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Röhrl, la 131 Abarth, gli scioperi Fiat e il Rallye Sanremo 1980

Walter Röhrl al Rallye Sanremo 1980

La gara si conclude senza ulteriori cambiamenti, con Röhrl che ottiene la sua quarta vittoria stagionale con un ampio margine sulle Ford di Vatanen e Mikkola. Quarto davanti a Toivonen, Fréquelin vince il Gruppo 2. Nonostante numerose sfortune, Bettega conclude al sesto posto, davanti a Presotto, vincitore del Gruppo 1.

Il 22° Rally di Sanremo 1980 si disputa dal 6 al 12 ottobre, Si tratta della ottantaquattresima gara del WRC disputato dal 1973 e della nona prova del Mondiale Rally 1980. Campione del mondo costruttori nel 1979, Ford ha ufficialmente cessato il suo coinvolgimento nei rally, avendo venduto le sue attrezzature a team privati tra cui il team Rothmans, che prepara le potenti Escort RS1800 Gruppo 4 di Ari Vatanen e di Hannu Mikkola.

Il ritiro della Ford ha avvantaggiato la Fiat, le cui 131 Abarth dominano la stagione, grazie in particolare a Walter Röhrl, vittorioso al Rally di Monte-Carlo, in Portogallo e in Argentina. Di fronte alle Ford private e a un team Datsun le cui berline 160J si sono rivelate robuste ma decisamente meno potenti, il marchio italiano sembra sulla buona strada per aggiungere un terzo titolo al proprio record, dopo quelli aggiudicati nel 1977 e nel 1978. La Fiat deve, tuttavia, affrontare gli scioperi dei propri dipendenti che hanno interessato lo stabilimento di Torino proprio nei giorni in cui si correva il Rallye Sanremo, compromettendone la partecipazione alla tappa italiana del campionato. Ma un escamotage della classe dirigente e gli occhi chiusi dei sindaci, permisero di correre e vincere.

Squadre, auto e piloti

Fiat

In reazione al piano di licenziamenti annunciato a giugno del 1980 dal principale produttore italiano di automobili, che prevedeva l’espulsione di diverse migliaia di lavoratori nello stabilimento Fiat di Mirafiori a Torino, il principale sito produttivo del Marchio si trova ad affrontare numerosi scioperi e in questo contesto i lavoratori non hanno accettato di partecipazione al Rallye Sanremo. Davanti la fabbrica c’erano i picchetti e i camion non potevano uscire. Non con le auto tappezzate di sponsor. La squadra riuscì comunque a mantenere l’iscrizione di tre 131 Abarth Gruppo 4, sotto i colori di team privati. E soprattutto riuscì a fare uscire le tre vetture da rally dalla fabbrica di Torino caricandole sulle bisarche bianche e senza livrea. Vetture per le concessionarie dissero ai sindacati. Walter Röhrl corre con quello che sarebbe dovuto essere il muletto previsto per la ricognizione del successivo Tour de Corse, un modello leggero (920 kg), dotato di sospensioni a molla corta pensate per le strade asfaltate, configurazione che rischia di rivelarsi delicata sulle pendenze del terreno, e più particolarmente se il terreno è asciutto. La vettura viene rinforzata poco prima della partenza, riverniciata con i colori del Jolly Club, ed iscritta ufficialmente da questa scuderia. Markku Alén ha all’interno del team Quattro Rombi l’ex vettura del pilota italiano “Lucky”, un po’ più pesante e dotata di molle Bilstein adattate alle gare su sterrato, proprio come il modello River Team disponibile per Attilio Bettega. Queste tre 131 Abarth sono equipaggiate con un motore a iniezione Kugelfischer da due litri e sedici valvole che sviluppa 225 cavalli a 7.500 giri, e utilizzano pneumatici Pirelli. La squadra dei meccanici si affida ai volontari, mentre i mezzi di assistenza hanno perso i colori ufficiali. Accanto ai piloti ufficiali troviamo anche Adartico Vudafieri e Tonino Tognana su Jolly Club 131 Abarth. La Fiat Gran Bretagna aveva offerto il volante di un modello identico al pilota argentino Jorge Recalde, ma quest’ultimo alla fine declinò l’invito.

