Massimo Ercolani al Rally della Sila 1996: maestoso
Anche se i presupposti non sembravano promettenti, Massimo Ercolani non ha ceduto le armi. E i risultati gli hanno dato ragione. Il pilota sammarinese si è infatti portato a casa una vittoria strepitosa, che lo pone al comando in campionato con un solo punto su Pucci Grossi. Il suo conterraneo invece, in questa seconda edizione del rally calabrese si aggiudica la seconda piazza. Accesa battaglia in Gruppo N, dove a salire sul gradino più alto del podio è Manfrinato…
È stato necessario convincerlo. Quasi non voleva essere più della partita. Dopo Castelfalfi aveva espresso chiaramente l’intenzione di chiudere lì la sua presenza in Campionato. Poi… Già, poi qualche consiglio prezioso, la matematica che non lo condannava affatto, e, soprattutto, la rinuncia a quel comodo alibi che vuole nella minore competitività del mezzo l’unica causa di risultati inferiori alle aspettative, hanno persuaso Massimo Ercolani, navigato da Silvio Stefanelli, a percorrere le insidiose strade sterrate della Sila e a rimettersi in corsa per il titolo.
Sì, perché il sammarinese a Cosenza ha vinto, riaprendo i giochi in un Campionato che ora lo vede al comando davanti di un solo punto al conterraneo Pucci Grossi, subito neutralizzato da 2’11” persi nella prima prova per la rottura del semiasse anteriore sinistro.
“Una bella gara, sono contento – ha commentato raggiante il pilota della Subaru Procar – Dopo le tante incognite, non ultima un copilota, Silvio Stefanelli, bravo, ma con il quale non avevo mai corso, stamattina abbiamo cercato di partire subito forte non azzardando niente. Ho visto il problema di Pucci, gli altri hanno preso un bel distacco e a quel punto, non lo nascondo, ho incominciato ad amministrare la gara. Per il campionato c’è poco da giocare. Dobbiamo vincere ad Aviano”.
“La mia gara è finita alla prima prova – ha dichiarato il plurititolato Grossi, a Cosenza con la Celica ST 185 –. Ho fatto il primo giro cercando di tenere sotto pressione Ercolani, sono passato sempre al limite, lui, però ha risposto bene. Sarebbe stata una gara apertissima anche se non disponevo della ST 205. Il campionato è tutto da decidere. Il peso degli scarti, però, mi favorirebbe, perché utilizzerei i sei punti del Mobile. Spero solo di non pagare la scelta di Tabaton di non fare la prima gara”.
Alle spalle dei due fantastici ragazzi del 1957, che si contenderanno la vittoria finale ad Aviano, la lotta per i titoli ancora da assegnare è stata accesa. Il rally calabrese ha escluso dal rush finale per il Gruppo N 2RM il solo Manfrin, uscito di strada alla 5ª PS, lasciando Casadei, Alzetta e Tempestini tentare il tutto per tutto nel rally pordenonese.
Nel Gruppo N 4RM, invece, i giochi sembravano ormai chiusi sulla pedana di arrivo con Roger Krattiger che, primo al traguardo, consegnava il titolo a Claudio Giuliato, solo terzo di classe, e tagliava fuori dalla lotta per il campionato Toni Manfrinato, secondo. Il verdetto finale, però, giungeva solo più tardi, anzi il giorno seguente, quando terminavano le verifiche tecniche disposte in seguito al maxi-reclamo presentato proprio da Manfrinato ai danni del pilota svizzero.
Risultato: Krattiger viene squalificato, il pilota di Monselice vince continuando a sperare ed il campionato si riapre anche per le trazioni integrali di Gruppo N. Ad Aviano certo non mancheranno i motivi di interesse.