Storia della Fiat 131 Abarth Rally Alitalia
Con grande sorpresa dei tifosi, tuttavia, il Gruppo Fiat aveva deciso di ritirare la Lancia Stratos dal World Rally Championship, puntando al nuovo titolo mondiale con la Fiat 131 Abarth Rally Alitalia. L’idea immediata e generale era che la 131 non avrebbe prodotto alcun risultato, e che non fosse un valido sostituto dei potenti Stratos.
A Jyväskylä, nel 1978 si correva Jyväskylän Suurajot – Rally 1000 Laghi, sesta prova della Coppa del Mondo. Alitalia aveva sponsorizzato la Lancia e la sua società madre Fiat nel Mondiale Rally dal 1975 al 1979 (quindi per cinque stagioni). La Lancia Stratos e la Fiat 131 Abarth Rally nelle livree Alitalia avevano sempre mostrato forza assoluta e avevano dominato la serie. Le livree erano molto popolari anche in Giappone. Il colore Alitalia, da allora, è sempre stato molto popolare come livrea da corsa e rally che simboleggia le massime prestazioni negli sport motoristici degli anni ’70.
Alla fine della crisi energetica del 1973, i progetti Fiat si concentravano quasi esclusivamente sull’affidabilità, la sicurezza e i costi. La Fiat 131, lanciata nel 1974, incarnava questa strategia e le sue caratteristiche degne di nota erano sicuramente il ridotto consumo di carburante e le emissioni di gas di scarico: un’auto ideale per rispondere alle esigenze di chi cerca un’auto spaziosa ma economica.
La 131 introduceva anche una pietra miliare nella produzione automotive. Nel 1976, infatti, Fiat inaugurava il primo sistema robotico al mondo per il montaggio di parti meccaniche proprio per la realizzazione della nuova 131, nello storico stabilimento di Mirafiori.
Con grande sorpresa dei tifosi, tuttavia, il Gruppo Fiat aveva deciso di ritirare la Lancia Stratos dal World Rally Championship, puntando al nuovo titolo mondiale con la Fiat 131 Abarth Rally Alitalia. L’idea immediata e generale era che la 131 non avrebbe prodotto alcun risultato, e che non fosse un valido sostituto dei potenti Stratos.
Anche se la Lancia, che aveva vinto i campionati del mondo rally nel 1972, 1974, 1975 e 1976 con la Stratos, la Fiat era la società madre del gruppo e fino al 1978 aveva affrontato Lancia come avversaria facendo concorrenza a se stessa.

Nel 1975, Gianni Agnelli e Fiat si rivolgono all’Abarth per iniziare la fase di progettazione e progettare lo sviluppo della 131. Il risultato fu una “bestia scatenata” chiamata Fiat Abarth SE031. Il progetto SE031 guidato da Mario Collucci. Sviluppato da Abarth e Bertone modificando la carrozzeria della Fiat 131 e aggiungendo una serie di pezzi presi e modificati da una delle due Fiat Abarth SE030, auto da corsa per il Giro d’Italia 1975 prendendo una serie di parti della precedente SE030, che veniva “cannibalizzata”.
La carrozzeria di questa vettura è stata progettata dal Bertone Styling Centre di Caprie, e le parti meccaniche sono state fornite dalla Abarth. Come era stato la SE030, la Abarth ha optato per utilizzare il motore dell’ammiraglia Fiat tipo-130. In configurazione standard il motore 130 divenne di 3235 cc grazie ad un alesaggio e corsa rispettivamente di 102mm e 66mm.
Rispetto alla SE030, il motore ha subito una serie di cambiamenti. Un albero a camme da 3,2 litri singolo 60° V6, inizialmente produceva 163 cavalli ma una revisione radicale ha visto quella cifra quasi raddoppiata.
L’Abarth SE031, magistralmente guidata da Giorgio Pianta, prese parte alla terza edizione del Giro Automobilistico d’Italia nell’ottobre 1975, come anche la Lancia Stratos, l’Alfa Romeo T33/TT/3, Porsche Carrera RSR e De Tomaso Pantera. Quella vittoria e quella prestazione al Giro hanno convinto i tifosi che in precedenza avevano criticato il progetto incoraggiando i dirigenti Fiat ad andare avanti con il programma rally.
Nel 1978 nasce però anche una squadra corse unificata, ASA: Automotive Sports Activity, nuovo reparto con sede in Corso Marche presso la sede Abarth di Torino. I reparti sportivi di Lancia e Fiat furono poi uniti, incaricati di sfruttare il massimo potenziale. La creazione dell’ASA ha portato il marchio Lancia sui circuiti e ha lasciato la 131 Abarth a competere nel World Rally Championship. A partire dalla stagione 1978, la 131 Abarth corse nella livrea Alitalia ereditata dalla Stratos.
La Fiat 131 Abarth Rally Alitalia ottenne l’approvazione del Gruppo 4 il 1° aprile 1976 e il 10 aprile iniziò subito a vincere, con Alen-Kivimaki al Rally dell’Isola d’Elba. Le prestazioni della 131 nei rally furono sorprendenti, e la versatilità complessiva e l’affidabilità della 131 diventarono fattori cruciali per il successo sulle strade del Campionato del Mondo. Nel 1977, la vittoria in cinque eventi mondiali di rally in Portogallo, il Pacifico meridionale, il Quebec, Sanremo e la Corsica si assicurarono il titolo della Manifattura per Fiat grazie alla Fiat 131.
Alla fine, la berlina di famiglia vinse tre titoli Mondiali Rally, assicurandosi il titolo Costruttori nel 1977 dopo la vittoria di Sandro Munari del titolo Pilota sulla Lancia Stratos HF, nonché i titoli Costruttori e Piloti in 1978 e 1980. Alitalia… Alitalia… Una Dreamliner che volava con i nostri sogni e con i nostri soldi…