Luciano Trombotto: la storia di ”Lucky Rombo”
Luciano Trombotto era nato nel 1936 a San Secondo di Pinerolo, nella provincia di Torino, ed è mancato il 2 maggio 2023. Nella sua vita ha fatto di tutto. Ha aiutato suo padre nella vendita degli pneumatici ed è sempre stato rapito dal mondo delle competizioni motoristiche. E guarda caso, sotto casa gli passava la mitica e massacrante Liegi-Roma-Liegi.
Luciano Trombotto, soprannominato Lucky Rombo, è stato all’inizio della sua carriera quello che oggi verrebbe definito un cliente sportivo Fiat, in realtà è stato il cliente sportivo grazie al quale è iniziata l’attività rallystica della Fiat. Senza ombra di dubbio è stato uno dei personaggi più ammirati e ben voluti del magico rallysmo degli anni ’70. Era un gentiluomo vero e questo suo “profumo” genetico resterà impresso sempre a chi lo ha conosciuto, a chi lo ha ammirato, a chi lo ha tifato.
Luciano Trombotto (foto Rallymania) era nato nel 1936 a San Secondo di Pinerolo, nella provincia di Torino, ed è mancato tra l’1 e il 2 maggio 2023. Nella sua vita ha fatto di tutto. Ha aiutato suo padre nella vendita degli pneumatici ed è sempre stato rapito dal mondo delle competizioni motoristiche. E guarda caso, sotto casa gli passava la mitica e massacrante Liegi-Roma-Liegi. Nel 1957, Luciano Trombotto ha ormai tutte le caratteristiche e tutte le carte in regola per trasformarsi in “Lucky Rombo”, in realtà il soprannome in questione matura in un altro ambiente, come vedremo a breve.
Così decide di cimentarsi al Rally del Sestriere al volante di una Fiat 1100 TV preparata dal Mago del Motori Virgilio Conrero. Non è assolutamente il debutto più semplice che si possa scegliere, ma a Luciano Trombotto non piacevano le cose facili. Dopo quella prima gara segue il servizio militare, la leva obbligatoria, poi l’acquisto di un bar, infine un amico lo convince ad unirsi ad una band musicale, visto che l’altra grande passione di Trombotto era proprio la musica. Il complesso Santiano (dal cognome dell’amico di Luciano) trova in Luciamo Trombotto un prezioso chitarrista, ma anche cantante. Il suo nome d’arte diventa “Lucky Rombo” e resterà questo anche nei rally.
Luciano Trombotto, intanto, scrive pure una canzone “Non parlare”, fermata in tempo zero perché all’epoca considerata oscena. Per qualche anno, i Santiano vanno in giro per il mondo e solo nel 1965 tornano a fare musica in Italia. Durante un concerto tenuto a Sestriere, in un locale, Trombotto viene notato da Vittorio Gassman, già all’epoca attore di successo. “Lucky Rombo” viene proiettato nel mondo del cinema come controfigura per il film “Slalom”, che Gassman che si sta girando nella località alpina piemontese sotto la regia di Salce.
A 30 anni, però, basta “follie”, Luciano Trombotto inizia a lavorare in un deposito di combustibili e ricomincia a correre. Ed è esattamente lo stesso anno in cui la band musicale aveva fatto rientro in Italia. Lo stesso anno in cui corse con una Abarth 1000 nel Novarese. Dal 1967 in poi, la sua carriera automobilistica decolla. Così, due anni dopo, nel 1969 acquista una Fiat 124 Spider con cui ottiene tanti risultati importanti nei rally, regalando spettacolo e controsterzi in uno dei periodo più belli dei rally.
La consacrazione di Luciano Trombotto arriva, puntuale, nel 1970 con i navigatori Francesco Bossola e Gino Macaluso. Vince gare di altissimo livello e inevitabilmente viene ingaggiato dalla Squadra Corse Fiat. Luciano Trombotto corre con i colori delle mitica scuderia novarese Tre Gazzelle e riesce a diventare un campione aggiudicandosi il titolo nazionale in palio nel Campionato Italiano Rally Gruppo 3. “Lucky Trombotto” dei personaggi più in vista dei rally
Nel 1971 vince diversi rally, tra cui il difficilissimo e temutissimo Rally delI’Isola d’Elba in coppia con Maurizio Enrico, ma non centra l’obiettivo preposto ad inizio stagione, il titolo del Campionato Italiano Rally, alla fine vinto da Sergio Barbasio. Nella stagione agonistica successiva, per Luciano Trombotto arriva un’altra splendida vittoria al Rally dell’Isola d’Elba, poi si defila dal motorsport, seppure resta disponibile per testare e sviluppare nuove soluzioni per le auto da corsa con la Squadra Corse Fiat. Ad esempio fa anche il ricognitore per squadra torinese al Rally Montecarlo. Gli anni passano e l’età si fa sentire, anche la salute non è più il massimo e Luciano si ritira a vita privata. A lui è stato dedicato un libro titolato Lucky Rombo.