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L’escalation di Stig Blomqvist nel WRC: storie di record

Stig Blomqvist sull'Audi quattro al Rally Svezia 1982

Blomqvist consegue la patente di guida all’età di diciotto anni e pochi giorni dopo si piazza secondo assoluto in un rally locale nei pressi della città svedese di Karlstad. È il 1964 ed è al volante di una Saab 96. Debutta in un rally all’estero nel 1965. Stig inizia come professionista nei rally con il team Saab Sport. Poi passa a Peugeot-Talbot Sport, dove rimane per poco tempo. In un test di prova con la squadra ufficiale Audi stupisce i responsabili teutonici…

Quarto nel Campionato del Mondo Rally 1982 e in quello del 1983, campione del mondo rally nel 1984 e vice campione nel 1985. Otto volte vincitore del Campionato Svedese Rally, sei volte primo nel Campionato Svedese Rally in Salita e una volta campione nel Campionato Svedese Rallycross. Ecco in sintesi Stig Lennart Blomqvist, che viene al mondo il 29 luglio 1946 a Örebro, in Svezia, probabilmente il rallista più forte di sempre sulla neve.

Il pilota svedese, papà del driver Tom Blomqvist, inizia come professionista nei rally con il team Saab Sport. Poi passa a Peugeot-Talbot Sport, dove rimane per poco tempo. Effettua un test di prova con la squadra ufficiale Audi e grazie alla sua guida spettacolare stupisce i responsabili teutonici. La particolarità della sua guida è data anche (ma non solo) dalla capacità di utilizzare il piede sinistro pure per frenare. Questo particolare permette una guida estremamente veloce e interessante per gli spettatori.

Blomqvist consegue la patente di guida all’età di diciotto anni e pochi giorni dopo si piazza secondo assoluto in un rally locale nei pressi della città svedese di Karlstad. È il 1964 ed è al volante di una Saab 96. Debutta in un rally all’estero nel 1965. Si presenta al via del 1000 Laghi in Finlandia, che all’epoca è valido per il Campionato Europeo, al volante di una Saab 96. Termina in quarantottesima posizione.

Continua a gareggiare e, finalmente, nel 1968 ottiene il primo podio nel Campionato Svedese, grazie al secondo posto nello SmålandsRallyt, mentre per il primo successo a livello nazionale lo rimedia all’ÖstgötaRallyt nel 1969. Nel 1970 si fa notare: a ventiquattro anni è secondo nel Rally di Svezia. Si forma come istruttore di guida, insieme con il compagno di squadra Per Eklund al Kvinnersta Folkhögskola, appena fuori Örebro. Blomqvist entra a far parte della squadra Saab.

Continua a correre e ottiene le sue prime vittorie internazionali già nel 1971. Prima vince il Rally di Svezia, poi il 1000 Laghi, e infine anche il Rac. Queste prestazioni aiutano Saab a conquistare il secondo posto dietro all’Alpine-Renault nel Campionato Internazionale Costruttori, predecessore del Campionato del Mondo Rally. Stig vince ancora il Rally di Svezia nel 1972 e nel 1973 (primo suo evento WRC) con la Saab 96 V4. Fuori dal WRC si aggiudica il Cyprus Rally del 1973.

Stig Blomqvist con la Peugeot 205 T16 E2 al 1000 Laghi 1986
Stig Blomqvist con la Peugeot 205 T16 E2 al 1000 Laghi 1986

Lo svedese è il pilota da battere sulla neve

Nella seconda metà degli anni Settanta, Stig è il pilota da battere sulla neve, ma si dimostra molto competitivo anche su altre superfici a scarsa aderenza. Nel 1975 porta a casa la corsa locale Polar BergslagsRallyt, valida per la serie continentale, mentre nel 1976 sale sul gradino più alto del podio della Boucles de Spa, in Belgio, con la Saab 99 EMS. Con la stessa vettura si aggiudica per la quarta volta il Rally di Svezia nel 1977, anno in cui trionfa all’HankiRalli in Finlandia con la Saab 96.

Nel 1978, per la prima volta, Blomqvist corre con una vettura non Saab, con la Lancia Stratos, e termina quarto in Svezia. Dopo aver affrontato lo Jänner Rallye 1979 in Austria con una Lancia Beta Monte-Carlo torna da Saab Sport, che ha pronta la 99 Turbo. Conquista il quinto Rally di Svezia e il South Swedish Rally valido per il Campionato Europeo. Successo che viene ripetuto nel 1980, anno in cui arriva anche un’altra Boucles de Spa.

La sua collaborazione con il team Saab Sport termina nel 1981, quando il Costruttore svedese di auto decide di ritirarsi. Infatti, nel 1981 Saab abbandona ufficialmente il motorsport e Stig Blomqvist si ritrova a correre con la Talbot Sunbeam Lotus. Con questa vettura arriva ottavo al 1000 Laghi e terzo al Rac, oltre che secondo al South Swedish, valido per il Campionato Europeo Rally. Questa parentesi con la Talbot dura un solo anno. Blomqvist viene chiamato dall’Audi nel 1982.

Il pilota svedese viene schierato nel Mondiale Rally al volante della Audi quattro, con cui vince due rally iridati, Svezia e Sanremo, e due continentali, HankiRalli e South Swedish. È in squadra con Hannu Mikkola e Michèle Mouton. Nel periodo del Gruppo B corre come pilota ufficiale Audi dal 1983 al 1985 e, dopo il ritiro della squadra tedesca dalle competizioni, passa al team che gestisce il programma Ford per sviluppare quel “mostro” della Ford RS200. Però, con la cancellazione dello stesso Gruppo B, anche la RS 200 esce di scena. Ma andiamo con ordine.

