HF, storia torinese di un elefantino volante
Nel 1965, il marchio HF arrivò anche sulla versione stradale della Fulvia. Era una versione differente della coupé standard, più leggera, con sospensioni più resistenti e baricentro inferiore. In particolare erano due le versioni: quella con un elefante blu era per i normali veicoli ispirati alle corse, mentre quella rossa era per le Lancia più estreme. Squadra Corse Lancia HF ha così iniziato ad essere una stella permanente dei grandi rally internazionali.
Pochi stemmi hanno il patrimonio e una storia di successo come quello HF della Lancia detta anche “Elefantino”. Si dice che la Lancia abbia scelto un elefante come simbolo di “forza”, “longevità”, “prosperità” e “vittoria”. Ci sono però anche storie e leggende contrastanti sull’origine di questo elefante, tra cui il semplice “l’elefante non dimentica mai”. So che ci sono diverse leggende e non vogliamo contraddirne nessuna a riguardo.
Comunque la storia più credibile racconta che mentre la squadra discuteva del simbolo, Gianni Lancia, figlio del fondatore della Lancia e amministratore delegato, propose l’elefante. Dopo la morte di suo padre, Vincenzo (1937), il giovane Gianni Lancia rileva l’azienda di famiglia. La storia vuole che gli ingegneri si opposero a quell’idea perché “l’elefante non è per niente veloce o agile”, gli disse qualcuno, ma Gianni Lancia rispose “sì, ma quando un elefante inizia a correre, nessuno può fermarlo”.
Così è nato il marchio HF. Nel 1953 l’allora Gianni Lancia, lo scelse come gettone portafortuna per le prime apparizioni in gara della Casa. Il simbolo dell’elefante al galoppo apparentemente ha origine anche nella mitologia orientale come emblema di buon auspicio o simbolo di vittoria a patto che il corpo sia disteso in avanti.

Più tardi, nel 1965, il marchio HF arrivò anche sulla versione stradale della Fulvia. Era una versione differente della coupè standard, più leggera, con sospensioni più resistenti e baricentro basso. Erano due le versioni, quella con un elefante blu era per i normali veicoli ispirati alle corse, mentre quella “rossa era per le Lancia più estreme. Squadra Corse Lancia HF ha così iniziato ad essere una stella permanente dei grandi rally internazionali.
Nel 1963, Cesare Fiorio fondò la Squadra Corse Lancia HF, che era il reparto corse della Lancia. HF per la squadra di corsa significa Hight Fidelity, tradotto “Alta Fedeltà”. Il simbolo HF, infatti , deve la sua origine al Lancia Hi. Fi. Club, che attinge i suoi soci da fedeli clienti Lancia secondo rigide regole di eleggibilità che disciplinano l’iscrizione.
Il Club è stato fondato nel 1960 e l’HF è stato preso come logo. La trasposizione delle Iniziali H e F su alcune vetture sportive è seguita nel 1961, quando i clienti iniziarono a correre con la Lancia Flaminia Pininfarina negli eventi del Gran Turismo. Nel frattempo la HF Racing Team era stata fondata nel 1963, inizialmente come semplice associazione di piloti dilettanti sostenuti non ufficialmente dalla Lancia, ma diventando la filiale sportiva ufficiale della Compagnia nel 1965.

Fiorio, figlio del capo della comunicazione della Lancia, voleva che la sua auto fosse HiFi il più possibile, proprio come uno stereo di fascia alta dove, invece della musica, l’auto era pensata per riprodurre al conducente tutte le sensazioni della strada, senza filtri o distorsioni. Inoltre l’Alta Fedeltà doveva essere collegata anche all’incredibile affidabilità che il veicolo avrebbe dimostrato sia durante i rally che sulle strade di tutti i giorni.
Anche Enzo Ferrari aveva grande stima per la Squadra Corse Lancia HF, Reparto Corse Lancia. Il 2 febbraio 1972 il Commendatore chiamò Pierugo Gobbato per congratularsi con lui per la vittoria della Lancia Fulvia nel Rally di Montecarlo e dire che era disposto a fornire i motori Dino 246 V6 per la Stratos.
Il commendatore voleva qualcosa in cambio. Pierugo Gobbato aveva capito subito che non era solo per i soldi. Enzo voleva Sandro Munari per la Targa Florio, con Cesare Fiorio a gestire la squadra durante la gara. In cambio la Ferrari aveva promesso di fornire 10 motori per allestire i prototipi della Stratos.