Datsun 240Z: una meteora di successo
Dalla 240Z venne ricavata anche una versione per le gare rally che ottenne lusinghieri risultati nel Campionato Mondiale Rally con alla guida Rauno Aaltonen e venne impiegata anche al Safari Rally dove risultò vittoriosa nelle edizioni del 1971 e 1973 con i piloti Hermann e Schuller.
La Fairlady 240Z, conosciuta anche con il nome Datsun 240Z, ha partecipato al Rally MonteCarlo principalmente su strade innevate e ghiacciate. Al 41° Rallye MonteCarlo, nel 1972, quando vinsero Sandro Munari e Mario Mannucci con la Lancia Fulvia 1.6 Coupé HF targata TO E24266, la Datsun 240Z targata TKS33SA4150, guidata da Rauno Aaltonen con alle note Jean Todt è arrivata terza assoluta, cosa che ha sorpreso molti.
La vittoria fu merito del sistema FR: motore anteriore/trazione posteriore. Si pensava che il sistema FR fosse svantaggioso su neve e ghiaccio, ma il risultato ha tradito la previsione. Di conseguenza, sempre più piloti iniziarono a guidare le Datsun nei rally nazionali. La 240Z venne impiegata anche al Safari Rally dove risultò vittoriosa nelle edizioni del 1971 e 1973 con i piloti Hermann e Schuller.
Il progetto originale si chiamava Nissan S30 e riguarda una serie di autovetture sportive prodotte dalla Nissan Motor e vendute a marchio Nissan sul mercato giapponese e a marchio Datsun nel resto del mondo. Della serie fanno parte le Datsun 240Z, Datsun 260Z e Datsun 280Z prodotte dal 1969 al 1979.
Il motore alla base del progetto Nissan S30
Presentata nel 1969, era una coupé a due posti, dotata di MacPherson anteriore e posteriore derivato da vetture di serie. Il motore era derivato dalla 510 Sedan con l’aggiunta di due cilindri ottenendo così l’esuberante 6 cilindri in linea 2,4 litri SOHC da 150 cv.
Il cambio della vettura destinato in America era manuale a quattro velocità, mentre in Europa si dispose un 5 marce, era dotata di freni a disco all’anteriore e a tamburo al posteriore. Per le proporzioni della sua linea si era preso come riferimento la Ferrari 250 GTO, mentre per il lungo cofano l’ispirazione era arrivata dalla Jaguar E-Type. Il design degli interni era molto pulito pur senza grandi innovazioni, con sedili sportivi che includevano i poggiatesta. La 240Z accelerava da 0-60 mph in 8,2 sec e copriva il quarto di miglio in 15,5 secondi.
Da questo modello presero vita gli anni successivi i modelli 260Z e 280Z le cui differenze riguardavano soprattutto la cilindrata del motore, aumentate a 2,6 e 2,8 litri, mentre la potenza rimaneva costante a causa delle normative americane anti inquinamento.
Nel Novembre del 1969 venne lanciata sul mercato una versione speciale della 240Z, la Fairlady 432Z, che era equipaggiata con lo stesso propulsore 6 cilindri in linea DOHC 24 valvole S20 che equipaggiava la Skyline GT-R. La numerazione 432 fa riferimento alle 4 valvole, 3 carburatori e 2 alberi a camme di cui la vettura era provvista. Era equipaggiata di cerchi in magnesio come dotazione di serie.
Di questa versione venne prodotta una serie speciale, denominata Z432R, per permettere l’omologazione della vettura alle competizioni rallistiche. Costruita solo per il mercato giapponese, la R aveva una speciale livrea arancione abbinata a nuovi componenti di colore nero quali il cofano motore, lo spoiler anteriore e i cerchi in magnesio. L’intero corpo vettura era stato alleggerito ed era stato inoltre introdotto un sistema di sicurezza per la coppa dell’olio per evitare che il motore, a causa delle sollecitazione dovute al terreno sconnesso, la rompesse inavvertitamente.
Scheda tecnica Datsun 240Z (Z432R)
- Motore: L24, 2.393 cc, sei cilindri in linea, blocco in ghisa, testa in lega, due valvole per cilindro, un albero a camme in testa (SOHC), albero motore con sette cuscinetti, rapporto di compressione 9,0:1;
- Sistema di alimentazione: pompa meccanica del carburante, due carburatori SU-Hitachi HJG 46W 1,75 (44 mm);
- Potenza: 151 CV (110 kW) a 5.600 giri al minuto;
- Coppia: 198 Nm a 4.400 rpm (SAE lordo);
- Trasmissione: manuale a cinque marce per il mercato europeo, manuale a quattro marce o tre velocità automatico (dopo il settembre 1970) per il resto del mercato internazionale;
- Freni: Anteriori con dischi diametro 270 mm; Posteriori a tamburo;
- Sospensioni:
- Anteriori: con schema MacPherson, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice
- Posteriore: indipendente con puntoni Chapman, quadrilateri inferiori, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici
- Sterzo: a cremagliera e pignone,
- Ruote: ruote 4.5J-14 in acciaio con pneumatici 175SR14
- Velocità massima: 201 km / h 0 a 60 mph (97 kmh): 8.2 s
- Consumo medio di carburante: 11 L / 100 km