Miki Biasion e quelle 17 fantastiche favole Mondiali
Miki Biasion e il periodo d’oro che lo avrebbe consegnato alla storia come il più grande rallista italiano di sempre. Un viaggio unico nella carriera di un grande campione. Un percorso che trova la sua massima elevazione nella stagione 1989, l’edizione numero 17 del massimo campionato di rally.
Miki Biasion e il periodo d’oro che lo avrebbe consegnato alla storia come il più grande rallista italiano di sempre. Il “nostro” Miki è uno dei migliori dieci rallisti di quella magnifica storia racchiusa in cinque lettere, rally: due volte campione del mondo, vincitore di 17 gare titolate, tra le quali spiccano le doppiette nel mitico Rally di MonteCarlo e, specialmente, le due consecutive nel leggendario Safari in Kenya.
Un viaggio unico nella carriera di un grande campione. Un percorso che trova la sua massima elevazione nella stagione 1989, l’edizione numero 17 del massimo campionato di rally. L’anno in cui ad aggiudicarsi il titolo piloti fu, per il secondo anno consecutivo, proprio il pilota italiano Miki Biasion. La stagione era composta da 13 rally, con alcune modifiche rispetto quella precedente.
Il WRC aveva lasciato il Nord America, eliminando l’Olympus Rally dal calendario gare e inserendo al suo posto il Rally di Australia. Un’anomalia nel calendario gare fu che, in quel 1989, il Rally di Svezia e il Rally di MonteCarlo sono stati spostati di date, con l’evento svedese ad inaugurare il Mondiale. Fu la seconda e ultima volta che il MonteCarlo non inaugurò la stagione fino al 2009.
Martini Lancia continuò a dominare lo sport per il terzo anno nel 1989, vincendo i primi sei rally in cui venivano assegnati i punti per il titolo Costruttori e alla fine conquistò il titolo con Miki Biasion e grazie al finlandese Markku Alen e al francese Bruno Saby, con il fondamentale suppirto del francese Didier Auriol, dello svedese Mikael Ericsson e del pilota argentino Jorge Recalde .