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Peugeot 205 Turbo 16: una storia che ruggisce

Peugeot 205 Turbo 16, presentata in contemporanea con la GTI di serie, a sua volta è destinata a diventare un’icona delle berlinette ad alte prestazioni. Nel 1986, il Mondiale Rally è caratterizzato dalla forte rivalità fra Peugeot e Lancia. La 205 T16 è una trazione integrale con motore in posizione centrale: un quattro cilindri 1.700, a 16 valvole con turbocompressore, che offre una potenza di 200 cavalli nella versione di serie, oltre 450 nelle ultime Evo 2 da corsa.

Nel 1983 la Peugeot 205 segna una svolta nel settore delle auto compatte, dal punto di vista sia tecnico che stilistico, e subito si pensa di arricchire la gamma con versioni sportive. Ma Jean Boillot, che ha il compito di valorizzare al massimo il progetto, decide anche per la partecipazione alle competizioni di massimo livello, puntando al Mondiale Rally.

Peugeot 205 Turbo 16, presentata in contemporanea con la GTI di serie, a sua volta è destinata a diventare un’icona delle berlinette ad alte prestazioni. Mantenendo la fisionomia esterna tanto apprezzata dal pubblico, per la meccanica del modello da competizione si parte da un foglio bianco in base ai regolamenti del Gruppo B.

La 205 T16 è una trazione integrale con motore in posizione centrale: un quattro cilindri 1.700, a 16 valvole con turbocompressore, che offre una potenza di 200 cavalli nella versione di serie, oltre 450 nelle ultime Evo 2 da corsa. È il preludio alla travolgente conquista del Campionato del Mondo Rally nei due anni seguenti, piloti Timo Salonen e Juha Kankkunen, con 13 gare vinte battendo rivali di rango, dall’Audi quattro alla Lancia Rally 037.

E con uno score del genere, non stupisce che anche una T16 stradale sia ancora oggi perfettamente a suo agio tra le curve che costeggiano il Lago d’Iseo, circuito naturale che sembra studiato per esaltare la sportività di questa icona del motorsport mondiale.

Nel 1986, il Mondiale Rally è caratterizzato dalla forte rivalità fra Peugeot e Lancia, che schiera la nuova ed estremamente competitiva Delta S4. La stagione è segnata anche da tragici incidenti mortali che coinvolgono i piloti Lancia. Inoltre alcuni risultati agonistici non vengono convalidati dalla Fia per ricorsi sportivi.

Il campionato viene vinto nuovamente da Peugeot: il pilota Juha Kankkunen si laurea campione. Per motivi di sicurezza la Fia decide di sopprimere la categoria Gruppo B a partire dal 1987, per cui la 205 T16 non poté più gareggiare nei rally. A questo punto, il team Peugeot Talbot Sport si dedica allora ai rally raid allestendo una versione a passo lungo (circa 40 centimetri in più) della 205 T16 denominata Grand Raid, modifica necessaria per stivare i grandi serbatoi della benzina e rendere più stabile la vettura.

Il nuovo impegno sportivo frutta alla Peugeot la vittoria della Parigi-Dakar nel 1987 con Ari Vatanen e nel 1988 con Juha Kankkunen. Sempre nel 1987, il team Peugeot Talbot Sport si cimenta per la prima volta nella Pikes Peak, classica cronoscalata che si disputa in Colorado, per l’occasione vennero schierate tre vetture per meglio contrastare l’Audi Quattro S1 di Walter Röhrl.

Le 205 T16 spinte da un motore capace di sviluppare 600 cavalli e dotate di enormi alettoni per garantire una buona aderenza, si piazzarono al secondo, terzo e quarto posto. Dietro alla vincente Audi. Nessuna come lei. Oggi, un esemplare stradale di 205 Turbo 16 ha un valore che supera di slancio i 200 mila euro.

Se ne incontrate uno su strada, farete fatica a non girarvi… Ma nel frattempo, godiamoci la sua storia. Sotto le mentite spoglie di una semplice e piccola Peugeot 205, si celava un’auto da corsa con caratteristiche tecniche studiate per le gare e soltanto adattate all’utilizzo su strada. Insomma, un mostro. Solo il frontale e pochi particolari erano riconducibili all’utilitaria francese, tutto il resto era inedito.