Nel 1983 trionfa nel Rac e centra sei podi iridati. Nel Mondiale è quarto. Inoltre, diventa campione inglese con quattro vittorie: Mintex, Galles, Scozia (valido anche per il Campionato Europeo) e Ulster. Campione del mondo è Mikkola. Il 1984 è la sua stagione. Guida le evoluzioni dell’Audi quattro, la quattro A2 e la Sport quattro. Siccome i tedeschi vincono il titolo Costruttori con netto anticipo, concentrano tutti gli sforzi per aiutare Blomqvist a battere Markku Alén e la Lancia nella corsa al WRC Piloti.

Una rarissima immagine di Stig Blomqvist giovane
Una rarissima immagine di Stig Blomqvist giovane

Sig Blomqvist finalmente campione WRC

Stig vince Svezia, Acropoli, Nuova Zelanda, Argentina e Costa d’Avorio ed è secondo a Monte-Carlo. Le prestazioni della vettura, combinate con il talento del pilota, consentono di assicurarsi il titolo iridato. Blomqvist scrive finalmente il proprio nome nell’albo d’oro dell’Olimpo dei rallisti, diventando di fatto il secondo campione del mondo rally svedese, dopo ovviamente Björn Waldegård, che oltre ad essere il primo iridato svedese nei rally è soprattutto il primo campione del mondo in assoluto: si aggiudica il primo Mondiale Rally della storia della specialità.

Il primo posto nel Rally Costa d’Avorio rappresenta il suo ultimo successo in carriera in una gara del massimo campionato internazionale. L’anno successivo finisce secondo, dietro Timo Salonen. Corre nel nuovo team Peugeot-Talbot Sport guidato da Jean Todt. I suoi migliori risultati sono tre secondi posti: Rally di Svezia, al 1000 laghi e Acropoli. Nell’ultima stagione del Gruppo B, il terribile 1986, Blomqvist guida la Ford RS200 e la Peugeot 205 Turbo 16 Evo 2.

Si aggiudica il Rally South Swedish con la Ford RS 200 e arriva terzo in Argentina con la Peugeot 205 Turbo 16. Nel 1987 è secondo al Rac e terzo al 1000 Laghi, con una Ford Sierra Cosworth Gruppo A. Al volante della berlina dell’Ovale Blu porta a casa una seconda piazza in Svezia nel 1988. L’anno dopo conquista la Race of Champions, arriva quinto in Svezia con un’Audi 200 quattro, secondo con la Lancia Delta HF nella Boucles de Spa valida per l’Europeo e terzo nel Safari alla guida di una Volkswagen Golf Mk2 16V.

Nel 1990, uno Stig Blomqvist ormai al termine della carriera nel Mondiale Rally centra il secondo successo alla Race of Champions. L’anno dopo è quinto al Safari Rally con la Nissa Sunny GT-R di Nissan Motorsport Europe. Nel 1992, con la compatta giapponese ottiene l’ultimo podio iridato in carriera, arrivando terzo nel Rally di Svezia. Negli anni Novanta sfrutta la sua esperienza con le due ruote motrici e aiuta Skoda Motorsport a sviluppare la Skoda Felicia Kit Car: durante un’apparizione al Rac 1996, l’evento non è nel WRC, finisce terzo assoluto.

Il resto del decennio vede il pilota scandinavo alternarsi tra rally e rally storici al volante di numerose vetture: Ford Escort Cosworth (con cui è settimo assoluto al Safari, gli ultimi punti iridati) e Puma, Opel Calibra, Porsche 911, Skoda Favorit e appunto la Felicia. Stig è protagonista nei rally anche nel nuovo millennio. Lo si vede in uscite undici gare nel 2001 con la Mitsubishi Lancer Evo VI Gruppo N della David Sutton Cars (quinto assoluto nel Mondiale Produzione).

Vince la Londra-Sydney nel 200 con la Ford Capri

Stig Blomqvist guida ancora la Skoda Octavia WRC e Subaru Impreza Wrx STi, con cui nel 2003 arrivato terzo nel PWRC. Nel suo ultimo rally iridato, il Rally di Svezia 2006, Blomqvist porta l’Impreza Wrx STi al ventiquattresimo posto assoluto. È il quarto pilota più veloce nel Gruppo N. Non solo vetture moderne per Stig. Nella sua “seconda vita” professionale ottiene le più importanti soddisfazioni proprio con le auto storiche, come la Audi quattro, la Ford Falcon e la Vauxhall Firenza.

Già nel 2000 si aggiudica la Londra-Sydney con la Ford Capri e nel 2004 il Memorial Roger Albert Clark con una Ford Escort RS Cosworth. Quell’anno vince la Pikes Peak, a cui partecipa anche nel 2003, con una Ford RS 200. A settembre del 2008, partecipa al Colin McRae Forest Stages Rally. È uno dei numerosi campioni del mondo a prendere parte all’evento in memoria di Colin McRae. È al via con la Ford Escort RS1600 e la co-pilota è Ana Goñi.

Con la Escort RS 1600 riesce a vincere nel 2009 il MidnattssolsRallyt nel suo Paese natale e il Colin McRae Historic del 2011, mentre l’ultimo successo rilevante nelle gare d’epoca risale al 2015 con il trionfo nel Safari Rally Historic con la Porsche 911. In questa lunga carriera corre al fianco di diversi copiloti, tra cui gli svedesi Arne Hertz, Hans Sylvan, Bruno Berglund e Björn Cederberg (con cui vince anche il titolo nel 1984) e la venezuelana Ana Goñi.