Michele Cane, il pilota e l’amico visto da destra

Michele Cane, il pilota e l'amico

Michele il pilota e l’amico è il tributo che Rolando Maulini e Renzo Melani hanno dedicato alla storia di Michele Cane, il loro purtroppo ex-pilota scomparso a causa di un tanto banale incidente con un trattore.

Era il 2 dicembre 1983. Prima di quella data c’è una breve e intensa storia. La storia di un pilota, ma ancor prima di un uomo e di un grande amico. Amico non solo di Maulini e Melani, a guardare i contributi presenti in questo bellissimo volume, a cominciare dalla godibile e appassionante prefazione di Daniele Pellegrini.

“Chi scrive queste righe ha avuto il privilegio e l’onore, di dividere l’abitacolo con Michele per alcune stagioni e vuole qui riassumere le gare più belle e significative. Il nostro sodalizio inizia nel 1978 partecipando alla Targa Florio, gara d’inizio del Campionato Italiano, con un Porsche Carrera 2.7 Gruppo 3, dove ci ritiriamo, nella seconda tappa, sulla velocissima discesa della prova di Lascari per la rottura del cambio”.

Sono le parole di Melani nel raccontare di lui e di Cane anni prima di concepire il libro insieme a Maulini, che nell’occasione proseguiva aggiungendo: “Dopo questa gara, Michele decide di passare ad una vettura più piccola, dove potrà meglio esprimere le sue doti di guida che riassumeva dicendo: “per andare forte: marcia lunga, macchina morbida”.

“Si orienta sulla Kadett 2.0 GT/E, in allestimento Gruppo 1, preparata da Conrero e con l’appoggio del concessionario Opel di Omegna, Dario Vercelli, che già seguiva, e ci correva lui stesso, le Ascona A dei vari rallysti della zona, Fancelli, Bellosta, De Marco, Pedretti. Il debutto è al 4 Regioni del 1978, gara difficile con fondo sia d’asfalto che di terra e inizia il confronto, che durerà due stagioni, con i più quotati conduttori del Gruppo 1, tutti o quasi sulle Kadett”.

“Questa gara non viene finita per rottura meccanica ma, la settimana seguente a Pordenone in una gara tutta su asfalto, si conferma padrone incontrastato del Gruppo 1, conquistando il sesto posto assoluto. Gli sono bastate due gare per “prendere in mano” la macchina, ben diversa dalle potenti Porsche prima usate”.

Più di un centinaio di foto inedite e poco meno di duecento pagine ricche di emozioni e sentimenti, ricordi e aneddoti sulla popolarità del rally negli anni Settanta e su quel grande protagonista che fu Michele. I due autori ripercorrono la vita del campione attraverso le loro dirette testimonianze di navigatori, ma anche quella di altri amici, tecnici, meccanici, preparatori, tifosi.

Un libro scritto, col cuore e a quattro mani da Maulini e Melani che di Cane furono i navigatori dal 1978 al 1982. Pagine intrise di amicizia pura e trasparente che nascono, come scrive nella prefazione Pellegrini “per provare a condividere con gli appassionati di ieri e di oggi le sensazioni forti e lo spirito particolarissimo che si respirava nei rally”.

A ricordarlo nel volume sono Alessandra e Federico, la sorella e il fratello,la moglie Isabella Clemente, l’ex copilota Gaetano “Tannino” Orlando, il preparatore della Opel Kadett e dell’Ascona Dario Vercelli, il preparatore Franco Bionda, Renato Bianchi (che si occupava dell’allestimento vetture e dell’assistenza in gara).

Il libro, che può essere richiesto direttamente per mail agli autori (rolando.maulini@gmail.com o renzo.mela@gmail.com), è stato presentato in occasione del Rally delle Valli Ossolane 2017. Gli autori dedicano il libro anche al figlio di Michele, Michele junior, a cui il destino non ha dato la possibilità di conoscere il papà. Parte del ricavato della vendita verrà devoluto al Gruppo Verbanesi Sciatori Ciechi.

la scheda

MICHELE, IL PILOTA E L’AMICO

Autore: Rolando Maulini e Renzo Melani

Copertina: morbida

Pagine: 198

Immagini: 100 a colori e in bianco e nero

Formato: 16,5 x 23,5 centimetri

Editore: Autopubblicazione

Prezzo: 20 euro

Peso: 780 grammi