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Ford Escort RS WRC: transizione di successo

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La Ford Escort RS WRC fece il suo debutto al Rally di Monte Carlo del 1997, affidata ai due piloti ufficiali Carlos Sainz e Armin Schwarz. Sainz conquistò subito un buon secondo posto alle spalle di Piero Liatti, risultato che lo spagnolo ripeterà anche in Svezia. E così via…

La Ford Escort RS WRC si basa sulla Ford Escort RS Cosworth con omologazione World Rally Car . È stata costruita da M-Sport per competere nel Campionato del Mondo Rally per il Ford World Rally Team. Sostituì la versione del Gruppo A che il marchio utilizzava dal 1993 e fu successivamente sostituita dalla Ford Focus WRC nel 1999. Ha gareggiato nel WRC dal 1997 al 1998 vincendo due gare con Carlos Sainz nella stagione 1997.

Ma come nacque l’idea? Perché la Escort? L’introduzione del concetto WRC per il 1997 pose un dilemma per Ford: il nuovo modello (Focus) era ancora nelle prime fasi di progettazione, mentre il vecchio modello (Escort RS Cosworth) era molto vicino alla fine della sua vita. Inoltre, non c’era budget per grandi modifiche fino all’arrivo della nuova vettura. Ma Ford era interessata a mantenere comunque la sua presenza nel Mondiale Rally finché la nuova vettura non sarebbe stata ultimata, così si decise di rinnovare la Escort RS Cosworth, e convertirla in una vera vettura WRC, sfruttando la libertà consentita dai nuovi regolamenti.

Che si trattasse di una soluzione transitoria, prova ne era che la produzione della Escort RS Cosworth era cessata nel corso del 1996, quindi la Ford si apprestava ad affrontare il Campionato con una vettura che non sarebbe più stata prodotta. Philip Dunabin guidò il processo di progettazione e il programma di test di costruzione della nuova Escort RS WRC, sotto la direzione di John Taylor e Martin Whitaker. Per quanto riguarda la Escort RS Cosworth, la valutazione nella galleria del vento fu effettuata presso gli stabilimenti Ford di Merkenich, in Germania per ridisegnare due aree principali: l’alettone posteriore e il paraurti anteriore.

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Ford Escort WRC

Principali modifiche tecniche

L’ala posteriore originale, biplanare, era troppo grande per le nuove normative, quindi dovette essere ridotta, fino ad una larghezza massima di 1365 mm. Il nuovo design includeva un’ala superiore con piastre terminali e un grande vimini sottostante, che secondo Ford generava una deportanza maggiore rispetto al design originale. Inoltre, fu progettato un nuovo paraurti anteriore, poiché lo spostamento e l’aumento delle dimensioni del radiatore e dell’intercooler richiedevano nuove prese d’aria. Ma non solo. Furono, incorporate due piccole prese d’aria su entrambi i lati del paraurti anteriore, mentre sono state mantenute le minigonne laterali.

Furono introdotte altre modifiche: la più significativa fu la nuova sospensione posteriore. L’auto venne ribattezzata Ford Escort WRC e il riferimento al Cosworth (motore) scomparve. È stata omologata nel gennaio 1997 come variante (20/01 WR) della Ford Escort Cosworth RS (vedi pag. 124 della Scheda di Omologazione). Per trasformare una Escort RS Cosworth in una WRC, furono stati offerti kit da diversi fornitori, seguendo le specifiche Boreham: alcuni di questi manuali sono ancora disponibili online ).

In questo contesto, Ford prese la decisione di cessare la partecipazione diretta come Costruttore al Campionato, lasciando Boreham come mero centro di ricerca e sviluppo. M-Sport venne stata incaricata di gestire le auto dal 1997 in poi. Un accordo che continua. Malcolm Wilson era il team mManager, mentre il direttore tecnico era inizialmente Philip Dunabin. Quando Dunabin passò al team BTCC della Ford, la sua posizione fu offerta a Bernard Lindauer, che decise di accettare l’offerta simile da Mitsubishi, per sostituire Mark Amblard. Quindi, alla fine, Amblard entrò in M-Sport all’inizio del 1997 e divenne il direttore tecnico.

