Tony Carello: un pistone al posto del cuore
Nel 1977, Tony Carello è reduce da una stagione con poche partecipazioni a bordo della Lancia Stratos Alitalia. Nonostante i pochi ”gettoni” aveva comunque raccolto dei buoni risultati. Con Arnaldo Bernacchini alle note, era giunto secondo al Rally del Campagnolo e aveva ottenuto la sua prima vittoria assoluta al Rally del Ciocco. Con l’inizio della nuova stagione però la Lancia gli ha affiancato un nuovo navigatore. Un minuto pordenonese di 26 anni, che fino all’anno precedente aveva corso in Opel con Angelo Presotto. Il suo nome è Maurizio Perissinot, per tutti “Icio”.
Tony Carello, torinese classe 1951 (10 marzo), è sempre stato un grandissimo appassionato delle quattro ruote a motore. Ha avuto una carriera di tutto rispetto ed è stato il vincitore del Campionato Europeo Rally 1978 su Lancia Stratos HF. Iniziò a correre nel 1970, gareggiando nelle gare in salite al volante di una Autobianchi A112. Ha corso anche qualche gara di Mondiale Rally. Il suoi miglior risultato nel WRC è stato un quarto posto assoluto nel 21º Tour de Corse del 1977.
“Quel pistone che ho al posto del cuore ha iniziato a battere nel lontano 1951. A correre ho iniziato nel 1970 con alcune gare in salita ed una in pista con la mia Autobianchi A112 di serie”. Può sembrare strano, ma l’inizio del curriculum di Tony Carello recita esattamente così
Poi, Carello, raccontandosi come sportivo prosegue: “Alcuni secondi posti mi incoraggiano a continuare. Saltato il 1971 per motivi di studio, nel 1972 convinto da mio fratello Fausto e da mio cognato Alcide Paganelli, esordisco nei rally, con Daniel “Big” Baron a fianco, su di una 125 Fiat ex casa gruppo 2 (ma con motore di serie) con cui faccio poche gare. Ottengo un buon risultato a San Marino con Aldo Andreoli come navigatore : 6° assoluto”.
“L’anno successivo (1973) mio fratello mi passa la sua Opel Ascona gruppo 1 con cui corro tutto l’anno. Fra i migliori risultati ricordo un terzo tempo assoluto nella prova del Volterraio all’Elba ed un 4° assoluto alle Valli Imperiesi, in quest’occasione correvo con Elvio Novarese, ortopedico che a fine carriera mi riparerà un po’ di ossa”.
“Il 1974 è già un anno di svolta: mi viene data dal Jolly Club di Roberto Angiolini l’opportunità di correre con le loro macchine, esordio sfortunato nelle prime due gare fatte con una Lancia Fulvia Gruppo 3, mi ritiro per guasti quando ero in ottime posizioni (5° e 3° assoluto; qui ho corso con Giorgio Vergnano che tante volte poi mi aiuterà a provare). Il resto dell’anno corro con la Beta Coupé assieme a Paolo Roseda, ma la macchina non mi porta più in là di un 6° assoluto a Vicenza ed un 3° a fine anno del Trofeo Beta”.
“A Sanremo faccio l’ultima gara con l’amico Daniele Baron che mi abbandonerà per motivi di salute. Grazie Big! Il 1975 è l’anno dell’esordio in squadra Lancia, faccio poche gare con una Beta Coupè gruppo 4 sempre del Jolly Club magnificamente preparata dall’University Motor di Mauro Ambrogi per poi finalmente coronare il sogno della vita ed appunto esordire con una Beta Alitalia al rally di Piacenza. Cara compagna di avventure come navigatrice è stata in alcune gare di questo anno Cica Lurani”.
“L’anno successivo corro finalmente con la Lancia Stratos Alitalia ed a fianco ho Arnaldo Bernacchini, nonostante pochissime partecipazioni mi porto a casa un 2à assoluto a Vicenza e la mia prima vittoria, al Rally del Ciocco”.
“Nel 1977 sale a bordo Maurizio Perissinot che mi accompagnerà nei due migliori anni della carriera. Mi alterno, sempre su Stratos, fra Jolly Club e squadra Lancia ottenendo buoni risultati: un 1°, due secondi ed una 4° posto in Corsica, gara valevole per il mondiale, va però detto che in realtà arrivammo terzi ma per motivi di squadra pagammo un minuto all’ultimo controllo orario per perdere appunto una posizione a favore di Bacchelli a bordo di una Fiat 131”.
Ed eccoci al 1978, “l’anno delle vacche grasse, dieci partecipazioni a gare del Campionato Europeo, due ritiri per guasto, un 3° posto (Ypres) e sette primi assoluti (Costa Brava, Targa Florio, 4 Regioni, Alpi Orientali, Halkidikis, OeASC e RACE), Vittoria del Campionato Europeo e dell’Italiano Open ! Ma stranamente proprio alla fine di questo anno strepitoso i rapporti con Cesare Fiori incomprensibilmente si guastano e volutamente lascio la squadra Lancia con grande dispiacere per l’ottimo team di meccanici che per tutto l’anno mi hanno seguito con professionalità ed affetto”.
“Nei tre anni successivi faccio ancora un pò di gare a buon livello assieme a Renato Meiohas (Monte-Carlo, Giro d’Italia, Sud Africa) cogliendo anche due terzi assoluti. In realtà qui finisce la mia carriera da professionista e cambio mestiere: concessionario Lancia a Torino. Corro comunque da amatore nei rally sino al 1988 per poi passare ai rally raid tout terrain nel 1989”.
“Grazie a mio cugino Vincenzo Lancia mi faccio coinvolgere in una spedizione di amici (8 Mercedes) al Rally dei Faraoni, ed in questa specialità corro ancora oggi con poche soddisfazioni ma molto divertimento assieme a Sergio Ferri su Yellow Spirit, il mio Pick Up Chevrolet tutto giallo. Un piccolo intervallo negli anni 93/94 mi vedono alla guida di una Lotus Elan storica e partecipo a gare di velocità in pista. Il primo anno vinco il Campionato della mia classe in coppia con mio fratello Fausto ed il secondo anche ; purtroppo da solo per cambiamenti di regolamento. Un ringraziamento anche a Lisa Costa, simpatica ed ottima navigatrice, a cui poche soddisfazioni ho potuto dare”.