Quando Alitalia volava nei rally, nel libro di Cordovani
Quando Alitalia volava nei rally è il libro di Andrea Cordovani dedicato all’epopea del Reparto Corse Fiat nel fortunato periodo della sponsorizzazione di Alitalia.
“Quello con Alitalia era un accordo che precorreva i tempi e per la prima volta nella storia delle corse di automobili presentava in gara vetture totalmente identificate coi colori dello sponsor”, scrive Cesare Fiorio, ex direttore sportivo della Squadra Corse Fiat, nel libro del giornalista Andrea Cordovani intitolato “Quando Alitalia volava nei rally” dedicato proprio all’epopea del reparto corse Fiat nel fortunato periodo della sponsorizzazione di Alitalia.
“Questa moda è poi stata via via adottata da tutti diventando in seguito una costante. Anche Alitalia in quell’occasione precorreva i tempi insieme alla nostra squadra e inizialmente Lancia con la Stratos e successivamente Fiat con la 131 Abarth, ripagavano questa fiducia con la conquista dei titoli mondiali di quel periodo. Sicuramente si trattava di un approccio completamente nuovo delle sponsorizzazioni sportive che si dimostrarono talmente valide da essere poi universalmente adottate”, prosegue Fiorio nel libro.
Brividi, emozione, divertimento con la storia dei rally: un’epoca indimenticabile e irripetibile. In particolare quella che, tra il 1975 e il 1979 è stata “griffata” Alitalia con le Lancia Stratos e Beta coupè, le Fiat 131 Abarth, le Fiat Ritmo e in una occasione anche la Fiat 127.
Numerose le vittorie adornate del logo con la inconfondibile “A” stilizzata creato nel 1969 dallo studio Landor di San Francisco e ritoccato leggermente solo nel 2005. La sponsorizzazione di Alitalia, allora azienda di Stato sotto il controllo dell’Iri, portò molta fortuna al reparto corse del Gruppo Fiat. In totale sono state trentacinque le vittorie, con tre titoli iridati marche e due piloti nel Campionato del Mondo Rally ed un titolo nel Campionato Italiano.
La Stratos deve la sua fama soprattutto grazie alle gesta di Sandro Munari e Bjorn Waldegaard, mentre protagonisti sull’inconsueta ma sorprendentemente vittoriosa Fiat 131 Abarth furono Walter Rohrl e Markku Alen. Lancia Beta Coupé e Fiat Ritmo furono invece le vetture-palestra per Mauro Pregliasco, Tony Carello, Attilio Bettega, i migliori interpreti italiani della specialità dell’epoca e negli anni a venire. La Beta Montecarlo “griffata” Alitalia vinse invece il Giro d’Italia 1979 con una coppia strepitosa: Walter Rohrl e Gilles Villeneuve.
Le più belle storie e le più importanti testimonianze sono state rivissute nel 2016 nell’affollatissima “Rally Legend Arena” di San Marino da un gruppo incredibile di campioni. Sul palco erano presenti: Markku Alen, Sandro Munari, Daniele Audetto, Timo Salonen, Simo Lampinen, Hans Thorszelius, Maurizio Verini, Mauro Pregliasco, Amilcare Ballestrieri, Arnaldo Bernacchini, Piero Sodano e Carlo Cavicchi, che hanno raccontato la storia e le imprese leggendarie di quel formidabile periodo.
Successivamente, le più belle e significative di queste storie sono state raccolte nel libro “Quando Alitalia volava nei rally”, scritto dal direttore di Autosprint Andrea Cordovani, presentato nell’occasione e il cui incasso viene interamente devoluto a favore delle popolazioni vittime del terremoto.
Nel volume, acquistabile al prezzo di 25 euro, viene ripercorsa la sequenza straordinaria di vittorie, dall’esordio per la Stratos, con livrea Alitalia, al Monte-Carlo del 1975, alla conquista dei campionati del mondo sia per Lancia che per Fiat. Tante le fotografie e alcune anche esclusive.