Datsun

Avendo ancora una piccola possibilità di vincere il titolo costruttori, Datsun partecipa con due 160J gruppo 2 (motore quattro cilindri da due litri da 990 kg con monoalbero a camme alimentato da due carburatori doppio corpo, 190 cavalli a 7400 giri). Sono nelle mani di Timo Salonen e Harry Källström (che sta correndo qui la sua ultima gara prima del suo ritiro). Il marchio utilizza pneumatici Dunlop.

Ford

Il team Rothmans ha iscritto due Escort RS1800 del Gruppo 4 per Ari Vatanen e Hannu Mikkola. Preparate da David Sutton, queste vetture pesano circa una tonnellata e sono dotate di un motore da due litri, doppio albero a camme in testa, sedici valvole, alimentato da due carburatori Weber doppio corpo, in grado di erogare 265 cavalli a 8.500 giri. Come la Datsun, montano pneumatici Dunlop. Il marchio è ben rappresentato anche nel turismo di serie, con Angelo Presotto e Massimo Paolieri in gara su Escort RS2000.

Opel

L’Euro Händler Team ha preparato due Ascona 400 Gruppo 4 per Anders Kulläng e Jochi Kleint. La squadra tedesca è supportata dalla squadra di Virgilio Conrero, che ha schierato anche due Ascona 400 per “Tony” e Dario Cerrato. Questi modelli pesano circa 1.100 kg e sono spinti da un quattro cilindri da 2.420 cc, con distribuzione tramite doppio albero a camme in testa e 16 valvole. La potenza è fornita da due carburatori Weber doppio corpo per le versioni Euro Händler Team (245 cavalli a 6.900 giri), dall’iniezione meccanica Kugelfischer sulle versioni Conrero (oltre 260 cavalli a 7.200 giri). Entrambe le squadre utilizzano pneumatici Michelin. Molti i piloti indipendenti al via per le Ascona del Gruppo 1, tra cui spiccano Antonillo Zordan e Michele Cane, oltre al giovane promettente Miki Biasion.

Talbot

La filiale britannica del gruppo PSA ha iscritto due Sunbeam Lotus Gruppo 2 (motore quattro cilindri da 2200 cc a 16 valvole da 1.050 kg alimentato da due carburatori doppio corpo), la cui potenza è stata recentemente portata a 250 cavalli. Affidate a Guy Fréquelin e Henri Toivonen, sono equipaggiate con pneumatici Michelin

Alfa Romeo

Filiale sportiva ufficiale della casa milanese, l’Autodelta fa debuttare nel Mondiale le coupé Alfetta GTV Turbodelta, omologata in Gruppo 4. Due vetture di questo tipo sono iscritte per Mauro Pregliasco e Maurizio Verini. Sono alimentate da un motore a quattro cilindri da 2 litri, sovralimentato da un turbocompressore, con una potenza di circa 300 cavalli.

Lancia

Fabrizio Tabaton ha la Stratos HF Gruppo 4 del team Grifone. È l’unico modello di questo tipo iscritto a questo rally. Con un peso di 970 kg, la Stratos, con il suo motore V6 da 2400 cc che sviluppa 280 cavalli a 8000 giri/min, è ancora una seria candidata alla vittoria. È equipaggiata con pneumatici Pirelli.

