La Porsche 911 è una delle vetture più vincenti nei rally
Nel Campionato del Mondo Rally, Porsche partecipa regolarmente ma privatamente dal 1973. Il grande risultato arriva con Jean-Pierre Nicolas nel 1978, su una Porsche 911 Carrera RS 3.0 dei fratelli Almeras. Il marchio, entusiasta di questa impresa, consegna una Porsche 911SC per il Safari Rally elaborata a 280 CV. Il fortunato pilota scelto è Bjorn Waldegaard, che domina parte della gara. Peccato poi che un problema alla sospensione…
La Porsche 911 S è una delle grandi protagoniste dei rally della fine degli anni Sessanta con il modello 911 che arriva alla vittoria nel Rally di MonteCarlo tre volte, quindi parliamo di una leggenda dei rally internazionali. Nonostante le vittorie nei rally, il marchio tedesco, nel suo programma sportivo, finisce nei decenni successivi per dedicarsi alla velocità e i modelli Carrera RS e 911 SC, nonostante la loro competitività, non disputeranno mai una stagione ufficiale. Così vogliono i Porsche, che preferiscono vincere e promuovere il marchio nei rally attraverso clienti privati sostenuti dalla Casa, e i circuito con un impegno ufficiale in cui vengono dirottate tutte le poche risorse della Casa.
Nel 1965, Porsche approva la 911, la cui versione ufficiale ha un motore da 2 litri, che nelle mani di piloti di spicco come Bjorn Waldegaard, Vic Elford, Sobieslaw Zasada o Pauli Toivonen, vince diversi tipi di rally, dall’asfalto di MonteCarlo e della Corsica alla neve della Svezia, passando per il caldo e la terra dell’Acropoli a prove tiratissime come quelle alpine e tedesche. Nel 1970 vince il titolo del più importante campionato di rally, il Campionato Internazionale Costruttori nel 1970.
Porsche corre già con la 911S con un motore da 2,2 litri, successivamente sostituito da uno da 2.500 cc. Ma nel 1972 il Marchio annulla il programma pur lanciando l’anno seguente la Carrera RS con un motore da 3 litri, che partecipa in forma ufficiale al Safari Rally, l’unico grande evento che Porsche intende vincere, essendo interessata a quel mercato automobilistico, popolato da diversi sportivi nordamericani e giapponesi, e ben conoscendo il prestigio che deriva dal vincere il Safari, una vera gara di resistenza.
Nel Campionato del Mondo Rally, Porsche partecipa regolarmente ma privatamente dal 1973. Il grande risultato arriva con Jean-Pierre Nicolas nel 1978, su una Porsche 911 Carrera RS 3.0 dei fratelli Almeras. Il marchio, entusiasta di questa impresa, consegna una Porsche 911SC per il Safari Rally elaborata a 280 CV. Il fortunato pilota scelto è Bjorn Waldegaard, che domina parte della gara. Peccato poi che un problema alla sospensione, comprometta la vittoria dello svedese, che sarebbe arrivato secondo. Da notare che questa è la seconda presenza ufficiale della Porsche al Safari.
Nuova vittoria per la Porsche dei fratelli Almeras nel Tour de Corse con una 911 SC, guidata da Jean Luc Therier, uno dei migliori piloti di sempre degli anni Settanta, in grado di vincere e dare spettacolo senza quasi conoscere i rally a cui partecipa. Nel 1983, la nuova versione, la 911SC RS, appare nei colori di Rothmans, schierata dal Rothmans Rally Club di David Richards che si è appena dismesso dai panni del copilota di Ari Vatanen: vincerà diverse gare nel Campionato Europeo Rally con Henri Toivonen e due campionati del Mediorientali con Saeed Al Hajri.
Negli anni Ottanta, le Porsche Almeras brillano nei campionati francesi e italiani e in numerosi rally lanciano giovani rallisti: MonteCarlo, Corsica e Sanremo, dove il potere delle auto tedesche sorprende la concorrenza. In Portogallo, il successo della 911S è espresso nella vittoria in quattro campionati nazionali GT Sport con Américo Nunes (1966, 1969 e 1970) Giovanni Salvi (1971) e António Borges (1972), che senza supporto finiscono quinti nel Campionato Europeo 1974, con una Carrera RS e con una serie di risultati notevoli in un un momento in cui il Portogallo è ai margini del rallismo. E non dimentichiamo la prima vittoria internazionale di Michèle Mouton nel 1977, al debutto al volante di una Porsche Carrera RS 3.0.

I principali risultati di Porsche nei rally
- Bjorn Waldegaard, Porsche 911S: 1° MonteCarlo, 1° Svezia e 3° TAP nel 1970, 2° ARC e 4° Svezia nel 1971; 2° Svezia nel 1972 e 4° Safari nel 1978 (Porsche 911SC).
- Per Eklund, Porsche 911S: 4° 1000 Laghi e 9° Svezia 1978.
- Jean Pierre Nicolas, Porsche Carrera 3L: 1° MonteCarlo 1978, 2° Safari 1978.
- Jean Luc Therier, Porsche 911SC: 1° Tour de Corse 1980 e 3° MonteCarlo 1982.
Altri risultati di rilievo
Américo Nunes con la 911S, 5° Portogallo; Leo Kinnunen con la Porsche 911S, 3° 1000 Laghi; Klaus Russling, con la 911 Carrera RS, 5° Alpi 1973; Iccudrac sulla 911S, 5° Sanremo 1973; Sobieslaw Zasada con la 911 SC, 7° Press-on-Regardless 1975; Nicolas Koob sulla Carrera RS, 9° MonteCarlo; Christian Gardavot sulla 911S, 9° Sanremo 1976; Gerad Swaton e Nicolas Koob sulla Carrera RS, 5° e 9° MonteCarlo; Jackes Almeras e 9° Gerad Swaton sulla Carrera RS, 6° e 9° al Tour de Corse 1977; Francis Vicent sulla Carrera RS, 3° Sanremo 1978; Fhilippe Morau con la 911SC e Jackes Almeras sulla Carrera RS, 3° e 9° MonteCarlo 1979; Christian Gardavot e Jack Almeras sulle 911SC e Alan Coppier sulla 911S, 7º, 9° e 10º MonteCarlo 1980; Jean Pierre Ballet con la 911SC, 3º Tour de Corse 1981; Jean Luc Therier e Guy Fréquelin sulle 911SC, 3° e 4° MonteCarlo 1982; Bernard Beguin e Guy Fréquelin sulle 911SC, 3º e 6° Tour de Corse 1983.