Se gommo tiene io vince, se gommo non tiene io dentro montagna
In fase di delibera degli pneumatici il peregrinaggio dei fornitori, commerciali e tecnici, verso l’ufficio prove strada era quasi quotidiano, valanghe di gomme con mescole diverse da provare, di marche diverse, di linee di produzione differenti. Sì, perché diversi fornitori mica avevano un solo modello da far testare, magari due o tre…
di Cristiano Bonda
Se gommo tiene io vince, se gommo non tiene io dentro montagna. Per il grande Markku Alen il problema era molto semplice (per modo di dire ovviamente): o la va o la spacca. Quando, invece, venivano deliberati gli pneumatici per una vettura, specie se si trattava di una vettura sportiva come la Delta, i problemi erano meno “semplici”…
Se gommo tiene, se gommo non si usura, se gommo è silenzioso, se gommo ha un basso attrito, se gommo… Insomma per valutare e deliberare gli pneumatici, fossero essi di primo equipaggiamento o optional, il lavoro da svolgere era tantissimo, prove su prove in condizioni diverse, caldo o freddo, pioggia o sole, a pieno carico o solo il pilota, la scorrevolezza alla massima velocità. Settimane e settimane di test con i tecnici delle varie case di pneumatici, perché il “gommo” non è solo un coso nero che rotola, ma è l’anello di congiunzione tra il mezzo meccanico in movimento e l’asfalto.
E poi, sotto c’erano (e ci saranno ancora) interessi economici e di immagine molto importanti. Il primo fornitore all’epoca della Delta poteva vantare di essere il partner ufficiale della vettura quattro volte campione del mondo rally, un veicolo pubblicitario per l’epopea di allora straordinario. Gli altri due titoli vennero nei due anni successivi.
Ecco perché in fase di delibera degli pneumatici il peregrinaggio dei fornitori, commerciali e tecnici, verso l’ufficio prove strada era quasi quotidiano, valanghe di gomme con mescole diverse da provare, di marche differenti, di linee di produzione diverse. Sì, perché diversi fornitori mica avevano un solo modello da far testare, magari due o tre…
Alla fine di questo estenuante lavoro venivano deliberati gli pneumatici di primo equipaggiamento con il primo fornitore (circa il 70% delle vetture che uscivano dalla produzione montavano quegli pneumatici) il secondo (20%) ed il terzo (10%); stesso discorso per gli opzionali.
Una delle prove più significative e lunghe cui ho preso parte è stata la delibera degli pneumatici per la Delta Integrale 16V, nel pieno del boom di importanza di questa auto per lo sviluppo corsaiolo e la cassa di risonanza che aveva. Tutte prove svolte e affidate alla sensibilità e all’esperienza dei collaudatori, di strumentale vi era poco o nulla se non i test di velocità massima ed i test di usura, per il resto si giocava tutto sul sedere…
E se poi avevi un capo “corsaiolo” e competente come il nostro, (che alla fine sempre ci metteva sopra il suo di sedere sulla vettura) te lo giocavi pure il posteriore se scrivevi delle panzanate… Vi lascio con la relazione di delibera che presentai e che diede seguito alla scelta degli pneumatici da montare, sì, la scelta, perché a valle della delibera tecnica entrava poi in gioco l’aspetto economico, chi dava il benestare finale era sempre l’ufficio costi…
