Team Lancia e Fiat: con la Coca Cola la frizione non slitta più
Esattamente, c’è chi usa la Coca Cola per fare le gare di rutti, chi la usa per pulire pentole bruciate o super unte, chi per combattere le macchie di grasso sui tessuti, chi la usa al posto dell’aceto per togliere i depositi di calcare dal fondo del bollitore, ma i meccanici del team Lancia la usavano per ripristinare il corretto funzionamento della frizione delle loro auto ufficiali.
Che gli uomini dei Team Lancia e Fiat, sotto la guida implacabile di Cesare Fiorio, fossero perfettamente in grado di compiere miracoli è cosa nota. Ci sono testimonianze di ogni genere in merito e anche qualche leggenda metropolitana che non può trovare ancora conferma ufficiale. Però, è certificato che, tra i vari miracoli, che la squadra di meccanici Lancia e Fiat era in grado di compiere, anche grazie alla semplicità costruttiva di quelle vetture tutta meccanica, c’era quello del risolvere lo slittamento della frizione con la Coca Cola.
Esattamente. La Coca Cola per ripristinate la frizione dell’auto da corsa che slitta. C’è chi usa la Coca Cola per fare le gare di rutti, chi la usa per pulire pentole bruciate o super unte, chi per combattere le macchie di grasso sui tessuti, chi la usa al posto dell’aceto per togliere i depositi di calcare dal fondo del bollitore e addirittura chi la impiega per rimettere completamente a nuovo il fondo bruciato di pentole e padelle versando all’interno di esse della Coca Cola e portando la bibita frizzante ad ebollizione.
Ma i meccanici della Casa torinese la usavano, invece, per uno scopo nobile: vincere le gare del Mondiale Rally quando la gara era a rischio. Non come carburante. Non era questo che faceva andare così veloci le Lancia o le Fiat, bensì la usavano sulle Fulvia, sulle Stratos, sulle 124, sulle 037, sulle S4 e così via (quindi metodo scientifico più che validato) per ripristinarne il corretto funzionamento provvisorio della frizione che slitta. E così, litri e litri di Coca Cola, una delle bevande più sconsigliate dai dietologi di tutto il mondo, starebbero dietro i grandi successi ai rally di Monte-Carlo, Sanremo, Tour de Corse, eccetera. Al Safari, invece, sulla 124 di Paganelli funzionò solo per poche centinaia di metri…

Praticamente, la Coca Cola (c’era anche chi usava il detersivo VIM in polvere o VIM più Coca Cola con ottimi risultati) veniva versata nel disco della frizione, a contatto con l’olio bollente impastava, tipo come fosse farina, o schiuma dell’estintore, e questo consentiva di ripristinare momentaneamente il corretto funzionamento della frizione che tornava a lavorare quasi come se fosse nuova e non slittava più, neppure in salita. Ovviamente, questa pratica non è più possibile sulle vetture moderne, piene zeppe di centraline che controllano tutto. E questo è un altro problema (uno dei tanti) legato all’eccessiva elettronica presente sulle nostre auto.