Il rally in pillole

  • Partenza :6 ottobre 1980 da Sanremo
  • Arrivo: 12 ottobre 1980 a Sanremo
  • Verifiche tecniche dei veicoli: 12 ottobre 1980 a Sanremo
  • Distanza: 2865 km, di cui 800,6 km su 49 prove speciali (51 gli eventi inizialmente previsti, per un totale di 821,2 km cronometrati)
  • Superficie: terra (65%) e asfalto (35%)
  • Percorso: quattro tappe 4

I vincitori delle prove speciali

Walter Röhrl – Christian Geistdörfer (Fiat 131 Abarth): 17 prove speciali (PS2, 3, da 22 a 25, da 28 a 30, 40, 42, 43, da 46 a 50)
Henri Toivonen – Antero Lindqvist (Talbot Sunbeam Lotus): 9 prove speciali (PS11, 16, 19, 21, 33, 35, 36, 44, 45)
Ari Vatanen – David Richards (Ford Escort RS1800): 7 prove speciali (PS13, 15, 17, 26, 27, 31, 32)
Dario Cerrato – Lucio Guizzardi (Opel Ascona 400): 6 prove speciali (PS4, 10, 37 – 39, 41)
Hannu Mikkola – Arne Hertz (Ford Escort RS1800): 5 prove speciali (PS5, 6, 9A, 34, 35)
Attilio Bettega – Arnaldo Bernacchini (Fiat 131 Abarth): 2 speciali (PS1, 4)
Markku Alén – Ilkka Kivimäki (Fiat 131 Abarth): 2 speciali (PS 9B, 12)
Jochi Kleint – Gunther Wanger ( Opel Ascona 400): 2 speciali (PS18, 20)
Harry Källström – Claes Billstam (Datsun 160J PA10): 1 speciale (PS14)
Ari Vatanen al Rallye Sanremo 1980
Ari Vatanen al Rallye Sanremo 1980

Cronaca del Rallye Sanremo 1980

Prima tappa

Sanremo – Castel Nuovo

I 77 equipaggi sono partiti da Sanremo lunedì, dopo il tramonto. Subito dopo la partenza, Attilio Bettega ha dovuto farsi risistemare il differenziale della sua Fiat 131 Abarth e ha ricevuto una penalità di tredici minuti, prima ancora di affrontare le prime prove cronometrate. Il giovane pilota italiano ha perso ogni possibilità di far bene, ma si è comunque rivelato il più veloce nel settore del Colle d’Oggia, precedendo di poco la Lancia Stratos del connazionale Fabrizio Tabaton che ha preso temporaneamente il comando della corsa, precedendo l’Opel di Dario Cerrato e la Fiat di Walter Röhrl. Non avendo gomme molto performanti su asfalto, le Ford di Ari Vatanen e Hannu Mikkola sono oltre la decima posizione, così come le Datsun di Timo Salonen e Harry Källström. Tabaton ha mantenuto il comando dopo la seconda prova speciale ma nelle tappe successive Cerrato e Röhrl hanno preso il vantaggio. Dopo il settore Baiardo, quarta e ultima prova su asfalto della tappa, Cerrato ha due secondi di vantaggio su Röhrl e dieci secondi su Tabaton. Autore di un buon inizio di gara a bordo della sua Alfa Romeo con motore turbo, Mauro Pregliasco è al quarto posto, davanti alla Opel di “Tony” e alla Fiat di Adartico Vudafieri. Gli altri, guidati dalla Fiat di Markku Alén, sono a più di un minuto dall’equipaggio di testa.

Dopo un raccordo autostradale (dove Maurizio Verini abbandona la sua Alfa Romeo che ha preso fuoco), i concorrenti raggiungono la Toscana e il suo percorso selettivo che si svolge esclusivamente su terra. Pur in difficoltà con la sua Fiat preparata per l’asfalto, Röhrl riprende momentaneamente la testa della corsa, ma viene presto superato da Cerrato, poi da Alén. Al mattino presto, quando Castel Nuovo viene neutralizzato, Cerrato e Alén si dividono il comando, con dieci secondi di vantaggio su Röhrl che dà il massimo per non restare troppo indietro su questo tipo di percorso. Quarto, Vatanen resta a meno di un minuto dalle vetture di testa, davanti a Mikkola e Kleint, mentre Anders Kulläng si arrende tradito dal cambio della sua Opel.

