Gino Carenini: il genio esaltato dal Walter Rohrl
La carriera professionale come Mago dei motori da corsa ha inizio nel lontano 1974 con la nascita della Tuning Carenini, trasformata poi nel 2016 nella Carenini Gino Srl. Oggi l’azienda è in mano a Silvano Carenini, figlio di Gino, che fu appunto uno dei primi fondatori e per questo è stato onorato con il nuovo nome aziendale.
Il 7 agosto 2019 è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari Gino Carenini, una figura storica e di primo piano nel mondo delle corse automobilistiche, ricordato dai più per i suoi affascinanti e leggendari racconti, oltre che per i suoi sempre coinvolgenti aneddoti.
La carriera professionale come Mago dei motori da corsa ha inizio nel lontano 1974 con la nascita della Tuning Carenini, trasformata poi nel 2016 nella Carenini Gino Srl. Oggi l’azienda è in mano a Silvano Carenini, figlio di Gino, che fu appunto uno dei primi fondatori e per questo è stato onorato con il nuovo nome aziendale.
Carenini fu il primo preparatore delle vetture da rally di Walter Rohrl: “Sebbene conoscessi i problemi di salute che da qualche tempo affliggevano Gino, è stato difficile per me sapere che un altro amico se n’è andato – ha detto Walter Rohrl -. La mia amicizia con Gino Carenini è iniziata molto presto e mi ha accompagnato fino ad oggi. È stato il mio primo meccanico in assoluto ed è stato uno dei migliori”.
“Quando possibile andavo a trovarlo, l’ho aiutato con lo sviluppo delle sue auto da rally. Ho guidato una delle sue auto in occasione di più gare italiane. Ho sempre potuto contare sulla sua amicizia e sul suo sostegno, anche parlando di Fiat o Lancia”, dice ancora Rohrl.
“Aiutò me ed Helmut Mander a onorare gli Europei. Aveva fiuto e ci sapeva fare. Gino Carenini lavorava con Irmscher nei primi anni Settanta e in seguito tornò in Italia per iniziare la propria attività. Presto divenne una vera e propria autorità in Italia e a volte aveva fino a quaranta macchine in officina”.
“Gino Carenini era molto stimato e benvenuto, organizzava con Audetto, Fiorio o Pianta. Gino era uno dei grandi nella nostra attività e rimase sempre la persona più disponibile e accogliente che conoscessi. Un vero personaggio. Un vero peccato”, ricorda ancora Walter Rohrl.
“Poiché la tecnologia e il nostro sport sono cambiati molto, è stato sempre meno in grado di partecipare attivamente e alla fine aveva perso la gioia di competere nella preparazione di auto da rally. Negli ultimi anni mollava sempre più”, ricorda ancora il campione del mondo tedesco parlando di Gino Carenini.
“Era felicissimo come nonno quando ha accompagnato il nipote Alessandro a debuttare nel karting. Anche con la famiglia ho sempre avuto una relazione cordiale. Con le lacrime agli occhi, mi piace ricordare quei momenti meravigliosi che abbiamo vissuto insieme. Ciao Gino”.
Anche noi di Storiedirally.it ci associamo al pensiero di Walter Rohrl. Vogliamo immaginarlo in paradiso con Virgilio Conrero e Renato Monzeglio a discutere e lavorare su auto fatte di nuvole. Ciao Gino!