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La Peugeot 504 berlina e la sua storia con i rally africani

Peugeot 504 Rally

Il 12 settembre 2018, la Peugeot 504 berlina, una ”gran signora” dei rally, ha compiuto 50 anni. Fu la prima vettura del Leone ad essere eletta Auto dell’Anno. La proposta del centro stile italiano si fonde con quella del centro stile interno della Casa, capitanato da Paul Bouvot, che propone i fari anteriori trapezoidali, elemento che avrebbe poi caratterizzato il frontale delle Peugeot per alcuni anni. Quando Sergio Pininfarina li vide esclamò: ”Sono gli occhi di Sophia Loren!”.

Nel 1975, la 504 vinse il durissimo Safari Rally in Africa. Il 12 settembre 1968, all’apertura del Salone di Parigi, Peugeot toglie il velo alla 504, grande berlina con ambizioni europee che coniuga la robustezza tipica dei modelli della Casa del Leone con uno stile dovuto ad Aldo Brovarone in forza alla Pininfarina.

La proposta del centro stile italiano si fonde con quella del centro stile interno della Casa, capitanato da Paul Bouvot, che propone i fari anteriori trapezoidali, elemento che avrebbe poi caratterizzato il frontale delle Peugeot per alcuni anni. Quando Sergio Pininfarina li vide esclamò: “Sono gli occhi di Sophia Loren!”.

Dall’unione dei due progetti nasce quindi la 504, auto che ha solcato per anni le strade di quattro continenti; viene infatti realizzata, oltre che per l’Europa, anche per il Nord America e, naturalmente, Sud America e Africa. Una vera world car dell’epoca.

L’anno successivo, il 1969, la gamma si allarga con le versioni coupé e cabriolet, disegnate e parzialmente prodotte in Italia da Pininfarina perché venivano spedite al di là delle Alpi, per ricevere la meccanica. In quello stesso anno, la Peugeot 504 viene eletta Auto dell’Anno 1969, la prima di molte altre volte per la Casa transalpina.

Peugeot 504 Rally
La Peugeot 504 Rally supera guadi e varie difficoltà della gara africana.

La gamma 504 rappresenta quindi un grande successo commerciale che si quantifica in quasi tre milioni e settecentomila esemplari venduti, 3.680.439 per la precisione, costruiti dal 1968 a giugno 1983. In realtà, la produzione non si ferma al 1983 perché prosegue fuori dall’Europa fino al 2000. Dopo la mitica 205, la 504 rappresenta il secondo più grande successo commerciale nella storia di Peugeot. Per gli amanti delle statistiche ecco la ripartizione per modello: 2.658.514 berline, 650.132 familiari, 370.996 pick-up, 26.472 coupé e 8.185 cabriolet.

La 504 è stata per molto tempo il riferimento per il mercato e compie quest’anno 50 anni. La formula della berlina a 3 volumi rimane attuale anche per Nuova 508, la nuova ammiraglia della Casa che si accinge a debuttare anche sul mercato italiano e che, come la sua antenata, riporta la sigla del modello sul cofano anteriore, elemento scomparso negli ultimi decenni.

All’epoca di 504, il design non era ancora considerato dalle case automobilistiche un elemento strategico di competitività e veniva affidato all’esterno. La 504 nasce infatti da una proposta di Pininfarina, scaturita dalla matita di Aldo Brovarone, e presenta proporzioni classiche, eleganti, con una coda tagliata per ridurne l’impatto, consentendo però, nel contempo, una grande capacità di carico nel baule.

Le superfici vetrate sono l’elemento che maggiormente la differenzia dalla precedente 404. Il frontale è frutto dell’intervento di Gérard Welter – il designer del Centro Stile interno di Peugeot – che propone i fari trapezoidali al posto di quelli rotondi e convenzionali proposti dalla Pininfarina.

Diventò un elemento distintivo del modello, ma non solo di 504. Il meraviglioso esemplare esposto a Padova è una versione TI Iniezione di colore argento, dotata di un motore due litri da 104 CV cui viene abbinata una trasmissione automatica a 3 rapporti. È uno splendido esemplare e ha una dotazione assai ricca, perché ha anche l’aria condizionata, l’interno in cuoio e il tetto apribile, elemento assai frequente sulla 504.

La Peugeot 504, non ha solo dominato la scena commerciale, ma ha corso e vinto anche importanti competizioni sportive. In particolare, ha dominato le gare africane della seconda metà degli Anni 70: nel 1975 Ove Andersson, in coppia con Arne Hertz, si aggiudicò il Safari Rally dopo aver percorso in 5 giorni ben 5.800 km in 80 prove speciali.

Per dare un metro alla straordinaria prestazione di questa ingombrante ma solida berlina spinta dall’infaticabile motore di 2000 cc, basta osservare la classifica finale di arrivo e non si può non notare che la 504 è riuscita a mettersi alle spalle le combattive Lancia Stratos di Sandro Munari e di Björn Waldegård, giunte al secondo e terzo posto.

Peugeot 504 Rally
La Peugeot 504 Rally è stata una delle vetture più belle del Leone.

Per comprendere poi quanto fosse un rally massacrante, è sufficiente ricordare che, delle settantacinque vetture partite, solo dieci tagliarono il traguardo. Nemmeno tre mesi dopo, al 18° Rallye du Maroc, furono Hannu Mikkola e Jean Todt a sbaragliare la concorrenza dei tre equipaggi iscritti alla massacrante gara africana: delle quattordici vetture che portarono a termine la corsa, le affidabili e competitive Peugeot 504 furono addirittura sei.

L’anno dopo toccò a Jean-Pierre Nicolas portare per l’ultima volta sul gradino più alto del podio la berlina di Sochaux. Il pilota francese vinse la gara davanti al compagno di squadra Simo Lampinen e, ancora una volta, Peugeot fu la Casa più rappresentata sul palco di arrivo a Casablanca: su diciannove vetture al traguardo ben dieci erano modelli sfoggiavano il Leone sula calandra. L’esemplare esposto a Padova arriva direttamente dall’archivio storico della Casa, direttamente dal Museo de L’Aventure Peugeot di Sochaux, in Francia. È dotato di motore da 1971 cc con potenza portata a 170 CV ed ha un cambio manuale a 4 rapporti.