Classifica alla neutralizzazione di Castel Nuovo

Pos.PilotaCopilotaAutoGruppoTempoDistacco
1Dario CerratoLuciano GuizzardiOpel Ascona 400401:33:52
Markku AlénIlkka KivimakiFiat 131Abarth401:33:52
3Walter RohrlChristian GeistdorferFiat 131Abarth401:34:02+ 10 secondi
4Ari VatanenDavid RichardsFord Escort RS1800401:34:39+ 47 secondi
5Hannu MikkolaArne HertzFord Escort RS180041 ora 35 minuti e 30 secondi+ 1 minuto e 38 secondi
6Jochi KleintGünter WangerOpel Ascona 400401:35:38+ 1 minuto e 46 secondi

Castel Nuovo – Siena

Gli equipaggi lasciano Castel Nuovo dopo una breve pausa. Cerrato e Alén continuano a lottare per la leadership fino alla PS12, dove una foratura fa perdere un minuto al pilota italiano, che retrocede al quarto posto. Röhrl continua a perdere un po’ di tempo sullo sterrato, e viene presto superato da Vatanen. Questa parte del percorso si rivela difficile: a mollare è innanzitutto Vudafieri uscito di strada, subito seguito da Salonen (cerchio rotto a seguito di un incidente) e Tabaton (motore guasto). Spesso il più veloce del Gruppo 2, Henri Toivonen esce di strada al volante della sua Talbot. Perde undici minuti e molte posizioni. Nonostante i problemi ai freni, Alén arriva a Siena in testa, precedendo Vatanen di trentaquattro secondi. Röhrl riesce a mantenersi in terza posizione, appena davanti a Cerrato. Entrambi sono a poco più di un minuto da Alén, e davanti a Mikkola di una trentina di secondi. Sesto, a pochi secondi dalla seconda Ford, Guy Fréquelin precede nettamente il Gruppo 2. Nel turismo di serie, il giovane Miki Biasion, su Opel Ascona, è davanti alla Escort di Angelo Presotto, favorita in questa categoria. Dopo le battute d’arresto iniziali, Toivonen e Bettega hanno occupato solo il sedicesimo e il diciassettesimo posto. Su 77 concorrenti al via, 23 si sono ritirati.

Classifica della prima tappa

Pos.PilotaCopilotaAutoGruppoTempoDistacco
1Markku AlénIlkka KivimakiFiat 131Abarth402:20:59
2Ari VatanenDavid RichardsFord Escort RS1800402:21:33+ 34 secondi
3Walter RohrlChristian GeistdorferFiat 131Abarth402:22:03+ 1 minuto e 04 secondi
4Dario CerratoLuciano GuizzardiOpel Ascona 400402:22:05+ 1 minuto e 06 secondi
5Hannu MikkolaArne HertzFord Escort RS1800402:22:31+ 1 minuto e 32 secondi
6Guy FrequelinJean TodtTalbot raggio di sole di loto202:22:36+ 1 minuto e 37 secondi
7Jochi KleintGünter WangerOpel Ascona 400402:23:09+ 2 minuti e 10 secondi
8‘Tony’‘Rudy’Opel Ascona 400402:24:36+ 3 minuti e 37 secondi
9Mauro PregliascoVittorio ReisoliAlfa Romeo Alfetta GTV turbo402:24:40+ 3 minuti e 41 secondi
10Antonio TognanaSergio CrestoFiat 131Abarth402:28:15+ 7 minuti e 16 secondi
11Massimo BiasionTiziano SivieroOpel Ascona 20001
12Angelo PresottoMax SghedoniFord Escort RS20001
13Michele CaneRenzo MelaniOpel Ascona 20001
14Harry KällströmClaes BillstamDatsun 160J PA102
16Henri ToivonenAntero LindqvistTalbot raggio di sole di loto202:33:53+ 12 minuti 54 secondi
17Attilio BettegaArnaldo BernacchiniFiat 131Abarth4

