,

Emilio Radaelli: la passione diventa professione

Emilio Radaelli con l'Audi

Al rapporto privilegiato con la fabbrica si affianca gradualmente quello con l’importatore italiano. Con il supporto di Verona l’Audi 90 Quattro e Paola De Martini conquistano successi di prestigio in Italia, in Europa e nel Campionato Mondiale. La 90 quattro ed il team di Radaelli assicurano ad Audi cinque titoli FIA nel campionato africano: le corone piloti (con Aldo Riva nel 1992) marche (1992-1993) e copiloti (nel 1992-1993).

Emilio Radaelli inizia il suo rapporto professionale con il team ufficiale Audi Sport nel 1981 come co-pilota di Michele Cinotto su una Audi Quattro impegnata nel Campionato Italiano Rally e nel Campionato del Mondo. Alla fine del 1983 i vertici sportivi della fabbrica propongono a Radaelli di gestire una propria squadra. Nasce Audi Sport Europa Team, che partecipa a Rally di campionato italiano ed europeo allestendo Audi Coupé ed 80 Quattro che ottengono molti successi.

Al rapporto privilegiato con la fabbrica si affianca gradualmente quello con l’importatore italiano. Con il supporto di Verona l’Audi 90 Quattro e Paola De Martini conquistano successi di prestigio in Italia, in Europa e nel Campionato Mondiale. La 90 quattro ed il team di Radaelli assicurano ad Audi cinque titoli FIA nel campionato africano: le corone piloti (con Aldo Riva nel 1992) marche (1992-1993) e copiloti (nel 1992-1993).

L’interesse dell’importatore per le competizioni in circuito porta la squadra ad estendere la propria attività: all’esordio Michele Rayneri vince con la Vokswagen Golf la propria categoria nel campionato turismo 1989. La squadra è anche il trampolino di lancio di due piloti destinati a rapidissima fama: Dindo Capello (campione italiano turismo 1990 con una Golf) e Tamara Vidali (campionessa femminile).

Emilio Radelli con Emanuele Pirro
Emilio Radelli con Emanuele Pirro

Nel 1994 la squadra assume la denominazione Audi Sport Italia. Il debutto della casa di Ingolstadt in Italia con la 80 quattro Competition è subito vincente col primo titolo italiano Superturismo. Per il team arriva poi la tripletta, con Emanuele Pirro autore del bis nel 1995 sulla imbattibile A4 quattro, e Capello protagonista vincente della stagione 1996.

Successivamente Audi Sport Italia è stata punto di riferimento di Autogerma per le attività sportive legate ai Marchi distribuiti. Alla sede di Nibbiola (Novara) hanno fatto a lungo capo le attività ufficiali Volkswagen con vetture TDI. Il team per conto di Skoda Italia è stato attivissimo nel Campionato della Montagna portando nel 2000 al primo titolo italiano una vettura familiare (l’Octavia Wagon), mentre l’importatore Seat le ha affidato la serie monomarca Coppa Ibiza Rally ed in seguito la presenza in gare di durata con Leon, Toledo ed Ibiza.

Dopo sei anni di pausa, nel 2006 riparte l’attività agonistica in Italia per i quattro anelli: le trazioni integrali RS 4 ottengono sette vittorie in otto partecipazioni consegnando il primato nella classifica team ad Audi Sport Italia. Gianni Morbidelli entra nel team l’anno dopo e vincendo sei corse consecutive fa suo il titolo di Campione Italiano piloti, confermandosi nella stagione 2008. Nel 2012 alla RS 4 subentra la nuova RS 5, con cui il giovane svedese Johan Kristoffersson porta a casa tutti e tre i titoli Superstars in palio; la stagione seguente altri tre titoli grazie alla RS 5 premiano Morbidelli, campione internazionale ed italiano, ed Audi Sport Italia che vince il trofeo team.

Quando Audi ha iniziato a credere nel potenziale delle competizioni Gran Turismo, il team è stato subito selezionato tra quelli che hanno contribuito a far crescere e vincere la R8 LMS nella categoria GT3. Alla grande messe di successi internazionali di questo modello, nel 2011 si è aggiunto il titolo tricolore piloti conquistato da Marco Bonanomi, mentre Audi Sport Italia ha poi continuato a correre da protagonista in ogni edizione del GT tricolore che si è disputata.