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L’ultima volta di Michèle Mouton nel Mondiale Rally

michèle mouton, tour de corse 1986

Era l’1 maggio 1986. Si correva il tragico Tour de Corse che tutti vorremmo non si fosse mai corso e che si concluse il giorno dopo con l’incidente mortale di Henri Toivonen e Sergio Cresto. A volte le date giocano dei brutti scherzi, creano equivoci e leggende. Chissà se, poi, sarà davvero così. Ma quello fu l’ultimo giorno nel Mondiale Rally per Michèle Mouton.

Nel biennio compreso tra il 1984 e il 1985, Michèle Mouton vinse con l’Audi Sport quattro la Pikes Peak International Hill Climb negli USA, prima donna a riuscirvi stabilendo anche il record del tracciato. Nel 1986 passò alla squadra Peugeot Talbot Sport Deutschland, vincendo il Campionato Tedesco Rally con la Peugeot 205 Turbo 16.

Corse, inoltre, alcune prove Mondiali, come il Monte Carlo (navigata da Therry Harrimann sulla 205 T16 di Peugeot Talbot Sport Deutschland targata SB-K 205 su telaio C013) dove si ritirò per un problema di pressione dell’olio motore e di cui l’ultima fu il Tour de Corse sulla 205 T16 Evo2 di Peugeot Talbot Sport (team ufficiale) targata 244 FWH 75 su telaio C207 e nel quale si ritirò per problemi al cambio.

Fin qui, ciò che ci consegna la storia ufficiale, molto poco introspettiva e piuttosto legata ai risultati. Eppure anche i piloti come Michèle Mouton, quindi gli Eroi, collezionano una lunga lista di successi e fallimenti personali che li orientano e che li hanno orientati nelle decisioni prese successivamente.

In quel 1986, Mouton che, universalmente, è la pilota di maggior successo della storia, fu costretta a ritirarsi in quello che sarebbe stato il suo ultimo rally del Campionato del Mondo e che porta nel cuore come una delle migliori gare da lei mai disputate fino al ritiro a livello prestazionale, ma anche come la gara che la segno definitivamente per la morta di Henri Toivonen e Sergio Cresto.

Fabrizia Pons con Michele Mouton al Tour de Corse 1986, ultima apparizione iridata per la coppia femminile più brava di sempre
Fabrizia Pons con Michele Mouton al Tour de Corse 1986, ultima apparizione iridata per la coppia femminile più brava di sempre

Prima del ritiro nel Tour de Corse 1986, Michèle Mouton e Fabrizia Pons viaggiavano stabilmente nei primi tre posti assoluti con la evoluzione del team ufficiale di Peugeot. Poi, però, arrivò il ritiro. Una cosa che, lì per lì, la fece arrabbiare terribilmente, ma che il giorno dopo la fece sentire una miracolata. Poco meno di 24 ore dopo, il 2 maggio 1986, Henri Toivonen della Lancia e il suo co-pilota Sergio Cresto morirono nell’auto in fiamme. L’episodio fu la goccia che fece traboccare il vaso e che mise la parola fine sulle vetture del Gruppo B.

“Dopo il primo giorno di gara, in quel Tour de Corse, sapevo di essere in gran forma – ha ammesso Michèle Mouton 38 anni dopo –. In quella gara ero terza assoluta dietro Toivonen e Bruno Saby. Ma ho avuto un problema con il cambio e mi sono dovuta fermare. Ma, per me, è stato il miglior rally. Sapevo che se avessi continuato mi sarebbe mancata la mia vita familiare. Avevo già 35 anni. Per me era chiaro, e lo dissi altrettanto chiaramente a Fredrik Johnsson, il mio compagno di allora, questa è la fine della mia carriera. Mi sono fermata lì e non me ne pento, perché ho avuto mia figlia Jessie l’anno successivo. Quindi era il momento giusto”.

Mouton si è ritirata alla fine del 1986, ma non prima di aver dominato e vinto il campionato tedesco, diventando la prima donna a vincere un importante titolo di rally, visto che quello nel Mondiale gli era sfuggito nel 1982, seppure per stessa ammissione di Walter Rohrl avrebbe dovuto vincerlo Michèle Mouotn. Ma si sa, in queste cose c’è anche bisogna di tanta fortuna. Certo è che nel 1986 Mouton era all’apice della sua carriera.