Seconda tappa

Gli equipaggi rimasti in gara partiranno martedì da Piazza del Campo a Siena. È apparsa la pioggia, rendendo il terreno difficile. Nonostante il notevole consumo di olio, Alén resta al comando davanti a Vatanen e quest’ultimo si riporta a 9 secondi dal connazionale prima che un pistone ceda alla Fiat di testa. Vatanen prende quindi il primo posto. È quindi quasi un minuto avanti a Röhrl, lui stesso seguito da vicino da Cerrato. Mentre Bettega ha danneggiato gravemente la vettura dopo essere finito sul tetto (senza perdere troppo tempo), si registrano anche gli abbandoni di Källström (accensione guasta) e Biasion (differenziale rotto). Attaccando il più possibile nei settori fangosi, Röhrl è riuscito a riportarsi a un secondo da Vatanen (ostacolato da un disappannamento difettoso e leggermente ritardato da un’uscita di strada in un tornante). Il pilota finlandese riuscirà a recuperare terreno dopo aver montato gomme più strette, più adatte al terreno. A San Marino, al termine della seconda tappa, il distacco da Röhrl è salito a 36 secondi, mentre il pilota della Ford punta a recuperare un vantaggio di circa 5 minuti per rientrare nei giochi e tenersi al riparo da un ritorno del campione tedesco nel corso delle ultime due tappe, disputate prevalentemente su asfalto. Attardato a lungo da una foratura, Cerrato è quasi escluso dalla lotta per la prima posizione, precipitato al sesto posto dietro a Fréquelin, Kleint e Mikkola. Il ritiro di Biasion ha consentito a Presotto, nono assoluto, di portarsi in testa al Gruppo 1. Ventinove vetture, tra cui l’Alfa Romeo di Pregliasco (pompa benzina) e la Fiat 131 di Tognana (cambio) non sono riuscite a completare questa estenuante tappa, con solo venticinque rimaste in gara.

Classifica della seconda tappa

Pos.PilotaCopilotaAutoGruppoTempoDistacco
1Ari VatanenDavid RichardsFord Escort RS1800406:32:40
2Walter RohrlChristian GeistdorferFiat 131Abarth406:33:16+ 36 secondi
3Guy FrequelinJean TodtTalbot raggio di sole di loto206:35:56+ 3 minuti e 16 secondi
4Jochi KleintGünter WangerOpel Ascona 400406:39:07+ 6 minuti e 27 secondi
5Hannu MikkolaArne HertzFord Escort RS1800406:41:11+ 8 minuti e 31 secondi
6Dario CerratoLuciano GuizzardiOpel Ascona 400406:47:14+ 14 minuti e 34 secondi
7Henri ToivonenAntero LindqvistTalbot raggio di sole di loto206:47:42+ 15 minuti 02 secondi
8Attilio BettegaArnaldo BernacchiniFiat 131Abarth406:55:42+ 23 minuti 02 secondi
9Angelo PresottoMax SghedoniFord Escort RS2000107:03:31+ 30 minuti 51 secondi
10Michele CaneRenzo MelaniOpel Ascona 2000107:06:44+ 34 minuti 04 secondi

Terza tappa

Mercoledì è tornato il bel tempo, con partenza da San Marino. Solo i primi quattro tratti cronometrati si correranno su sterrato, il resto del percorso su asfalto. Il tocco di Vatanen del giorno prima ha danneggiato le molle posteriori della Escort, e il pilota finlandese non ha potuto resistere a Röhrl che si è subito portato al comando della corsa. Aumenterà quindi costantemente il suo vantaggio: prima di avvicinarsi all’asfalto, il distacco tra il pilota tedesco e il rivale è di diciannove secondi. Sull’asfalto Röhrl prende il ritmo di un secondo al chilometro e all’arrivo a San Remo, mentre è ricomparsa la pioggia, quasi due minuti separano i due equipaggi. Comodamente terzo dopo le ultime tappe su terra, Fréquelin ha perso dieci minuti perché il motore si rifiutava di riavviarsi. Ha poi perso due posizioni a favore di Kleint e Mikkola, mantenendo comunque il comando del Gruppo 2. Kleint non è riuscito a mantenere a lungo il suo terzo posto, perdendo tre minuti a causa di una foratura, a vantaggio di Mikkola. Sesto dietro Fréquelin al termine di questa penultima tappa, Cerrato è seguito da vicino da Toivonen, che è a meno di 1 minuto dal pilota italiano. Rimangono in gara ancora ventidue equipaggi.

