La Deltona Gruppo A del 1992 da 650.000 euro
Il WRC 1992 era la ventesima stagione del World Rally Championship e si articolava in 14 rally. Carlos Sainz vinse il suo secondo Mondiale Piloti con la Toyota Celica GT-Four ST185, davanti a Juha Kankkunen e Didier Auriol, che regalarono insieme al Jolly Club e al team Martini Racing l’ultimo Mondiale Marche alla Lancia. La Deltona davanti a Toyota e Ford.
Aveva il numero 3 sulle portiere nel 1992 al Rally 1000 Laghi (524,82 chilometri di prove speciali) e al Telecom Rally Australia (536,62 chilometri di prove speciali), quando vinse con Didier Auriol e Bernard Occelli. Sfoggiava la bellissima livrea Martini Racing, che da lì a breve non avremmo visto più. La Lancia Delta HF Integrale Evoluzione, o più semplicemente Deltona, targata AL 13721T e gommata Michelin, in quell’ultima stagione della Delta con il team Martini e Jolly Club insieme, regalò emozioni a non finire e ribadì la propria superiorità anche se da un anno non veniva sviluppa e aggiornata in modo ufficiale.
La Casa italiana, su imposizione di Fiat, si era ritirata ufficialmente il 18 dicembre 1991 e aveva lasciato tutto in mano al team Martini Racing, che aveva la licenza di team, che a sua volta era sostenuto dal Jolly Club di Roberto Angiolini, che da sempre era il principale team satellite della Lancia. Come abbiamo avuto modo di raccontare in un altro articolo che anticipava la stagione 1992 (clicca per leggere), la nuova scuderia, nella quale Claudio Bortoletto è il direttore sportivo, si avvale nel 1992 di quattro piloti: il campione del mondo Juha Kankkunen, il francese Didier Auriol, i giovani Andrea Aghini e l’altro transalpino Philippe Bugalski.
Il programma è di 10 gare per i primi due, 6 per Bugalski, 5 per Aghini. In più al Safari, oltre a Kankkunen, verranno impiegati due specialisti, il veterano Waldegaard e l’argentino Recalde. Ninni Russo sarà il coordinatore fra il Martini Racing e la Lancia che continuerà comunque a impiegare in gara alcuni dei suoi uomini, tecnici e meccanici.
In tutto saranno una cinquantina le persone utilizzate nelle prove Mondiali. “Gli obiettivi? – rispondevano all’unisono Kankkunen e Auriol –. Vincere il più possibile. Abbiamo provato l’HF e siamo rimasti entusiasti. Non ci aspettavamo che si potesse ancora migliorare una vettura che veniva considerata quasi imbattibile. E’ più agile da guidare, quindi anche più facile da portare al limite. Siamo ottimisti, anche se bisognerà vedere cosa hanno fatto, nel frattempo, i nostri rivali”.
Tornando alla Deltona e a questa Deltona numero 3 (è più larga e imponente del modello precedente), il primo appuntamento è quello di Monte Carlo e l’esame sarà superato egregiamente, con una splendida doppietta sul podio: Auriol vincitore assoluto con la numero 3, Kankkunen terzo e Bugalski quinto.
Questa Lancia numero 3 e gommata Michelin vincerà con Auriol-Occelli anche la prova iridata del WRC di quell’anno in Australia, con alle spalle la numero 1 di Juha Kankkunen targata AL 13720T. Anche se ha vinto due gare, ha corso in livrea Martini, oltre che con Auriol, anche con Juha Kankkunen per un totale di quattro rally iridati nel 1992. Questa vettura ha il numero di telaio ZLA831AB000556747, storicamente significativo come telaio dell’ultimo anno della Lancia nel WRC, oltre che per diversi e importanti successi con i team privati nel 1993 e nel 1994, tra cui lo stesso Jolly Club e il Marlboro Rally Team. Accompagnata da un passaporto tecnico per vetture da corsa del Regno Unito valido fino a luglio 2031, la Deltona Gruppo A esposta al salone Retromobile è disponibile per la vendita con trattativa privata a 650.000 euro tramite la casa d’aste RM Sotheby’s.