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Auto da rally Gruppo B: tutti i dettagli regolamentari

La Ford RS 200 fu una delle più sfortunate vetture Gruppo B

Fino alla fine degli anni Settanta le auto impiegate nelle categorie maggiori del Campionato del Mondo di Rally, ossia Gruppo 2 e Gruppo 4, dovevano essere prodotte in almeno quattrocento esemplari stradali. Per questa ragione venivano utilizzati modelli già in produzione, come ad esempio Lancia Stratos, Fiat 124 Abarth Rally, Fiat 131 Abarth Rally. Queste vetture erano per lo più a trazione posteriore e questo ne pregiudicava la capacità di scaricare a terra la potenza, che i team contenevano nell’ordine variabile tra i 200 e i 250 cavalli.

Il Gruppo B è stata una categoria il cui regolamento tecnico venne istituito per disciplinare competizioni in circuito e nei rally. Queste norme, nel mondo dei rally, hanno permesso di concepire auto estremamente performanti. Un rapido sviluppo le ha rese le più potenti e più specializzate mai costruite.

Poi, a causa dei numerosi incidenti, che causarono vittime anche tra il pubblico e dopo la morte del pilota Henri Toivonen ed il suo copilota Sergio Cresto nel Tour de Corse 1986, la Fia decise di bandire queste vetture dopo solamente quattro stagioni effettive.

Fino alla fine degli anni Settanta le auto impiegate nelle categorie maggiori del Campionato del Mondo di Rally, ossia Gruppo 2 e Gruppo 4, dovevano essere prodotte in almeno quattrocento esemplari stradali. Per questa ragione venivano utilizzati modelli già in produzione, come ad esempio Lancia Stratos, Fiat 124 Abarth Rally, Fiat 131 Abarth Rally.

Queste vetture erano per lo più a trazione posteriore e questo ne pregiudicava la capacità di scaricare a terra la potenza, che i team contenevano nell’ordine variabile tra i 200 e i 250 cavalli. Per ovviare a questo limite tecnico la Fia autorizzò, a partire del 1979, l’uso nei rally di vetture a quattro ruote motrici, convinta che i benefici dovuti.

Il Gruppo B venne introdotto dalla Fia nel 1982 in sostituzione sia del Gruppo 4 (Gran Turismo modificate) che del Gruppo 5 (Gran Turismo prototipo). Il Gruppo A comprendeva veicoli derivati dalla produzione di serie (almeno 5 mila unità all’anno), limitati per quanto riguarda potenza, peso, tecnologie e costo in generale.

Venne introdotto con lo scopo di facilitare l’ingresso nelle competizioni dei piloti privati. Al contrario, il Gruppo B ha avuto poche limitazioni. Per ottenere l’omologazione erano necessarie solamente duecento autovetture del modello di base. Tecnologia, peso contenuto e potenza libera non potevano che portare a grandi prestazioni.

La categoria era studiata su misura per i grandi Costruttori di automobili. Senza doversi sobbarcare oneri di industrializzazione e produzione in grande serie, avevano a disposizione una categoria per sperimentare liberamente nuovi ritrovati tecnici e per competere per la vittoria assoluta. Il Gruppo B inizialmente era una formula ben riuscita.

Molti Costruttori aderirono al Campionato del Mondo Rally e folle di spettatori sempre più consistenti seguivano le gare. Ma sia i costi che le prestazioni delle vetture aumentarono rapidamente, purtroppo anche con tragici epiloghi. Di conseguenza, il Gruppo B fu abolito alla fine del 1986.

Dal 1987 il Gruppo A è divenuto la massima espressione nei campionati rally fino all’avvento nel 1997 delle World Rally Car. La sua vasta conoscenza porta il lettore in un viaggio nell’affascinante mondo di queste auto da rally iper evolute e offre una visione autorevole delle lotte di potere che avvengono dietro le quinte.

Albo d’oro del Gruppo B nel WRC

AnnoCampioneScuderia2º classificatoScuderia3º classificatoScuderia
1982Walter RöhrlOpel Rally TeamMichèle MoutonAudi SportHannu MikkolaAudi Sport
1983Hannu MikkolaAudi SportWalter RöhrlLancia MartiniMarkku AlénLancia Martini
1984Stig BlomqvistAudi SportHannu MikkolaAudi SportMarkku AlénLancia Martini
1985Timo SalonenPeugeot SportStig BlomqvistAudi SportWalter RöhrlAudi Sport
1986Juha KankkunenPeugeot SportMarkku AlénLancia MartiniTimo SalonenPeugeot Sport

La più grande innovazione tecnica di questo periodo verrà introdotta dall’Audi con l’adozione della trazione integrale. Nonostante lo scetticismo dell’ambiente e i problemi iniziali riscontrati nella messa a punto, Audi riuscirà a trasformare la trazione integrale in un’arma vincente indispensabile per poter lottare per la vittoria del Mondiale. Dopo quattro anni, le concessioni regolamentari del Gruppo B portano alla realizzazione di vetture i cui limiti vanno ben oltre le possibilità di controllo dei piloti e nel 1985, la Fia prova a limitare le prestazioni, ma ormai è tardi.

Il rogo nel quale bruciano Henri Toivonen e Sergio Cresto in Corsica, la Ford RS200 di Joaquim Santos e Miguel Oliveira che si schianta tra la folla in Portogallo, l’incidente gravissimo avvenuto in Argentina a Vatanen che gli costò molti giorni in coma, fanno capire al mondo dei rally che è arrivato il momento di alzare il piede dall’acceleratore. Nel giro di poco tempo, tutte le vetture Gruppo B vengono bandite dai rally.

Tutte le auto da corsa del Gruppo B

MarcaTelaioAnno
Audiquattro A11982
quattro A21983
Sport quattro S11984
Sport quattro S1 E21985
Austin RoverMG Metro 6R41985
BMWM11983
CitroënVisa Trophée1982
BX 4TC1986
Ferrari308 GTB1982
288 GTO1985
FordRS2001986
LanciaRally 0371982
Rally 037 Evo1983
Delta S41985
MazdaRX-71984
Nissan240 RS1983
OpelAscona 4001982
Manta 4001983
Peugeot205 T161984
205 T16 Evo21985
Porsche911 SC/RS1982
9591985
9611986
Renault5 Turbo1983
5 Maxi Turbo1984
ToyotaCelica Twin-Cam Turbo1983

Suddivisione delle classi del Gruppo B

Cilindrata motore aspiratoCilindrata motore sovralimentatoPesoDiametro delle ruoteAuto
2.000 cm³1.428 cm³820 kg20″Citroën Visa, Renault 5 Turbo
2.500 cm³1.785 cm³890 kg22″Ford RS200, Lancia Delta S4, Nissan 240 RS, Opel Ascona 400, Opel Manta 400, Peugeot 205 Turbo 16, Renault 5 Maxi Turbo
3.000 cm³2.142 cm³960 kg22″Audi quattro, Audi Sport quattro, Lancia Rally 037, MG Metro 6R4, Toyota Celica Twin-Cam Turbo
4.000 cm³2.857 cm³1100 kg24″Ferrari 288 GTO, Porsche 959