gara, divenuta vitale per l’economia locale e fiore all’occhiello per la promozione turistica dei luoghi.

Dal 2022 nuovi stimoli, andando a Urbino, guardando al futuro. Al futuro della gara stessa ed agli stimoli che essa potrà dare all’intero movimento del Campionato Italiano Rally Terra, sfruttando notevoli possibilità di ampliamento del percorso, con strade nuove e sempre maggiori alternative.

Sotto il lato puramente sportivo, la manifestazione fa parte, fin dalla seconda edizione, del “Trofeo Tradizione Terra”, divenuto poi “Trofeo Rally Terra” nel 1997, mentre risale al 2001, con l’ ottava edizione e la vittoria di Franco Cunico, l’ ingresso nel Campionato Italiano Rally, validità che la Federazione ha riconfermato di anno in anno, riconoscendo la bontà dell’operato della squadra organizzativa; fino al 2018 soltanto le edizioni numero 14, 15 e 18 non sono state incluse nel calendario del CIR per il criterio di rotazione delle gare, rimanendo comunque presenti nel contesto del Trofeo Terra.

Dal 2019 la gara è costantemente inserita nel calendario del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT). Umberto Scandola è il pilota che detiene il record di vittorie grazie ai 7 allori conquistati nelle edizioni 2013, 2014, 2015, 2016 , 2017, 2018 e 2021 seguito da Andrea Navarra a quota 5.