Le leggende dei rally al Festival Adac Eifel Rally in Germania
Gli ex campioni del mondo Stig Blomqvist e Timo Salonen sono stati tra i partecipanti più popolari e ben voluti e sono tornati al volante per dimostrare la classe che li ha portati rispettivamente ai titoli 1984 e 1985.
Le leggende dei rally al Festival Adac Eifel Rally in Germania. L’evento, con base a Daun, si è rivelato estremamente popolare, con fan giunti da tutto il mondo che hanno potuto visitare uno dei più grandi raduni di macchine da rally storiche. Gli ex campioni del mondo Stig Blomqvist e Timo Salonen sono stati tra i partecipanti più popolari e ben voluti e sono tornati al volante per dimostrare la classe che li ha portati rispettivamente ai titoli 1984 e 1985.
Blomqvist si è ritrovato con il navigatore di Carlos Sainz, Luis Moya, sul sedile di destra di una Ford Escort WRC. Dopo una tappa con lo svedese, lo spagnolo ha dichiarato: “Stig è ancora incredibilmente veloce e in realtà sterza solo per il parcheggio. Fa tutti gli altri cambi di direzione con la macchina usando pochissimi movimenti sul volante”.
Tra gli altri punti salienti c’era Nicky Grist alla guida della Toyota Celica Turbo 4WD, che condivideva con Juha Kankkunen negli anni Novanta. L’auto costruita a Colonia, è stata guidata in modo prudente da Grist. “Immagino possa essere un po’ deludente quando ti siedi accanto ad alcuni dei piloti di rally più veloci del mondo e poi scopri che tu vai molto più lentamente. Ma questa è la mia macchina e volevo portarla in sicurezza fino al traguardo”.
Harald Demuth era sull’Audi 80 GLE con cui ha marcato i primi punti WRC per il Costruttore tedesco al Rally del Portogallo del 1979. A quel tempo, il tedesco gareggiava con la vettura a trazione anteriore e contemporaneamente testava il prototipo Quattro in segreto durante la settimana. “Era da impazzire”, ha detto. “Abbiamo testato il prototipo Quattro con trazione integrale e motore turbo e ed erauna nuova dimensione del rally”.
“Durante i fine settimana correvamo neirally con l’Audi 80 GLE con 165 cavalli e trazione anteriore. E mentre correvo pensavo che i miei piedi si sarebbero addormentati. La cosa peggiore era che non ci è stato permesso di dire a nessuno cosa stavamo sviluppando e quanto fosse bello ciò che stava per irrompere nei rally”.