Perché Michele Cane era chiamato ”Villeneuve dei rally”
Il suo copilota Rolando Maulini ha confermato che “effettivamente Michele in macchina era ‘matto’, nel senso che prima di tutto veniva lo spettacolo poi tutto il resto, comprese gestioni di gara garibaldine che spesso erano più importanti dell’arrivare in fondo. Un fuoriclasse, un funambolo del volante, che incantava gli spettatori in ogni curva di ogni…