Claudio Maglioli: il Mago biellese dei motori
Nel 1969, Claudio Maglioli ottiene l’appoggio di Cesare Fiorio per realizzare un prototipo più efficace nelle gare di durata: nacque così la Fulvia F&M Special, Fiorio e Maglioli, appunto. La macchina si rivelò veloce e vinse già alla gare d’esordio. Successivamente, sotto la guida di Maglioli nella sua officina di Biella vennero preparate Stratos, Beta Coupé, Beta Montacarlo Gruppo 5, la Endurance Prototipo Gruppo C e la Rally 037. Tutte vetture che furono protagoniste delle più entusiasmanti pagine dell’automobilismo sportivo di livello, grazie anche al talento Claudio Maglioli.
Claudio Maglioli, classe 1940, nato a Bioglio, un paese in provincia di Biella, è stato pilota di motociclette, di kart e di automobili prima di affermarsi come preparatore e di assumere la responsabilità per lo sviluppo tecnico del reparto corse Lancia. Proprio sulle Lancia si concentrò principalmente il suo talento, sia come pilota sia come preparatore: con la Flavia 1.8 Zagato vinse per due anni consecutivi – 1965 e 66 – il Campionato Italiano Velocità Turismo Classe 2000.
Nel 1967 s’impone nel Campionato europeo turismo al volante di una Fulvia Rallye 1.3 HF; quindi, con una Fulvia Sport Zagato, prende parte alla Targa Florio, alla 24 Ore del Nürburgring (con Stirling Moss), alla 12 Ore di Sebring e alla 24 Ore di Daytona, primeggiando nella propria classe.
“Nato a Biella il 9 giugno 1940, Claudio, di dodici anni più giovane del fratello Umberto, che fu pilota di primaria importanza a cavallo fra gli anni ’50 e ’60, con Ferrari e Porsche, iniziò a correre, non ancora ventenne, in sella a motociclette di piccola cilindrata da lui stesso preparate, come Cucciolo, Ducati 65 e 75 e Rumi 125 Junior – è il ricordo del giornalista biellese Massimo Gioggia –. Appassionato di meccanica, fu proprio grazie al motore di un Rumi 125 Junior che passò a gareggiare nei kart: pilotava mezzi da lui stesso realizzati, che gli diedero molte vittorie; soprattutto quando, dopo aver provato Contesa e Bultaco, mise a punto un suo motore, che chiamò Bultaco Privat, con cui prese parte a un centinaio di gare, vincendone più della metà. A quel punto, sempre su di un kart, iniziò a partecipare a quasi tutte le gare in salita in cui erano ammessi i kart, per esempio la Bologna-San Luca e la Vergato-Cerellio, sempre con ottimi risultati. Poi, nel 1964, il passaggio alle auto. Iniziò con una Alfa Romeo Giulia Super Ti con cui, fra l’altro, vinse la Quattro Ore di Monza, in coppia con Giancarlo Baghetti. Fu subito notato e l’anno successivo, con la qualifica di pilota e collaudatore del Reparto Corse, passò alla Lancia, marchio con cui continuò a collaborare fino al 1986, anno in cui chiuse l’attività”.

Nel 1969, Claudio Maglioli ottiene l’appoggio di Cesare Fiorio per realizzare un prototipo più efficace nelle gare di durata: nacque così la Fulvia F&M Special, Fiorio e Maglioli, appunto. La macchina si rivelò veloce e vinse già alla gare d’esordio. Successivamente, sotto la guida di Maglioli nella sua officina di Biella vennero preparate Stratos, Beta Coupé, Beta Montacarlo Gruppo 5, la Endurance Prototipo Gruppo C e la Rally 037. Tutte vetture che furono protagoniste delle più entusiasmanti pagine dell’automobilismo sportivo di livello, grazie anche al talento Claudio Maglioli. La storia completa del Mago dei Motori è stata pubblicata su uno dei nostri volumi ed è disponibile nella sezione Premium.