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Michele Rayneri, campione italiano e ambasciatore

rayneri cassina, 17° valle d'aosta

All’età di 18 anni, Michele Rayneri ha iniziato a dedicarsi seriamente al motorsport. Ha partecipato a diverse competizioni, acquisendo esperienza e mettendo alla prova le sue abilità di guida. Durante questi anni, ha affinato la sua tecnica, migliorandosi costantemente e dimostrando un grande potenziale. La svolta nella carriera di Rayneri è arrivata nel 1983

Nel mondo del rally, ci sono piloti che lasciano un segno indelebile. Uno di questi è Michele Rayneri, un talentuoso pilota italiano che ha corso anche in pista e che ha affascinato gli appassionati di rally con le sue straordinarie abilità e la sua determinazione. Michele Rayneri è nato il 17 giugno 1955 a Torino. Fin da giovane, ha dimostrato un interesse precoce per i motori e le corse. Crescendo in un ambiente familiare appassionato di automobilismo, Rayneri ha trascorso gran parte del suo tempo libero a seguire le competizioni di rally e a sognare di diventare un pilota.

All’età di 18 anni, Michele Rayneri ha iniziato a dedicarsi seriamente al motorsport. Ha partecipato a diverse competizioni, acquisendo esperienza e mettendo alla prova le sue abilità di guida. Durante questi anni, ha affinato la sua tecnica, migliorandosi costantemente e dimostrando un grande potenziale. La svolta nella carriera di Rayneri è arrivata nel 1983 per mano del Jolly Club, quando ha ottenuto la sua prima opportunità di competere in una serie di rally nazionali. Con un talento naturale e una guida aggressiva e incisiva, ha rapidamente attirato l’attenzione degli esperti del settore. Ha dimostrato una notevole velocità e precisione di guida, conquistando risultati significativi nelle competizioni a cui ha partecipato.

Grazie alle sue prestazioni eccezionali, Michele Rayneri ha attirato l’attenzione dei team che si dedicavano ai rally internazionali. Nel 1988, è stato ingaggiato da Fiat nel Campionato Europeo Rally (ERC), una delle serie più prestigiose del mondo del rally. Con la sua determinazione e il suo impegno, Rayneri ha continuato a dimostrare il proprio talento sulle strade impegnative e variegate delle prove speciali europee.

Nel corso della sua carriera, Michele Rayneri ha conquistato numerosi successi, ma la sua vittoria più prestigiosa resta comunque quella del 1987, quando ha trionfato nel Campionato Italiano Rally (CIR). Questo risultato straordinario ha consacrato Rayneri come uno dei migliori piloti rally italiani di tutti i tempi. La sua vittoria è stata il frutto di anni di duro lavoro, impegno e una guida impeccabile.

michele rayneri e claudia peroni
Michele Rayneri e Claudia Peroni

La carriera sportiva di Michele Rayneri

Esordisce nel 1980 al rally di Modena con Grossi alle note e al volante della Talbot Sunbeam TI della Modena Corse. L’anno dopo, due gare e due ritiri. Vince nel 1982, navigato da Lorenzo Rossi, il Campionato Italiano Rally Nazionale Gruppo A con autovettura Opel Kadett GTE preparata da Officina Barbolini. Dal 1983 è pilota del team Jolly Club con la Ritmo 125 Gruppo A.

Nelle stagioni 1984 e 1985 è sulle Ritmo Abarth 130TC, vincendo nel 1985 il trofeo d’Europa Gruppo A. Segue l’annata 1986 sulla Fiat Uno Turbo. L’anno dopo la sua miglior stagione nelle gare su strada: la scuderia Jolly Club (squadra di riferimento per i marchi Lancia e Fiat) lo sceglieva per partecipare al campionato italiano su una Lancia Rally 037 preparata dal team Tamauto. A fine stagione batté di cinque punti un altro pilota Lancia, Piero Liatti in un campionato che si era rivelato un duello tra piloti piemontesi. Si trattava dell’ultima stagione in cui nel Campionato Italiano Rally furono ammesse le vetture della categoria Gruppo B, già bandite dal mondiale alla fine di una stagione 1986 funestata da incidenti.

Nella stagione 1988 lascia i modelli del gruppo FIAT per disputare l’Europeo Rally alternandosi al volante di Audi Coupe Quattro e Golf GTI. È leader della classifica nella prima metà della stagione, che conclude al terzo posto.

Nel 1989 resta al volante di una Golf GTI, ma lo fa in pista nel CIVT (campionato italiano velocità turismo). Cinque vittorie gli permettono di vincere il Trofeo CSAI assegnato al miglior pilota della classe A4. Si mette in evidenza per la pole position su pista bagnata sul circuito di Misano Adriatico nonostante corresse contro autovetture di categorie superiori. Dopo il successo riduce rapidamente l’impegno da pilota correndo qualche rally con la Lancia Delta Integrale nel 1990, ma resta nell’ambiente delle corse. Nello staff della Ferrari si occupa delle competizioni per i clienti: prima il Ferrari Challenge ed in seguito di gare GT, endurance e per vetture storiche.

Michele Rayneri ha debuttato nel Mondiale Rally a Sanremo nel 1984. Il nostro ha avuto l’opportunità di competere nel Campionato del Mondo Rally (WRC), la massima competizione di rally a livello mondiale. Nonostante la concorrenza agguerrita e le sfide tecniche del WRC, Rayneri ha dimostrato la sua abilità e la sua determinazione, ottenendo risultati significativi e guadagnandosi rispetto e stima da parte di colleghi e superiori con un secondo posto di classe e nono assoluto. Con Loris Roggia, nel 1990, sarà sesto assoluto all’Acropolis Rally e primo nel Rally Elpa Calcidica, valido per l’ERC.

Ambasciatore di motor…sport

Oltre alla sua carriera da pilota, Michele Rayneri ha anche svolto un ruolo importante come mentore e ambasciatore del rallysmo italiano in Europa. Ha condiviso la sua esperienza con giovani piloti emergenti, aiutandoli a sviluppare le loro abilità ea realizzare i loro sogni nel motorsport. Inoltre, ha promosso lo sport, partecipando a eventi pubblici e lavorando per aumentare la consapevolezza del rally.

Michele Rayneri rappresenta un esempio ispiratore di dedizione, talento e passione nel mondo del rally. La sua carriera straordinaria è stata segnata da vittorie prestigiose e da un’impressionante determinazione nel superare le sfide. Rayneri rimane un’icona nel motorsport italiano e la sua eredità continuerà di certo a ispirare le future generazioni di piloti rally.