Markko Martin e quella vittoria al debutto in Messico
Nel 2004 si chiamava Corona Mexico Rally, per via del main sponsor. Quell’anno si svolgeva la sua diciottesima edizione e, per la prima volta nella storia, la competizione messicana debuttava nel WRC. Markko Martin, con grande freddezza, gestisce al meglio gli ultimi chilometri che lo separano dalla fine e va a vincere. In quell’occasione, Petter Solberg, con alle note Phil Mills sulla Subaru Impreza WRC, balza al comando delle operazioni. La sua, almeno all’inizio, è una leadership facile. Il norvegese resta leader per le prime tre prove speciali. Fino alla ripetizione della Ortega-La Esperanza. Sulla famigerata prova speciale messicana, l’equipaggio prende un’importante penalità (5’40”) e scivola nelle retrovie.
Una gara che Markko Martin non dimenticherà mai. Nel 2004, il Mexico Rally era la terza prova stagionale del WRC. Si correva dal 12 al 14 marzo. La competizione era articolata su quindici prove speciali e la più lunga era la PS Ibarilla Mesa, lunga 30,47 chilometri. Anche in quell’occasione, i piloti si trovano a fronteggiare prove speciali molto impegnative e altitudini non proprio usuali per le WRC.
Si arrivava a correre a circa 2.700 metri sul livello del mare e la temperatura media era superiore ai 30 gradi. Nella prima frazione del Rally Messico 2004, la PS Ortega-La Esperanza arrivava ad un’altitudine di 2.737 metri, con una quota media di 2.469.
In quell’occasione, Petter Solberg, con alle note Phil Mills sulla Subaru Impreza WRC, balza al comando delle operazioni. La sua, almeno all’inizio, è una leadership facile. Il norvegese resta leader per le prime tre prove speciali. Fino alla ripetizione della Ortega-La Esperanza. Sulla famigerata prova speciale messicana, l’equipaggio prende un’importante penalità (5’40”) e scivola nelle retrovie.
A raccogliere il comando del Mexico Rally 2004 è Sebastien Loeb, navigato da Daniel Elena sulla ”regina” Citroen Xsara WRC. Il francese resta al comando della corsa dalla PS4 alla PS6 Derramadero-Chichimequillas. In quel momento Loeb conduce con 36”1 su Markko Martin e Michael Park con la Ford Focus WRC, 43”4 su Carlos Sainz e Marc Marti sulla Citroen Xsara WRC e 56”6 su Francois Duval e Stephane Prevot sulla Ford Focus WRC Stobart.
È proprio in quel momento che Loeb si vede costretto a lasciare le luci della ribalta: si ritira clamorosamente per problemi di natura meccanica sulla prova speciale successiva. A questo punto, Martin-Park rilevano la testa della classifica dalla PS7 e ci resteranno fino al traguardo, anche se quel successo non sarà una passeggiata.
Al contrario, subito dopo la PS El Gigante-El Zauco, Carlos Sainz è ad appena 9”7, mentre gli accorti Duval-Prevot sono a poco meno di mezzo minuto. Dietro al trio di testa c’è, prima, l’abisso e, poi, Mikko Hirvonen e Jarmo Lehtinen sulla Subaru Impreza WRC a quasi due minuti e Petter Solberg in faticosa rimonta, attardato di oltre 4’.
Pilota velocissimo, Markko Martin allunga il distacco sulla PS8 e getta le basi per il successo assoluto. Sainz accusa il colpo e si ritrova in men che non si dica a 30”4. Nella prova successiva, lo spagnolo viene superato anche da Duval, per appena un decimo. Sainz si scatena e risponde come solo lui sa fare: torna in seconda posizione. Peccato che sulla PS Derramadero-Comanjilla perda colpi e venga rispedito al terzo posto, staccato di 1’25” da Martin.
Duval è ormai alle spalle del pilota estone e sferra l’attacco cercando di pressare Martin che, abituato a non lasciarsi prendere dal panico, con grande freddezza gestisce al meglio gli ultimi chilometri che lo separano dalla fine e va a vincere. Si tratta del primo dei suoi tre successi di quella stagione 2004 (poi vince in Corsica e Catalunya), che fruttano la terza posizione finale nel WRC 2004.