Latvala risponde alle speculazioni su Fowler e Hyundai

Jari-Matti Latvala potrebbe non trovare posto nel WRC 2020

Secondo il sito dello sponsor di Tanak, Hyundai avrebbe ambito al direttore tecnico della Toyota, ma secondo il team manager della Toyota Jari-Matti Latvala questo è un discorso utopico. E lo è anche secondo noi, perché di team manager preparati e liberi sul mercato ce ne sono di certo: oltre a Solberg e a Matton, ci si sta dimenticando di Sven Smeets, l’ex manager della squadra rally di Volkswagen.

A Natale ostriche, champagne e pandori danno senso di pesantezza, ma attenzione a confondere i movimenti intestinali con quelli di mercato. Che Hyundai avrebbe cercato Tom Fowler, l’ultima puntata della telenovela proposta da DirtFish, il sito dello sponsor di Ott Tanak, ha tutto il peso e il sapore di una speculazione gratuita, fatta da chi ha la consapevolezza che Hyundai starebbe trattando con altri tre team manager.

Il team WRC di Hyundai Motorsport è senza un team manager da poco meno di un mese, dopo che Andrea Adamo ha rassegnato le sue immediate dimissioni all’inizio di dicembre lasciando la squadra da sola e nelle mani del boss della Hyundai Motorsport, Scott Noh. Siccome Noh è un gran conoscitore delle “curve economiche” (quindi inadatto ai rally), il team è alla ricerca di un nuovo manager. Le ipotesi di DirtFish fino ad ora si erano concentrate sul ritorno di Alain Penasse e di Michele Nandan, che aveva dell’incredibile, su Yves Matton (che trovano riscontro nella realtà), su Petter Solberg (anche questa trattativa trova riscontro) e ora nientepopodimenoche su Tom Fowler, che però sembra una speculazione vera e propria e ha costretto lo stesso Fowler ad una dichiarazione ufficiale, irritando anche Jari-Matti Latvala.

Secondo il sito dello sponsor di Tanak, Hyundai avrebbe ambito al direttore tecnico della Toyota, ma secondo il team manager della Toyota Jari-Matti Latvala questo è un discorso utopico. E lo è anche secondo noi, perché di team manager preparati e liberi sul mercato ce ne sono di certo: oltre a Solberg e a Matton, ci si sta dimenticando di Sven Smeets, l’ex manager della squadra rally di Volkswagen.

“E’ stata una notizia sorprendente – la bolla così Latvala –. Lo stesso Fowler ha rilasciato una dichiarazione in seguito, spiegando che sarebbe stata una pazzia lasciare “stalla e buoi” dopo tutto quello che ha realizzato con la squadra della Casa nipponica. Assolutamente impossibile”. In effetti, in tanti hanno preso la notizia come un qualcosa di più simile ad una fake news che non ad una notizia verosimile, tantomeno vera.

Fowler ha assunto la guida nello sviluppo della nuova auto ibrida GR Yaris Rally1 di Toyota e tra pochi giorni vedrà il debutto del gioiellino che ha curato per vincere il Mondiale. “Il tempismo sembrava strano più che perfetto e, inoltre, Tom si è impegnato a fare tante cose per Toyota – prosegue il team manager finlandese –. Personalmente, non ho mai creduto che fosse possibile. Naturalmente, è possibile che Hyundai abbia esplorato diverse opzioni da quando Andrea Adamo li ha lasciati”. Quindi, anche Latvala sembrerebbe bollare tutto come una semplice speculazione di Natale.

E poi, c’è un altro aspetto da considerare: “Il capo della Toyota, in Giappone intendo, difficilmente avrebbe accettato una circostanza del genere, cioè ritrovarsi che il capo di una squadra rivale fosse il suo ex direttore tecnico. La conoscenza della nuova auto ibrida Rally1 sarebbe passata in Hyundai. Sono certo che in Toyota non siano degli sprovveduti e che le clausole del contratto di Fowler avrebbero anche impedito una situazione come questa. Ma resto convinto del fatto che Fowler non avesse nessuna intenzione di andare in Hyundai”.

“Ovvio che non conosco il contratto di Tom. Ma ho buoni motivi per credere che non sarebbe possibile muoversi. Penso che ci siano delle clausole nei contratti di un certo tipo per un direttore tecnico, come ci sono clausole di non concorrenza per un determinato periodo se vendi la tua azienda. I piloti sono liberi di trasferirsi in un’altra scuderia alla scadenza del contratto. Tuttavia, il know-how che un responsabile tecnico porta con sé è molto diverso dall’esperienza di un pilota”.