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Zanussi, Cresto e la tabella di marcia scippata

Henri Toivonen, Rally Costa Smeralda 1986

Durante la prova speciale dell’l’Isuledda, la prima di quell’ultima tappa, Toivonen ha un problema. Serissimo. Il compressore volumetrico è out! La S4 inizia ad arrancare e Andrea Zanussi e Popi Amati, nel frattempo, macinano secondi. E ne recuperano così tanti da raggiungere Henri e Sergio in prova e superarli.

Sardegna. Rally della Costa Smeralda, edizione 1986. Come sempre, la gara è combattutissima sulla dura terra dell’isola. L’equipaggio Toivonen-Cresto, sulla loro Lancia Delta S4 conducono la gara con un vantaggio spaventoso sugli avversari. Nella prima tappa, il 16 aprile, passando da San Giacomo ad Aratena, da Berchidda a Monte Pino sino alla Crucitta, tappe storiche del rally, accumulano qualcosa come sei minuti di vantaggio.

Il giorno dopo, nella seconda tappa, tra Capriuleddu e San Santino, altre prove mitiche, portano il vantaggio a undici minuti, distaccando Andrea Zanussi con la Peugeot 205 T16 e Dario Cerrato, con l’altra Delta S4 della Totip Jolly Club, che proprio non riescono a star loro dietro.

Poi però, di colpo, nella terza e ultima tappa, il 18 aprile, la fortuna sembra voltare le spalle ai due ragazzi con la tuta Martini.

Durante la prova speciale dell’l’Isuledda, la prima di quell’ultima tappa, Toivonen ha un problema. Serissimo. Il compressore volumetrico è out! La S4 inizia ad arrancare e Andrea Zanussi e Popi Amati, nel frattempo, macinano secondi. E ne recuperano così tanti da raggiungere Henri e Sergio in prova e superarli.

Finita la prova speciale, inizia il trasferimento. Il radar indica agli equipaggi che c’è un controllo a timbro da rispettare. Zanussi-Amati timbrano e proseguono verso l’assistenza. Qualche minuto e alla radio della T16 di Zanussi si sente la voce dei meccanici dell’assistenza Peugeot che chiedono a Popi : “Ma dove siete? Ancora in trasferimento? Toivonen è già qua!” . All’equipaggio Peugeot è subito chiaro che Henry e Sergio, anziché’ passare per Luogosanto, hanno tagliato per recuperare qualche minuto da sfruttare in assistenza per mettere a posto la Delta.

L’equipaggio si giustifica dicendo che il commissario che doveva essere al controllo a timbro si era sentito male e non era stato possibile timbrare. All’assistenza la bravura e l’intuizione dei meccanici della Lancia salvano il finlandese. Il compressore venne eliminato, la S4 di Toivonen resta solo con il turbo ed affronta in quelle condizioni le successive sette prove speciali.

Ed arriva l’ultima prova del rally, di nuovo l’Isuledda. Poco prima del controllo orario di partenza, gli equipaggi si rilassando in vista dell’ultima battaglia al sole di quella splendida giornata di aprile. Si chiacchiera e si scherza, e mentre Sergio Cresto è distratto, Andrea Zanussi gli arriva alle spalle e gli scippa di mano la tabella di marcia, lanciandola a Popi Amati, il quale sorridendo a Sergio controlla che il timbro “incriminato” ci fosse oppure no. Non c’è! Scoppia una risata e Popi rilancia la tabella all’italo-americano.

Sergio fa spallucce e ridendo dice “Ma cosa ci posso fare io!?”.

E’ l’ultimo bellissimo ricordo che abbiamo di Henri e Sergio – commentano Zanussi e Amati – una prima del loro incidente e li ricorderemo sempre cosi, sorridenti nello scherzare e combattere con noi!”.