Elio Niccolai: il ”papà” del Rallye Elba
Un carattere volenteroso Elio Niccolai, innamorato dei motori, messo a frutto attraverso la nascita di un appuntamento come il Rallye dell’Elba, divenuto mitico per gli appassionati dell’automobilismo sportivo e che tuttora gode di ottima salute e reputazione tra gli addetti ai lavori e i tifosi a livello internazionale.
Se n’è andato un pilastro fondante dell’Automobile Club Livorno: Elio Niccolai, 85 anni, storico delegato Aci dell’ufficio di Portoferraio, ma soprattutto padre – ideatore e promotore sin dagli anni Sessanta del mitico Rallye Elba – è morto a seguito di un malore improvviso che non gli ha lasciato tregua, nella tarda serata di venerdì 14 maggio.
“Non è morto soltanto un fratello dalle mille battaglie o un padre come lo era per me ma una persona che si svegliava all’alba per essere in ufficio già alle prime ore del mattino o che non dormiva la notte pensando nuove soluzioni per l’amato Rally e che telefonava in qualsiasi momento per un confronto dal quale nasceva ogni volta una lezione di vita – ricorda Francesco Calafurri nel gruppo Facebook dedicato alla creatura di Nicolai, il Rallye Elba -. Lo stesso che non ti lasciava mai solo se doveva esserci lui c’era sempre…Ora da quei tornanti celesti che ci hanno fatto conoscere e trascorrere i momenti più belli spalla a spalla ed insieme ai troppi amici e campioni che già ti stavano aspettando abbassa la tua bandiera a scacchi guardaci e proteggici tutti”.
“Niccolai è stato una vera e propria istituzione per l’Ac provinciale e punto di riferimento instancabile e fidato per tutti gli automobilisti elbani, siano essi associati al Club che semplici utenti – ricordano gli amici del direttivo dell’Ac Livorno -. Il suo impegno in ACI risale addirittura al 1960, anno in cui venne inaugurata la motonave Aethalia che consentiva il servizio di collegamento tra l’Elba e la Penisola. Allora ventiquattrenne, il giovane delegato si mise al lavoro con quell’impegno e professionalità che tutti, nel corso degli anni spesi dietro il bancone della delegazione (originariamente sita in un locale vicino a piazza del Popolo, oggi dislocato in viale Elba 52, sempre a Portoferraio), gli hanno riconosciuto”.
“Un forte senso del dovere per quella comunità che lo aveva adottato ed aveva costituito la sua casa per tutti questi anni, era tra tante cose che Niccolai aveva raccontato in una lunga intervista concessa a Il Tirreno lo scorso febbraio. In quell’occasione, aveva tenuto a ricordare tre progetti ‘fiori all’occhiello’ per l’Ente sul territorio isolano: il piano per il soccorso dei malati, tramite l’elicottero, redatto assieme all’ospedale locale; il piano per il traffico della città medicea e napoleonica, redatto di concerto con la giunta dell’allora Primo Cittadino Fratini; il più recente impegno nella didattica dell’educazione stradale presso gli studenti degli istituti locali”.
Un carattere volenteroso e innamorato dei motori, messo a frutto attraverso la nascita di un appuntamento come il Rallye dell’Elba, divenuto mitico per gli appassionati dell’automobilismo sportivo e che tuttora gode di ottima salute e reputazione tra gli addetti ai lavori e i tifosi a livello internazionale. Niccolai, in virtù della dura ‘gavetta’ e di un lungo percorso professionale ricco di soddisfazioni che l’aveva condotto anche ad essere tra i soci fondatori del Lions Club dell’Isola d’Elba nel 1968 e del rilancio del prestigioso premio letterario elbano a metà anni ’80, già nel 1975 ricevette il titolo di Cavaliere della Repubblica.
In ambito motoristico poi, come dimenticare l’assegnazione della “Stella d’argento al merito sportivo”, guadagnata per l’attività di Direttore di gara ma soprattutto da assoluto protagonista nel lancio e nella cura, nel corso di questi 50 anni, del Rally isolano.
“Sin da quando l’allora generale dell’esercito Luigi Bertett, presidente dell’Automobile club, nel 1966 lanciò l’idea di creare un Rallye all’Elba. Niccolai, incaricato di verificarne la fattibilità di progetto che inizialmente incontrò qualche difficoltà, credette però subito con intuito imprenditoriale nella possibilità di uno sviluppo turistico-sportivo all’Elba, fautore di un indotto e un ritorno economico significativo per i residenti e le attività locali – testimoniano i colleghi lvornesi -. Anche grazie alla spinta ulteriore fornita da Sergio Bettoja, grande pilota di Ferrari e Porsche, il direttore dell’Ac, Bruno Pasquinelli, nominò Niccolai segretario del neonato evento che vide la luce all’hotel Massimo nel 1968. Una solida tradizione portata avanti poi negli anni ’70 da Niccolai assieme all’indimenticato Edoardo ‘Dado Andreini’ e, sino a oggi, passando anche per la versione vintage del rallye storico organizzato dal 1988 da lui inventato, con l’egida di Ac Livorno e Aci Livorno Sport”.