Classifica della terza tappa

Pos.PilotaCopilotaautoGruppo musicaleTempoSpacco
1Walter RohrlChristian GeistdorferFiat 131Abarth408:24:42
2Ari VatanenDavid RichardsFord Escort RS1800408:26:26+ 1 minuto e 44 secondi
3Hannu MikkolaArne HertzFord Escort RS1800408:33:28+ 8 minuti e 46 secondi
4Jochi KleintGünter WangerOpel Ascona 400408:33:56+ 9 minuti 14 secondi
5Guy FrequelinJean TodtTalbot raggio di sole di loto208:38:20+ 13 minuti e 38 secondi
6Dario CerratoLuciano GuizzardiOpel Ascona 400408:38:35+ 13 minuti 53 secondi
7Henri ToivonenAntero LindqvistTalbot raggio di sole di loto208:39:22+ 14 minuti e 40 secondi
8Attilio BettegaArnaldo BernacchiniFiat 131Abarth408:48:56+ 24 minuti 14 secondi
9Angelo PresottoMax SghedoniFord Escort RS2000109:02:27+ 37 minuti e 45 secondi
10Antonillo ZordanOrlando Dalla BenattaOpel Ascona 2000109:33:4901:09:07

Quarta tappa

Al via di quest’ultima tappa, se la gara sembra decisa per la vittoria vista la superiorità della Fiat di Röhrl sull’asfalto, la lotta per le posizioni d’onore è ancora serrata e tutta da decidere. A meno di mezzo minuto da Mikkola, Kleint può ancora puntare al terzo posto, soprattutto perché il terreno è più favorevole alla Opel che alla Ford. Infatti, nel primo tratto cronometrato, lungo 47 chilometri, il pilota tedesco ha preso 30 secondi dal finlandese riportandosi davanti a lui nella classifica generale. Tuttavia, non ha tratto vantaggio a lungo dalla sua posizione, una rottura del motore lo ha costretto ad abbandonare la gara nel settore successivo. Anche Cerrato si era dovuto ritirare poco prima, trasmissione in avaria. Mikkola riconquista il terzo posto, precedendo Fréquelin e Toivonen, alle calcagna del compagno di squadra. I due piloti Talbot si contenderanno il quarto posto prima che il team manager stabilisca le posizioni. La gara si conclude senza ulteriori cambiamenti, con Röhrl che ottiene la sua quarta vittoria stagionale con un ampio margine sulle Ford di Vatanen e Mikkola. Quarto davanti a Toivonen, Fréquelin vince il Gruppo 2. Nonostante numerose sfortune, Bettega conclude al sesto posto, davanti a Presotto, vincitore del Gruppo 1.

Classifica finale Rallye Sanremo 1980

PosNo_ _PilotaCopilotaautoTempoSpaccoGruppo musicale
12Walter RohrlChristian GeistdorferFiat 131Abarth10:22:424
24Ari VatanenDavid RichardsFord Escort RS180010:29:17+ 6 minuti e 35 secondi4
38Hannu MikkolaArne HertzFord Escort RS180010:36:52+ 14 minuti e 10 secondi4
45Guy FrequelinJean TodtTalbot raggio di sole di loto10:39:29+ 16 minuti e 47 secondi2
516Henri ToivonenAntero LindqvistTalbot raggio di sole di loto10:40:27+ 17 minuti e 45 secondi2
611Attilio BettegaArnaldo BernacchiniFiat 131Abarth10:48:02+ 25 minuti e 20 secondi4
722Angelo PresottoMax SghedoniFord Escort RS200011:14:50+ 52 minuti 08 secondi1
827Antonillo ZordanOrlando Dalla BenattaOpel Ascona 200011:54:3401:31:521
939Giorgio BernocchiFederico ScottiOpel Ascona 40012:28:4502:06:034
1056Massimo PaolieriGiuseppe AgostiniFord Escort RS200012:40:52+ 2h 18m 10s1