WRC 2021: annullato il Rally di Svezia

WRC 2021: annullato il Rally di Svezia

È la terza volta nella storia che viene annullata la gara. Il rally, infatti, era stato cancellato soltanto due volte: nel 1974 a causa della crisi petrolifera del 1973 e nel 1990 a causa dell’assenza di innevamento sulle strade. Il meteo continua ad essere un problema, a causa dell’innalzamento globale delle temperature che riducono la probabilità di avere condizioni opportune di neve ogni anno.

La seconda prova del WRC 2021, il Rally di Svezia previsto per febbraio, è stato annullato a causa dell’elevatissimo numero di contagi e vittime che la pandemia di Covid-19 sta causando, ma soprattutto per l’impossibilità di trovare sostegno economico, trattandosi di una gara a porte chiuse (che però è sempre vissuta sul concetto di prove speciali a pagamento).

E’ la terza volta nella storia che viene annullata la gara. Il rally, infatti, era stato cancellato soltanto due volte: nel 1974 a causa della crisi petrolifera del 1973 e nel 1990 a causa dell’assenza di innevamento sulle strade. Il meteo continua ad essere un problema, a causa dell’innalzamento globale delle temperature che riducono la probabilità di avere condizioni opportune di neve ogni anno.

Il Rally di Svezia 2021 avrebbe dovuto partire da Värmland dall’11 al 14 febbraio, ma viste le problematiche attuali e prevedendo di non riuscire a frenare la pandemia, il Consiglio della Contea di Värmland a Karlstad ha deciso di non concedere i permessi per lo svolgimento dell’evento iridato. Non c’era altra alternativa: annullare la competizione per motivi di sicurezza sanitaria e per carenza di budget.

1986: Juha Kankkunen si aggiudica il suo primo Rally di Svezia
1986: Juha Kankkunen si aggiudica il suo primo Rally di Svezia

L’organizzatore della gara, Glenn Olsson, ha spiegato che l’aumento dei contagi di coronavirus nel Paese ha portato finalmente a restrizioni severe e, secondo gli attuali protocolli sanitari, il rally non può essere disputato. “Noi, la FIA e il Promoter del WRC sappiamo bene che la salute della popolazione è di fondamentale importanza – ha spiegato -. Siamo tutti impegnati in un dovere morale: proteggere la nostra comunità e la famiglia del WRC. La situazione del Covid-19 è in continua evoluzione e crescita nella regione. Siamo dispiaciuti”.