Rally Collection: il Campionato Mondiale Rally 1991
Nel 1991 si rinnovò la grande battaglia tra Lancia e Toyota, ma questa volta con due soli contendenti per il titolo: Carlos Sainz e Juha Kankkunen.
Nel WRC 1991 la sfida si risolse solo all’ultima prova, il Rac Rally. Nelle foreste della Gran Bretagna, Kankkunen andò subito all’attacco, ma Sainz riuscì a prendere il comando alla PS20. Sembrava fatta, ma un’uscita di strada alla PS28, danneggiò il radiatore della Toyota e lo spagnolo fu costretto a rallentare. Kankkunen vinse gara e titolo per la gioia dei tifosi italiani.
Detta così fa venire i brividi, ma se la guardate in questo video… beh, vi metterete le mani nei capelli. E forse ve li strapperete pure. Provo a spiegarvi il perché. Il Mondiale Rally 1991 è stata la stagione numero 19 del WRC. La stagione comprendeva quattordici prove. Il Campionato Piloti è stato vinto da Juha Kankkunen sulla Lancia Delta Integrale 16V, davanti a Carlos Sainz e Didier Auriol. Il Campionato Costruttori è andato alla Lancia, davanti a Toyota e Mitsubishi.
L’inizio della stagione rallystica iridata 1991 è deludente per la Lancia Delta Integrale 16V, che sembra in affanno rispetto alla Toyota di Sainz, ma Juha e la sua squadra ci credono, lavorano sodo e ribaltano a loro favore la situazione. Lo spagnolo vede lentamente dilapidare il suo margine in classifica e si presenta al via del Rac Rally, appuntamento conclusivo della stagione, con solo un punto di vantaggio su un indomabile KKK.
Ma andiamo con calma. Dopo otto rally, in Argentina, Carlos Sainz aveva vinto cinque gare e la sua difesa del titolo sembrava davvero molto forte. Kankkunen vinse i due successivi eventi, mentre in entrambi Carlos si ritirò: il suo ritiro in Australia fu il peggiore della stagione. Il Mondiale Rally 1991 si è concluso con una lotta serratissima nelle foreste britanniche, da dove Juha è emerso come vincitore ed è diventato il primo pilota a vincere il titolo del WRC più di due volte. Stagione avara di soddisfazioni per Miki Biasion, che si deve accontentare di tre secondi posti, Monte-Carlo, Argentina e Sanremo.
Grazie a Sainz, la Toyota ha avuto un vantaggio considerevole a metà stagione, ma ha raccolto solo quattordici punti in quattro gare finali, mentre la Lancia le ha vinte tutte e quattro. Il calendario è stato ampliato a quattordici eventi con l’aggiunta del Rally Catalunya, un ex prova del Campionato Europeo Rally. Il percorso del rally spagnolo è l’unico del Mondiale Rally che presenta un fondo misto: metà asfalto e metà sterrato. Di conseguenza, i team devono convertire e adattare il set up delle loro vetture dopo ogni tappa, per questo, per vincere, i piloti devono sapersi adattare al cambiamento della superficie del tracciato e della propria vettura.
In questa stagione si è registrato solo un debutto a livello di auto: quello della tanto attesa Nissan Sunny GTI-R. Molto interessante il fatto che l’arma del Costruttore giapponese sia stata introdotta in condizioni estremamente difficili durante il Safari Rally. La Sunny aveva un design avanzato, ma soffriva per le gomme Dunlop, che non erano all’altezza di Michelin o Pirelli, ma ancora di più dalla cattiva posizione dell’intercooler. Al termine del World Rally Championship 1991 la Lancia abbandona ufficialmente i rally.
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