Daniele Cianci: un copilota da record
Tra le prime gare della sua carriera risulta il Rally 999 Minuti del 1973 e poi il Sanremo dello stesso anno, entrambi disputati con Stefano Canepa sulla Simca Rallye2. L’ultima fu l’Adac 3-Städte Rallye con Gianmarino Zenere sulla Ford Escort RS Cosworth, in mezzo Gabriele Noberasco, Paola De Martini e decine di altri piloti.
Sono davvero tanti i record sportivi di Daniele Cianci, apprezzatissimo navigatore nei rally italiani a partire dai primissimi anni Settanta del Novecento e scomparso improvvisamente e prematuramente a metà degli anni Novanta, dopo più di venticinque anni di onorata carriera, con quasi cinquecento rally disputati, con oltre sessanta piloti diversi e più di quaranta differenti tipologie di vetture.
“Ho corso tre rally in sette giorni e ho disputato la stessa gara con tre piloti differenti. Il primo record l’ho ottenuto nel 1975: corsi la domenica al Rally Team 971, poi dopo tre giorni ero via del Rally 4 Regioni con ritiro l’indomani in tempo per correre il Golfo dei Poeti la domenica successiva – ricordava orgogliosamente in vita Daniele –. Il secondo episodio è addirittura precedente, quando si poteva correre anche senza navigatore. Si correva un rally nazionale a Torriglia. Partii a fianco di Ferraris sulla Lancia Fulvia numero 4, ma dopo due prove uscimmo di strada: si fermò De Zorzo con una Fiat 128 e mi propose di proseguire con lui, ma verso metà gara ci tradì il cambio. L’ultima vettura a transitare era la Fiat 127 di un mio amico bagnino a Spotorno: salii con lui è concludemmo al secondo posto della nostra classe. Infine, l’annata 1979: feci trentadue gare con nove piloti diversi…”.
Tra le prime gare della sua carriera risulta il Rally 999 Minuti del 1973 e poi il Sanremo dello stesso anno, entrambi disputati con Stefano Canepa sulla Simca Rallye2. L’ultima fu l’Adac 3-Städte Rallye con Gianmarino Zenere sulla Ford Escort RS Cosworth, in mezzo Gabriele Noberasco, Paola De Martini, Andrea Maselli, Guido Del Prete e decine di altri piloti in rally validi per i Campionati del Mondo, Europeo e Italiano. Vittorie affrontate con umiltà, sconfitte analizzate e digerite per crescere. Sempre sorridente, sempre pronto a dare una mano, un consiglio, una dritta… Poi, tutto ad un tratto, un brutto giorno, in tanti sono rimasti senza un amico importante nella loro vita. Un vuoto incolmabile.
La lettera del fratello Paolo
“Ho atteso che il dolore si attenuasse e che i sentimenti tornassero ad essere quelli di tutti i giorni: non è stato e non è facile. Sto mentalmente ripassando tutte le cose che con Daniele ho fatto, sto entrando, con non poche difficoltà, nei quintali di foto, nelle centinaia di quaderni di note, nell’agenda che riporta i numeri telefonici del Rally…”, le parole sono di Paolo Cianci (mente delle ultime edizioni del Rally Riviera Ligure) che all’inizio dell’anno successivo alla morte scrive una toccante lettera a La Stampa.
“Tutto, in mio fratello, ha significato correre, sedersi a destra in un abitacolo qualsiasi e via “destra 5 e sinistra 6…”. Il giorno più brutto, quello dell’addio, ho capito che Daniele è ancora con noi: tante persone, tutte strette intorno a lui, amici, piloti, team manager, organizzatori. Dal primo pilota – Stefano Canepa – all’ultimo, Gianmarino Zenere, uniti nel ricordo e nel rimpianto; non è la mia falsa modestia, ma Daniele era – anzi per me è tuttora – il navigatore vero, quello che ti porta all’arrivo con l’entusiasmo e la preparazione che fanno delle corse in auto uno specialissimo sport di squadra”.
“E lui è stato costantemente il capitano. In questi giorni con gli amici abbiamo ricordato episodi, gare, risultati ed è venuta fuori l’idea di raccogliere il materiale che Daniele ha raccolto in 25 anni di attività: con gli appunti si può ricostruire un’epoca; con i quaderni di note si può correre 20 volte il campionato rally di un qualsiasi paese del mondo; con i numeri telefonici dell’agenda si potrebbero invitare da Biasion a Pregliasco, da Tabaton a Pianta, ma anche da Canepa a Maranzano, da Pagano a Sicca. Piloti che a fianco avevano “Ciancio”, il mito – conclude la lettera del fratello di Daniele Cianci –. Mi dicono che il prossimo Rally Città di Savona, alla prima edizione, verrà intitolato a Daniele: sarà per me un grande piacere stringere la mano al vincitore del trofeo che premierà un giovane navigatore: quel giorno, sono sicuro, anche Daniele sarà con me…”.