Ford Puma Rally1: l’arma M-Sport che sostituisce la Fiesta WRC
L’auto è stata presentata in anteprima al Goodwood Festival of Speed nel luglio 2021, per poi venire presentata ufficialmente nel dicembre 2021 e debuttare insieme alla Toyota GR Yaris Rally1 e Hyundai i20 N Rally1 il 15 gennaio 2022 a Salisburgo con la livrea definitiva. Poiché la Ford non è accreditata come costruttore ufficiale nel campionato del mondo rally, l’auto compete sotto la bandiera britannica della scuderia inglese M-Sport.
Della Puma di serie è rimasto davvero poco: le Rally1 sono di fatto dei prototipi con telaio, aerodinamica e motore che non richiedono una diretta corrispondenza con le varianti omologate per la guida su strada. Da una parte si perde un po’ lo spirito delle auto da rally amate dagli appassionati, ma dall’altra prestazioni, sicurezza e ricerca tecnologica fanno un ulteriore passo avanti. La Puma appare così molto aggressiva, con prese d’aria, alettoni, parafanghi allargati e altri particolari che la rendono davvero unica.
La Ford Puma Rally1 è la versione da competizione della Ford Puma, progettata e costruita appositamente per competere nel Campionato del mondo rally dalla M-Sport, il team diretto dall’ex-pilota britannico Malcolm Wilson con base in Inghilterra, prodotta dal 2022.
La Puma Rally1 è il primo veicolo del campionato WRC con motorizzazione ibrida, che segue il nuovo regolamento Rally1 introdotto a partire dalla stagione 2022. Si basa sulla versione stradale del crossover SUV Ford Puma ed è stata sviluppata allo scopo di sostituire la Ford Fiesta WRC, che ha gareggiato tra il 2017 e il 2021.
L’auto è stata presentata in anteprima al Goodwood Festival of Speed nel luglio 2021, per poi venire presentata ufficialmente nel dicembre 2021 e debuttare insieme alla Toyota GR Yaris Rally1 e Hyundai i20 N Rally1 il 15 gennaio 2022 a Salisburgo con la livrea definitiva. Poiché la Ford non è accreditata come costruttore ufficiale nel campionato del mondo rally, l’auto compete sotto la bandiera britannica della scuderia inglese M-Sport. Al volante della vettura sono stati ingaggiati il nove volte campione del mondo Sébastien Loeb, Craig Breen, Gus Greensmith e Adrien Fourmaux.
Rispetto al crossover urbano stradale, il prototipo di Puma Rally1 presentato a Goodwood conserva giusto un’ispirazione stilistica, molte le variazioni sul tema, a partire dalla configurazione di carrozzeria, 3 porte e tutti gli ovvi accorgimenti aerodinamici, come da regolamento.
La vettura riprende numerosi elementi dalla Ford Fiesta WRC. Dal punto di vista estetico la Puma è stata allargata e allungata, venendo dotata di uno spoiler più grande. L’auto è alimentata dal motore EcoBoost da 1,6 litri a quattro cilindri, che eroga una potenza di 280 kW (381 CV). Quest’ultimo è coadiuvato da un motore elettrico da 100 kW che può ruotare ad un regime massimo di 12.000 giri/min. Insieme, i due motori raggiungono una potenza combinata di 378 kW (514 CV).
La batteria da 3,9 kWh e dal peso di 87 chilogrammi del sistema ibrido si ricarica quando il veicolo frena o rallenta per inerzia, consentendo un’autonomia in modalità puramente elettrica di circa 20 chilometri. Il motore a benzina è alimentato da combustibili fossili (P1 Racing Fuels). Il sistema di recupero dell’energia è un prodotto dalla Compact Dynamics ed è standard per tutte le vetture. La trasmissione della Puma Rally1 è costituita da un sistema con frizione automatica (AKS) e leva del cambio posta dietro il volante.
La versione da rally è derivata dalla Puma ST, ovvero l’allestimento sportivo della Puma stradale. Presentata il 24 settembre 2020, dotata di un motore a tre cilindri turbo twin scroll con 6 iniettori e doppia iniezione diretta e indiretta da 1,5 litri con 200 CV e 320 Nm di coppia ripreso dalla coeva Ford Fiesta ST. Oltre al motore dalla Fiesta riprende meccanica, assetto e e da 200 CV, ma con più coppia rispetto alla Fiesta per un totale di 320 Nm. Dalla utilitaria riprende anche il differenziale autobloccante meccanico Torsen e il lauch control. Lo 0-100 km/h viene coperto in 6,7 secondi.
L’apertura all’ibridizzazione con i progetti Rally1, sui quali M-Sport e Ford si sono impegnati dal 2022 al 2025, è accompagnata non solo dalla presenza del motogeneratore elettrico sulla linea di trazione ma anche dall’impiego di benzine sostenibili, ottenute da una miscela di carburanti sintetici ed elementi biodegradabili. E-fuels di seconda generazione, diversi dalle benzine totalmente sintetiche, di terza generazione, che la F1 punta a introdurre nel 2025.
“La nuova era delle macchine WRC è uno dei più grandi progressi tecnologici compiuti a oggi dal Mondiale Rally. L’introduzione dell’ibrido fa sì che le macchine siano più potenti che mai, al tempo stesso rappresentando in modo diretto i propulsori delle corrispettive versioni stradali”, ha commentato Malcom Wilson. Ford che sul prodotto di serie ha l’ambizione di moltiplicare le vendite di modelli ibridi entro il 2026 e diventare un marchio “full electric” dal 2030. Per il crossover Puma, il modello stradale è in realtà dotato di un sistema mild-hybrid diversissimo dall’ibrido plug-in delle competizioni.
“Il passaggio alla Puma è avvincente, avendo già il nome una tradizione nei rally”, prosegue Wilson. La prima generazione di Ford Puma, allora coupé compattissima, è stata una kit car a fine anni Novanta, in Classe S1600. “Non vediamo l’ora che sia al via del Rally di Montecarlo nel 2022, la macchina ha un aspetto fantastico.