Fulvio Bacchelli: il triestino dei rally Mondiali
Fulvio Bacchelli è tra i non tantissimi piloti italiani che sono stati capaci di aggiudicarsi una vittoria in una gara del Campionato del Mondo Rally, con lui in questo ristretto elenco Miki Biasion (17), Sandro Munari (7), Andrea Aghini, Franco Cunico, Tony Fassina, Raffaele Pinto, e Piero Liatti (1 a testa), per un totale di trenta successi. Dal 1974 al 1977 tra i suoi migliori risultati ci sono anche il successo al San Martino di Castrozza, al Zlatni Piassatzi e al Valli Piacentine, piazzamenti al Rally di Sicilia, al Stuttgart-Lyon-Charbonnières, Isola d’Elba e uno spettacolare terzo posto al Tour de Corse e un quarto al Monte-Carlo.
Bel pilota Fulvio Bacchelli che era soprannominato “Oh Sole Mio” per via della sua bionda chioma e del bel aspetto. Il suo debutto assoluto nei rally avviene nel 1969 con una Mini. Nel 1971 guida anche una Porsche 911 S con cui vince il Due Valli. Con la stessa vettura centra tre successi di fila l’anno successivo: Due Valli, Prealpi Venete e 100.000 Trabucchi. Quindi passa al volante di una Fiat 124 Abarth Rally, navigato da Francesco Rossetti. Al Sanremo spacca la trasmissione. Bandiera bianca.
Entra nel 1974 nella squadra Fiat e corre con le vetture torinesi fino al 1977, proprio l’anno coronato dal successo in Nuova Zelanda, davanti ad un campione del calibro di Ari Vatanen, a bordo della Fiat 131 Abarth Rally. In quegli anni, con lui corrono, oltre a Rossetti, storico copilota, Angelo Torriani, Bruno Scabini e Piero Sodano.
Bacchelli è tra i non tantissimi piloti italiani che sono stati capaci di aggiudicarsi una vittoria in una gara del Campionato del Mondo Rally, con lui in questo ristretto elenco Miki Biasion (17), Sandro Munari (7), Andrea Aghini, Franco Cunico, Tony Fassina, Raffaele Pinto, e Piero Liatti (1 a testa), per un totale di trenta successi. Dal 1974 al 1977 tra i suoi migliori risultati ci sono anche il successo al San Martino di Castrozza, al Zlatni Piassatzi e al Valli Piacentine, piazzamenti al Rally di Sicilia, al Stuttgart-Lyon-Charbonnières, Isola d’Elba e uno spettacolare terzo posto al Tour de Corse e un quarto al Monte-Carlo.

Nasce a Trieste il 27 febbraio 1951 da una famiglia benestante di imprenditori, titolare della Universaltecnica Hi-Fi, è un pilota ricco di capacità e potenzialità. Inizia praticamente subito a vincere e in pochi anni arriva a correre nel Mondiale Rally. Nel 1977 è ottavo nella Coppa Fia Piloti, la prima edizione di quello che dal 1979 diventerà il Mondiale Piloti. La stagione successiva lo vede al via di una sola gara, il Rally di Monte-Carlo, con la Lancia Stratos HF e con alle note Arnaldo Bernacchini. Al termine di un rally davvero difficile chiudono in decima posizione.
L’anno successivo è di nuovo al via della gara del Principato, ma con alle note Scabini. Un incidente gli impedisce di vedere l’arrivo. Un altro solo rally anche nel 1980. Al volante della Porsche 911 SC e con a fianco Roberto Fassina è al via del 4 regioni, valido per il Campionato Europeo. Sono costretti al ritiro. L’anno successivo, con la Lancia Rally 037, è sesto a Il Ciocco, non conclude a Sanremo ed è settimo al 100.000 Trabucchi. A coadiuvarlo ci sono Paolo Spollon e Arles Montenesi. La stella è un po’ meno luminosa di qualche anno prima.
Dal 1986 al 1989, Bacchelli disputa il Rally di Monza. Con la Rally 037 centra un terzo posto e un successo, con la Bmw M3 un altro terzo posto. Nel 2005 e nel 2006 è al Rallylegend con Enrico Cherchi sulla Fiat 131 Abarth. Quattro anni più tardi si presenta al Motor Show, nel Trofeo Historic Rally. Sul piccolo circuito bolognese delizia il pubblico con un bellissimo spettacolo ed è secondo. Lo si vede un’ultima volta all’Elba Storico con Granata sulla Porsche 911 Carrera RS 3.0. A fine gara sono ottavi assoluti. Chiude la carriera con diciassette gare iridate all’attivo, dal Sanremo 1973 al Sanremo 1982, un successo, due secondi piazzamenti e un terzo posto.