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Ford Escort RS WRC

Presentata e… già in gara

La vettura venne presentata al termine del Rally de Catalunya del 1996, ultima gara delle vetture del Gruppo A, ma a differenza della rivale, la Subaru Impreza RS WRC, la Escort WRC era una Gruppo A un po’ evoluta secondo i regolamenti tecnici specifici delle World Rally Car. La fortuna volle, come spesso capita ad M-Sport, che a guidarla erano ottimi piloti.

La Ford Escort RS WRC fece il suo debutto al Rally di Monte Carlo del 1997, affidata ai due piloti ufficiali Carlos Sainz e Armin Schwarz. Sainz conquistò subito un buon secondo posto alle spalle di Piero Liatti, risultato che lo spagnolo ripeterà anche in Svezia. Al Safari Rally, Sainz si ritirò per un problema meccanico mentre Schwarz arrivò quarto. Il tedesco si piazzò terzo in Portogallo con Sainz nuovamente fuori gara. In Spagna entrambe le Escort non andarono a punti ma Sainz centrò la seconda posizione in Corsica.

Dalla gara successiva, il Rally di Argentina la Ford sostituisce Armin Schwarz con l’esperto Juha Kankkunen, che ottiene già dall’inizio buoni risultati, in Grecia all’Acropolis Rally la Ford fa doppietta con Sainz primo davanti a Kankkunen; in Nuova Zelanda finiscono nello stesso ordine secondo e terzo e proprio nel round neozelandese la Escort WRC viene aggiornata e grazie all’omologazione FIA del 1º luglio 1997 viene equipaggiata con più moderno e performante cambio sequenziale X-Trac a sei rapporti al posto del leveraggio ad “H” oltre a numerose altre evoluzioni su sospensioni, sistemi elettronici e sul controllo elettronico dei differenziali.

Successivamente Kankkunen termina secondo in Finlandia, e poi al Rally d’Indonesia la Ford fa di nuovo doppietta con Sainz primo e Kankkunen secondo. Sarà l’ultima vittoria a livello mondiale della Escort WRC. Le Ford sono veloci anche a Sanremo dove Sainz è quarto per un soffio e Kankkunen è sesto. In Australia Sainz è primo quando si ritira, mentre nell’ultima gara dell’anno, in Galles, Kankkunen termina secondo davanti a Sainz terzo.

Angelo Medeghini con la Ford Escort WRC
Angelo Medeghini con la Ford Escort WRC

Il canto del cigno nel Mondiale

Nel 1998 la Ford, dopo il passaggio di Carlos Sainz alla Toyota, decide di schierare Juha Kankkunen ed il belga Bruno Thiry, quest’ultimo già pilota dell’ovale blu nelle stagioni ’95 e ’96 a bordo della Ford Escort Gruppo A. La stagione inizia con le migliori premesse viste le evoluzioni che la Ford ha apportato al modello, come il nuovo propulsore sviluppato dalla TWR di Tom Walkinshaw, nonostante il vicino pensionamento per lasciare il posto alla Ford Focus WRC.

La stagione parte bene, Kankkunen finisce secondo a Montecarlo terzo in Svezia mentre Thiry arriva rispettivamente sesto e ottavo. Al Safari Rally e al Rally di Portogallo, Bruno Thiry viene sostituito (causa infortunio) da Ari Vatanen, gran conoscitore dei fondi sterrati. Vatanen termina al terzo posto nell’impegnativo Safari dove Kankkunen è secondo, mentre in Portogallo Vatanen è quinto e Kankkunen soltanto settimo.

