Franco Perazio inaugura la storia del Rally Lana
Nato nel 1973 e inaugurato dalla rossa Lancia Fulvia HF di Franco Perazio, il Rally Lana è diventato internazionale nel 1978 e ha avuto a lungo anche la validità per il Campionato Europeo e per quello svizzero, oltre che per il Campionato Italiano Rally.
Perché il Rally della Lana, o Rally Lana secondo la denominazione introdotta già negli anni Novanta, si chiama così? Facile immaginarlo vista la tradizione nel settore laniero della zona biellese, forse un po’ meno del dettaglio visto che ci vuole la denominazione originale per saperlo: Lana Gatto. Che era il nome del principale lanificio che sosteneva l’Automobile Club locale. Ed il nome è rimasto anche quando la sponsorizzazione si è esaurita.
Nato nel 1973 il Rally Lana è diventato internazionale nel 1978 e ha avuto a lungo anche la validità per il Campionato Europeo e per quello svizzero, oltre che per il Campionato Italiano Rally. Pur essendo un rally relativamente giovane è entrato da subito nel cuore degli appassionati biellesi e non solo. Come non ricordare quella sera del 14 aprile del 1973 quando la rossa Fulvia HF 1,6 Gruppo 4 di Franco Perazio lasciava il piazzale della ex stazione nel centro di Biella in un bagno di folla entusiasta, aprendo la storia del “Lana” durata ben ventinove edizioni?
Una storia abbastanza recente di piloti e vetture che hanno fatto di questa manifestazione, oltre che l’avvenimento motoristico biellese dell’anno, una delle più impegnative prove dell’intero Campionato Italiano Rally di allora. La prima edizione fu corsa nel 1973 (vinta da Franco Perazio) ben diversa dalla grande manifestazione che diventò successivamente, il rally era in realtà una regolarità sprint.
L’anno successivo (1974) – grazie al grande successo ottenuto dalla prima edizione – venne promosso ad una categoria superiore: Il Trofeo Rally Nazionali ed ottenne il “coefficiente 3”, poi nel 1975 si guadagnò il “coefficiente 4” e fino al 1977 restò Nazionale. Nel 1978 il “Lana” venne promosso “Rally Internazionale”, fu vinto da un biellese: Federico Ormezzano con la Opel Kadett GT/E Gruppo 2.
Dopo l’edizione sfortunata del 1979, dal 1980 in poi, ci fu un avvicendamento ai vertici organizzativi, la direzione della corsa venne affidata ad un gruppo di quattro persone sportivamente qualificate: Meme Gubernati, Roberto Bologna, Federico Ormezzano e Renato Genova, con la presenza costante di un grande organizzatore: Dante Salvay. Grazie a questo gruppo di lavoro, nel 1984, l’intera organizzazione passò nelle mani della “Biella Corse”.
Negli ormai lontani anni Settanta, il Lana vide la partecipazione di importanti piloti del tempo come Gianni Besozzi, vincitore delle edizioni 1974, 1975, 1976, Bossetti, Carello, Dalla Pozza, che diedero lustro alla nostra gara. Sicuramente i meno giovani se li ricorderanno.
Ci sono stati piloti che, vuoi per la loro spettacolarità nelle prove speciali, vuoi per il loro carattere, sono entrati nell’immaginario collettivo di ognuno di noi: Il primo è stato Dario Cerrato, autentico “Signore del Lana” con i suoi successi: sei, cinque dei quali consecutivamente con la Lancia Delta, Dario ha sicuramente tracciato una pagina indelebile della storia della gara biellese.
Tra i biellesi è doveroso ricordare Franco Perazio, il “papà” di tanti piloti, e primo vincitore della gara, Giampiero Bagna, navigato da Emanuele Sanfront, con la sua rossa Lancia Stratos Rossignol che si classificò secondo assoluto nel 1979, Mauro Palladino, Giorgio Sassone entrambi su Porsche che spesso dominarono il Gruppo 3. Altro mito che corse sulle strade biellesi fu il grande Attilio Bettega (vincitore nel 1979 su Fiat 131 Abarth Alitalia) il cui ricordo è ancora vivo nei cuori di migliaia di appassionati.
Più recente protagonista e beniamino del pubblico biellese è stato Piero Longhi vincitore consecutivamente nel 1992, 1993, 1994 con vetture diverse, Delta e Toyota. Altro plurivincitore del Lana: Andrea Dallavilla, ne ha vinto tre edizioni (1995-1996-1997) con Toyota e Subaru. Da ricordare Andrea Zanussi, che vinse l’edizione del 1986 portando all’esordio in Italia la Peugeot 205 Turbo 16 Evo 2 Gruppo B, poi ancora Tabaton, Capone, Vudafieri, Biasion, Tony, Luky. Tognana, Bentivogli.
È con vanto che sottolineamo le partecipazioni alla gara biellese di piloti esteri di grande prestigio quali Jean Ragnotti, ufficiale Renault vincitore nel 1986 del Gruppo A, Patrick Snijers, Harri Toivonen, fratello dell’indimenticato Henri e poi l’uruguaiano Gustavo Trelles quattro volte Campione Mondiale in Gruppo N con Mitsubishi.
Una citazione speciale meritano gli equipaggi svizzeri (Burri, Carron, Krucker, Camandona, Balmer solo per citarne alcuni) che per anni hanno corso a Biella una prova del loro Campionato. Altro biellese “doc” Piero Liatti, vincitore con Fabrizia Pons dell’edizione dell’anno 2000 su Subaru WRC-Versace, ma anche vincitori del Rallye di Montecarlo 1997.
Una menzione particolare la meritano poi i tanti equipaggi biellesi che in tutte le edizioni hanno rappresentato lo “zoccolo duro” degli iscritti, a volte con sacrificio, ma l’importante era prendere il via dalle gara di casa. tra i tanti “Dodi” Panzera, Mario Giorgio, “Beppe Lampo”, Giorgio Dissegna, sovente nella “top ten” della classifica assoluta, ma anche Diego Pinzano, Fabrizio Ratiglia, Ivan Fioravanti, Mario Decacenti, i fratelli Crestani. Passano gli anni e altri Campioni si cimentano sulle strade biellesi quali Cunico, Aghini, Navarra, Andreucci, Medeghini, Ercolani.
Ultimo vincitore del vero Lana fu, nel 2001, Renato Travaglia su Peugeot 206 WRC. Sono passati quarantacinque anni da quella sera di aprile del 1973, i rally sono cambiati, si sono evoluti ma il Lana è rimasto, fin che si è corso, sempre un rally molto duro e bello da vincere.
Comunemente chiamato “il Lana” è rimasto nel cuore di generazioni di biellesi e anche di tanti appassionati non biellesi. Nazionale prima, internazionale poi ed infine valido per il Campionato Europeo, oltre che valido per in Campionato Italiano, il Lana, ha sempre rappresentato una bella fetta del rallysmo italiano. Qui finisce la storia del vero Lana.