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Pentti Airikkala: il flying finns meno illustre

Pentti Airikkala, Opel Kadett GSI

Lascia la Finlandia quando capisce che, spostandosi più a sud rispetto al luogo di nascita, avrebbe potuto migliorare la sua carriera. È uno dei grandi protagonisti del Campionato Britannico negli anni Settanta e Ottanta. Diventa campione nazionale nel 1979 con la Chevette HS. Quell’anno, con all’attivo dodici gare (tra cui Svezia, Nuova Zelanda, 1000 Laghi e Cork), oltre al Campionato Inglese, si classifica sesto nel Campionato Europeo Rally e quindicesimo nel WRC. Stagione non particolarmente proficua è quella 1980, ma si rifà l’anno successivo.

Si tratta di uno dei flying finns meno illustri nella storia della serie iridata, anche perché non ha mai avuto modo di disputare un’intera stagione nel WRC. Però, a Pentti Airikkala va riconosciuto il merito di aver dominato per circa quattro decenni le gare europee. La sua carriera iridata, che si concentra tra Svezia, 1000 Laghi e RAC, si estende in un arco di tempo molto lungo, che copre il WRC dal 1973 al 1990, fatto salvo un estemporaneo rientro nel 2003.

Viene alla luce ad Helsinki, capitale della Finlandia, il 4 settembre del 1945. Sportivo convinto e schietto, Pentti è un grande sostenitore della frenata col piede sinistro. Prima di lasciare la nativa Finlandia, Airikkala si aggiudica il Gruppo 1 del Campionato Finlandese Rally, che vince con le vetture Opel-Vauxhall. Gli piacciono le tedesche a trazione posteriore, specialmente la Chevette HS e la Magnum Coupé, e continua a correrci anche nel Campionato Inglese, contribuendo a rendere noto il marchio negli ambienti del rallismo internazionale.

Purtroppo, le Vauxhall non sono auto vincenti o competitive con cui poter puntare alla serie iridata. La sua carriera è costella da oltre centosettanta gare tra Finlandia e Gran Bretagna. Debutta nel 1965 al volante della Volvo 544. Siamo all’Itäralli. Vince la classe, è ventesimo al 1000 Laghi e si ritira all’Helsinki. Nei confini casalinghi corre fino al 1976 e salta dalle Volvo 544 e 122 alle Isuzu Sport e 1600 G, dalle Renault 8 e 12 Gordini alle Opel RK e Kadet GT/E, Ascona.

Dal 1974 inizia a guidare le Ford Escort RS 1600 MKI e le Alfa Romeo Alfetta GTV e 2000 GTV e disputa le prima gare nel Regno Unito. La prima gara britannica è il Tour di Dean. Alle note ha Henry Liddon. Con la Escort centra il suo primo successo assoluto in carriera. Dal 1976 si dedica al Campionato Britannico. Quell’anno è quarto assoluto nella serie nazionale grazie alla vittoria del Snowman Rally e ai secondi posto rimediati al Welsh Rally, al 1000 Laghi, al Lindisfarne e al Castrol.

Lascia la Finlandia quando capisce che, spostandosi più a sud rispetto al luogo di nascita, avrebbe potuto migliorare la sua carriera. È uno dei grandi protagonisti del Campionato Britannico negli anni Settanta e Ottanta. Diventa campione nazionale nel 1979 con la Chevette HS. Quell’anno, con all’attivo dodici gare (tra cui Svezia, Nuova Zelanda, 1000 Laghi e Cork), oltre al Campionato Inglese, si classifica sesto nel Campionato Europeo Rally e quindicesimo nel WRC. Stagione non particolarmente proficua è quella 1980, ma si rifà l’anno successivo.

Pentti Airikkala, Vauxhall Chevette
Pentti Airikkala, Vauxhall Chevette

Nel 1981 è terzo in Svezia, primo al Mintex, secondo in Costa Smeralda, quarto all’Isola d’Elba e al Welsh Rally, quinto al Welsh Rallysprint, in Scozia e al 1000 Laghi. Poi è settimo al Corte Inglés e quarto nel Rac iridato. Si ritira solo tre volte: Irlanda, Max e Tenerife. Segue un 1982 interlocutorio, fatto di ritiri per problemi meccanici e continui cambi di auto: Escort RS 1800 MkII, Mitsubishi Lancer e Opel Ascona. Ha due brevi parentesi con la Lancia: con la 037 rimedia un buon quinto posto assoluto nella gara di casa, il 1000 Laghi del 1983, e cinque anni dopo un quarto al Rac con la Delta HF Integrale.

Nel mezzo di questi cinque anni non ci sono grandi risultati e neppure scossoni in carriera. Solo due successi nel 1987 con a fianco Ronan McNamee: Breakdown Rally e Circuito di Irlanda con la Opel Manta 400 Gruppo B. Anche una posizione d’onore al Welsh Rally. L’anno dopo vince il Cartel Rally e il Welsh. Altri piazzamenti lo aiutano a concludere la stagione al quarto posto della serie britannica. Dieci lunghi anni nel campionato inglese e mai una vittoria al Rac, finché la squadra dagli occhi a mandorla gli dà la Galant VR-4 Gruppo A.

La vettura nipponica è la giusta ricompensa per aver vinto il Gruppo N nella serie nazionale con la loro auto, regolando il conto con Colin McRae, sulla Ford Escort RS Cosworth. Disputa trentasette rally iridati, vince il Rac del 1989 (quando la sua carriera è ormai al crepuscolo) con la Mitsubishi Galant VR-4 Gruppo A e colleziona anche un secondo e due terzi posti. Con sole tre gare disputate chiude il Mondiale Rally 1981 al nono posto assoluto. In quel Rac va così veloce che fa disperare Carlos Sainz, che alla fine sbaglia e alza bandiera bianca.

Dodici mesi più tardi, nel 1990, Airikkala si accorda all’ultimo momento per correre con una Ford Sierra RS Cosworth 4×4. Regala tantissimo spettacolo, un undicesimo posto al Sanremo e due ritiri. È arrivato il momento. Appende il casco al chiodo, ma resta in Gran Bretagna, dove ha una scuola di guida sportiva nell’Oxfordshire. Da lì, passano come allievi Colin McRae e Richard Burns. Fa ancora un altra apparizione, tredici anni dopo, in occasione del Rally GB 2003 con la Mitsubishi Lancer Gruppo N. In quel momento, Airikkala era il tutor di Jari-Matti Latvala, a cui insegnava i misteri della frenata col piede sinistro.

Nella sua carriera rallistica ha avuto tanti navigatori. Al suo fianco hanno corso copiloti destinati a diventare tra i migliori del WRC: Juha Piironen, John Davenport, Rodger Freeth, Mike Greasley, Seppo Harjanne, Mike Nicholson, Chris Porter e Phil Short e molti altri. Pentti Airikkala rimane un grande personaggio, nei rally e nella vita privata. È ancora oggi il terzo pilota più vecchio ad essersi aggiudicato un evento del WRC. È scomparso nel 2009 a 64 anni, quando ha perso la sua più gande battaglia contro un male incurabile.