Ecco perché la Delta S4 telaio 208 è una delle più pregiate
La Lancia Delta S4 con telaio 208 è uno dei modelli di maggior valore storico-collezionistico e di maggior pregio sportivo, perché ha una lunghissima storia sportiva e una fortissima tradizione radicata tra il team ufficiale, il Lancia Martini Racing guidato da Cesare Fiorio, e quello semi-ufficiale, il Jolly Club della famiglia Angiolini. Questa Lancia Delta S4 è una delle più richieste al mondo dai collezionisti, che se la contendono a colpi di centinaia di migliaia di euro.
Tra i telai più importanti della Lancia Delta S4 ci sono, senza ombra di dubbio, il numero 202 per via della vittoria al debutto al RAC 1985 con Henri Toivonen e Neil Wilson e il numero 208 (ZLA038AR0 00000208 a cui corrisponde il numero di motore 233 ATR 18 – 1051), perché è uno di quelli più ricchi di storia tra tutte le S4 costruite. La S4 telaio 208 viene costruita da Abarth alla fine del 1985 e fa la sua prima apparizione quello stesso anno in Finlandia, dove il team ufficiale Lancia la impiega per i test in vista del Rally di MonteCarlo (vinto proprio da Henri Toivonen) e per quello di Svezia.
Rifinita con i colori della Lancia Martini Racing, la Delta S4 telaio 208 viene testata dal campione del mondo rally 1978, Markku Alen, e dal non ancora due volte campione del mondo rally, Miki Biasion, insieme al collaudatore Abarth, Giorgio Pianta. Questo stesso esemplare viene usato per l’ispezione FISA, poi allestita in livrea Martini e consegnata a Rostagno per i test a Saint Remy del novembre 1985, mentre 15 giorni dopo è con Alen in Lapponia per un altra sessione di prove.
Una volta completati i collaudi della Lancia Martini Racing, la Delta S4 telaio 208 viene affidata al team satellite di Lancia, il Jolly Club, e rifinita con la livrea Totip. La sua prima uscita competitiva è il Rally 1000 Miglia 1986, 20-23 marzo. Ha il numero 1 sulle portiere ed è guidata dal campione europeo rally Dario Cerrato, con alle note Gepi Cerri. La coppia domina, vincendo la gara sulla vettura di Giacomo Bossini e Ugo Pasotti (Rally 037). In quella gara debutta anche la Peugeot 205 T16 italiana, affidata ad Andrea Zanussi (potete leggere qui l’articolo dedicato al Campionato Italiano Rally 1986).
Prosegue la carriera con Cerrato-Cerri segnando il terzo posto dietro Toivonen-Cresto e Zanussi-Amati al Costa Smeralda. Infatti, dopo la sua vittoria a Brescia, questa S4 vola in Sardegna. Questa volta ha il numero 2 sulle portiere. Il Trofeo Martini si disputa dal 16 al 18 del mese di aprile. Con sede nella lussureggiante località balneare nel Nord Sardegna o a Porto Cervo. Il rally consiste in trentacinque PS, con una lunghezza di circa 550 chilometri cronometrati.
Con tre prove speciali vinte e una gara volta all’attacco, Cerrato finisce terzo assoluto. Meglio della sua S4 solo la Lancia ufficiale di Henri Toivonen e la Peugeot 205 Turbo 16 di Andrea Zanussi. Al quarto posto c’è il futuro campione europeo Fabrizio Tabaton con la Lancia Delta S4 telaio 207 (potete leggere qui la storia della S4 telaio 207), con Massimo Ercolani al quinto posto su una Lancia Rally 037 Jolly Club.
Pochi giorni dopo il suo podio in Sardegna, il 22 aprile 1986, la Lancia Delta S4 telaio 208 viene immatricolata in Italia con la targa DI 77892E. Come per tutte le S4 di proprietà, la prima immatricolazione è Fiat Auto SPA, Torino, Italia. Successivamente verrà esposta anche al Motor Show di Torino, accanto alla sorella con telaio 204. Ma prima disputa la stagione nel Jolly Club come auto per i test pre eventi mondiali, europei e italiani.
Sarà sostanzialmente il muletto di Dario Cerrato all’Elba, al Targa, al Lana, al Piancavallo, al Sanremo, dove sarà usata come vettura apripista per l’ultima notte di gara guidata da Michele Rayneri. E poi ancora, a Messina e Valle d’Aosta. Con al volante Rostagno sarà la numero 0 al Valli Vesimesi. Passerà nelle mani di Augusto Cesari per tutto il 1987 e il 1988, che la userà tra cronoscalate e slalom.

Vent’anni dopo, il glorioso telaio 208 prosegue la sua carriera con Lucio Peruggini in livrea Totip, prima di essere venduta ad un collezionista americano che la riporta in Livrea Martini e che la rivende insieme alla sua fantastica The Campion Collection poco dopo (potete vedere qui la collezione in questione).
Come collezionista ed appassionato, Peruggini si è assicurato che la Lancia Delta S4 telaio 208 ricevesse sia il certificato di identità Lancia Club che quello dell’Automoto Club Storico. Nel 2010 il motore è stato ricostruito da alcuni dei meccanici più famosi della Lancia, tra cui i fratelli Baldi di Torino, e nel 2015 è stata testata su una strada sterrata, con una potenza confermata pari a 548,9 cavalli a 8.074 giri/minuto, e forse più sorprendentemente, 566 Newtonmetri a 5.900 giri/minuto.