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Lada 2105 VFTS Gruppo B: la 124 russa da rally

Victor Moskovskiсh Oleg Derevianko, Lada 2105 VFTS

La preparazione delle auto da rally inizia nel 1970 a Vilnius, Lituania (allora parte dell’Unione Sovietica) in una delle sale della fabbrica di Vilnius. Il primo modello prodotto nello stabilimento di Vilnius è Lada 1300 con il motore maggiorato a 1600 cc e messo a punto per una potenza totale di 130-150 CV. Si chiama Lada-1600 Rally e viene presentata nel 1978. Seguirà la Lada VFTS, omologata dalla FIA il 10 gennaio 1982.

La Lada VFTS è un’auto da rally che si basa sulla Lada 2105. Lada è un marchio russo di proprietà della AvtoVAZ. L’acronimo VFTS sta per Vilniusskaja Fabrika Transportnych Sredstv, in cirrilico Вильнюсская фабрика транспортных средств. Che tradotto dal russo all’italiano significa Fabbrica di Veicoli di Vilnius. L’azienda è stata fondata e gestita dal famoso pilota di rally lituano Stasys Brundza.

La VFTS, in realtà nasce come officina presso la fabbrica di riparazioni automobilistiche di Vilnius e, successivamente, si trasforma nella Fabbrica di Veicoli di Vilnius (Vilniusskaja Fabrika Transportnych Sredstv), azienda specializzata nella preparazione di versioni da rally e anche più in generale da corsa di veicoli e motori Lada. Salta agli onori delle cronache occidentali quando prepara la versione da rally Lada 2105 Gruppo B.

La preparazione delle auto da rally inizia nel 1970 a Vilnius, Lituania (allora parte dell’Unione Sovietica) in una delle sale della fabbrica di Vilnius. Il primo modello prodotto nello stabilimento di Vilnius è Lada 1300 con il motore maggiorato a 1600 cc e messo a punto per una potenza totale di 130-150 CV. Si chiama Lada-1600 Rally e viene presentata nel 1978. Seguirà la Lada VFTS, omologata dalla FIA il 10 gennaio 1982.

Dal 1985 al 1988 la società sviluppa un’auto da rally a motore centrale secondo le regole del Gruppo B, la Lada-2108 EVA Turbo, con motore da 1860 cc, 16 valvole, turbo e 300 cavalli dichiarati. Il VFTS diviene presto molto popolare tra i piloti e gli appassionati di rally dell’Unione Sovietica. Era molto pubblicizzata e c’era persino un volantino tradotto in inglese che ne lodava le qualità.

Nel 1988, l’azienda diventa completamente indipendente e viene ribattezzata come Eksperimentinė Sportinių Automobilių Gamykla – in inglese EVA stava per Sperimental Vilnius Auto-plant. Obiettivamente, per essere una piccola azienda nata dal nulla e quasi sconosciuta oltre la cortina di ferro, di vetture da rally Gruppo B ne ha esportate un po’ e di seguito le quantifichiamo.

  • 1979: 2 auto in Bulgaria
  • 1980: 1 auto a Panama e 1 in Norvegia
  • 1981: 1 auto in Norvegia e 1 in Canada
  • 1984: 2 auto in Camerun
  • 1985: 1 auto in Austria, 1 in Norvegia e 1 in Bulgaria
  • 1986: 1 auto a Panama, 2 in Giordania, 1 in Norvegia, 2 in Finlandia e 2 in Spagna
  • 1987: 1 auto in Finlandia, 1 a Panama e 1 in Ungheria
  • 1990: 4 auto in Cecoslovacchia e 1 in Germania
  • Totale: 30 veicoli

I principali ingegneri e tecnici dell’azienda sono stati Zbignevas Kivertas (responsabile motore), Henrikas Šilinis, Vygandas Ulickas, Arūnas Volungevičius (responsabili del progetto Lada 2108 EVA). Tuttavia, dopo il divieto FIA alle vetture del Gruppo B e alle Gruppo S, la produzione non dura a lungo.

Quando l’Unione Sovietica stoppa la produzione di queste auto, vari piloti di rally iniziano a copiare il design e le soluzioni tecniche VFTS. Lada VFTS è ormai molto popolare in Ungheria. Infatti, queste vetture ricompaiono nella classe H del Campionato Ungherese alla fine degli anni ’90 del Novecento.

Ancora oggi questa vettura è molto popolare tra i piloti di rally nell’ex Unione Sovietica e in altri Paesi dell’Est europeo. Ad esempio, i piloti di rally russi usano queste auto nelle cosiddette Club Rally Series (le gare club che in Italia sono sostanzialmente vietate tranne che nei circuiti privati) e anche nelle brevi serie di Rally Sprint. In pratica, nata nel 1982, dopo 40 anni ancora si tiene viva la memoria costruendo repliche di auto VFTS, che riscuotono anche gradimento tra i locali.

Tecnica della Lada VFTS Gruppo B

I parafanghi dell’auto sono allargati angolarmente, e questo conferisce l’aspetto caratteristico dell’auto. Questa modifica non riguarda solo il design, ma si è necessaria a causa delle ruote allargate dell’auto, sulla quale per ragioni aerodinamiche vengono utilizzati anche spoiler e alettoni.

Il fattore più importante durante la creazione di un Lada VFTS è quello di ridurre il peso totale. Per raggiungere un peso di 920–950 kg vengono utilizzati diversi materiali come il plexiglass o il policarbonato al posto del vetro. Poiché questa vettura viene progettata per le gare, ci sono molte modifiche rispetto alla Lada 2105 che fornisce i suoi freni e la carrozzeria. Molte parti della Lada VFTS sono rinforzate per migliorare la stabilità di guida, la percorrenza in curva, l’aderenza e la maneggevolezza.

Lada VFTS è un’auto a trazione posteriore. Tuttavia, durante il suo sviluppo molte cose cambiano. L’impianto frenante rimane lo stesso utilizzato sui mezzi della produzione di serie in Unione Sovietica: a disco sull’asse anteriore e a tamburo sul retro. Il motore è molto diverso dall’originale. C’è un propulsore ad alta efficienza che ha un maggiore consumo di benzina. Su questa auto da rally viene utilizzato carburante a 100 ottani.

Il vano motore viene liberato del filtro dell’aria per facilitare la riparazione. I cambiamenti strutturali ed elettronici nelle auto Lada VFTS portano a 160-180 CV rispetto ai soli 75 CV del modello standard 2105. Anche la carrozzeria è irrobustita per rendere l’auto adatta alle avversità di gara. Il cambio è a innesti frontali. All’interno dell’abitacolo viene aggiunta il roll-bar, sedili da corsa con cinture a 4 punti di ancoraggio.