La gara successiva, il Rally di Spagna, vede il ritorno di Bruno Thiry, ma per il team gestito da Malcolm Wilson si tratterà di un doppio ritiro con l’uscita di strada di Kankkunen ed il cedimento meccanico sulla Escort di Thiry. In Corsica il belga Thiry si dimostra molto veloce ma a causa di alcuni errori, la gara sull’isola di Napoleone relega il belga al quinto posto, mentre Kankkunen termina soltanto nono.

Nelle due gare successive, Argentina e Grecia, Kankkunen termina al terzo posto, mentre in entrambe Thiry è costretto al ritiro per rottura del motore. In Nuova Zelanda Thiry esce rovinosamente di strada mentre Kankkunen è quarto. Dopo il terzo posto di Kankkunen in Finlandia, la stagione procede in sordina per i due piloti Ford. Ma nell’ultima gara della stagione, il Rac Rally, Kankkunen e Thiry ottengono rispettivamente la seconda e la terza posizione, terminando in maniera perfetta la carriera della gloriosa Escort nei rally.

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Escort WRC foto Daniel Fessl

La Escort WRC oltre il Mondiale

Fin dall’esordio nel 1997 la Escort WRC fu utilizzata da molti. La Escort poteva essere convertita dalla precedente versione Gruppo A in Wrc, cosa che aumentò notevolmente la sua diffusione, anche grazie al fatto che la stessa M-Sport vendeva ai piloti privati un kit di trasformazione.

Nel 1997 Grégoire de Mevius e Volkan Isik la usarono nel Campionato Europeo Rally. Fernando Peres acquistò l’esemplare utilizzato al Safari da Schwarz per utilizzarlo nel campionato nazionale portoghese. Anche l’emiro arabo Mohammed Ben Sulayem sceglie la Escort WRC per le gare del Medio-Oriente. Il belga Patrick Snijers, grazie al supporto del Team Bastos riesce ad utilizzarla in alcuni round del Campionato Europeo e nel Campionato Belga. Un altro esemplare viene acquistato dal greco Leonidas Kirkos per il campionato nazionale.

Il 1998 è un anno di grande attività per la vettura inglese. Molti piloti decidono infatti di utilizzare proprio la Escort Wrc per i loro programmi. Armin Schwarz (Camp.Europeo), Gianfranco Cunico e Angelo Medeghini (Camp.Italiano), Patrick Snijers (Camp.Europeo e Belga), Leonidas Kirkos e Ioannis Papadimitriou (Camp.Greco), Jasen Popov (Camp.Europeo), Laurent Verhoestraete (Camp.Europeo e Belga), Sebastian Lindholm e Ari Latvala (Camp.Finlandese), Brian Green (Camp.Neozelandese), Alexander Nikonenko (Camp.Europeo e WRC), Wilhelm Stengg (Camp.Europeo e Austriaco), Gregorio Picar (Camp.Canarie), Valter Jensen (Camp.Norvegese) e Dmitri Malson (Camp.Europeo e Estone), oltre ai piloti che la utilizzarono l’anno precedente.

Nel 1999 la lista dei piloti che utilizzano la vettura britannica aumenta, tra questi anche nomi di spicco come Janusz Kulig (Camp.Europeo e Polacco), Mats Jonsson (Camp.Europeo e Svedese) e Markko Martin (WRC). Anche Eamonn Boland (Camp.Irlandese), Kristian Poulsen (Camp.Europeo e WRC) e Serdar Bostanci (Camp.Turco) optano per la Escort Wrc, mentre in Italia le vetture del Jolly Club vengono affidate ad Andrea Navarra, Alex Fiorio e Giuseppe Grossi.

Nel 2000 la Escort continua la sua attività in mano a piloti privati. Enrico Bertone imbastisce un programma con il Jolly Club per il Campionato Europeo. Oltre a lui anche Jari Viita in Finlandia, Trond Sveindsvoll e Henning Solberg in Norvegia e Jussi Valimaki in Finlandia. Negli anni successivi l’utilizzo della vettura americana è in calo, preferita alle WRC più recenti. Le Escort passano di mano a piloti di minor spessore che le utilizzano in gare nazionali.