Targa Florio: il successo di André Boillot nel 1919
In Italia, nello stesso anno, si correva la prima competizione, la Torino-Asti-Torino. Nel nostro Paese, però, la prima gara alla quale la casa transalpina partecipa e vince è la corsa in salita del Moncenisio dedicata alle vetturette, nel 1905. La seconda vittoria di una Peugeot in Italia avviene nel 1907: è il Circuito della Lombardia. In Sicilia, invece, la Casa del Leone vince la Targa Florio la prima volta nel 1908 aggiudicandosi la Coppa delle Voiturettes. Prima a tagliare il traguardo (in 6h31’ a 47,36 km/h di media) è la Peugeot numero 10.
Sul finire del mese di novembre del 1919, Peugeot vinceva la Targa Florio, la leggendaria gara nell’isola siciliana che, seppur attualizzata, ancor oggi si svolge con partenza da Palermo. Una tradizione, quella della Targa Florio per Peugeot, che è continuata anche nell’epoca moderna e che vedeva in Paolo Andreucci, il pilota di rally più vincente della storia della gara Siciliana.
Peugeot ha una lunga storia industriale che risale al 1810, quando ancora l’automobile non era stata inventata e la produzione si focalizzava sui altri prodotti; utensili, strumenti da taglio, macinapepe e sale, biciclette e tanto altro. L’automobile arriva nel 1890 e, appena 4 anni dopo, Peugeot vince la sua prima competizione automobilistica, la Parigi-Rouen con la Type 5.
In Italia, nello stesso anno, si correva la prima competizione, la Torino-Asti-Torino. Nel nostro Paese, però, la prima gara alla quale la casa transalpina partecipa e vince è la corsa in salita del Moncenisio dedicata alle vetturette, nel 1905. La seconda vittoria di una Peugeot in Italia avviene nel 1907: è il Circuito della Lombardia. In Sicilia, invece, la Casa del Leone vince la Targa Florio la prima volta nel 1908 aggiudicandosi la Coppa delle Voiturettes. Prima a tagliare il traguardo (in 6h31’ a 47,36 km/h di media) è la Peugeot numero 10.
La Targa Florio del 1919 viene disputata il 23 novembre di 100 anni fa. I concorrenti devono percorrere 4 giri del circuito medio delle Madonìe, lungo 108 km, per un totale di 432 km. Venti sono i partecipanti al via. Dopo 7 ore e 51 minuti taglia il traguardo André Boillot al volante della L25 numero 5.
Una gara impegnativa ma anche caratterizzata da un colpo di scena al traguardo: André Boillot passa la linea di arrivo in retromarcia perché, per evitare un pedone sulla linea del traguardo, fa un testa coda e alla ripartenza il muso è nella direzione opposta al senso della corsa. Boillot innesta la retromarcia e supera così la linea di arrivo. La manovra è però vietata ed i commissari di gara lo fanno tornare indietro. Rimessa l’auto con il muso nella direzione giusta, conclude la gara senza ansia: il primo dei suoi inseguitori è a mezz’ora di distanza. Una ulteriore curiosità: la L25 dal 1914 al 1919 era utilizzata dai dirigenti Peugeot come vettura di servizio in caso di collegamenti rapidi.