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CIR 1981: Opel vince con Tony Fassina e Rudy Dalpozzo

Opel Ascona 400, CIR 1981

Presentata due anni prima in occasione del Rallye di Montecarlo, la Opel Ascona 400, realizzata sulla base della seconda serie della berlina tedesca, aveva dimostrato subito – vincendo il Rally di Svezia con Anders Kullang e Bruno Berglund – di rispondere alla richiesta di una ”macchina da assoluto” che piloti, preparatori e sportivi rivolgevano da tempo alla Casa di Rüsselsheim. E a fine anno con Tony Fassina e Rudy Dalpozzo…

Quaranta anni fa Opel si aggiudicava – prima Casa estera ed unica per molti anni ancora – il titolo assoluto nel Campionato Italiano Rally (CIR). Protagonisti dell’impresa furono, nel 1981, Tony Fassina e Rudy Dalpozzo con la Opel Ascona 400 preparata per il Gruppo 4 dallo specialista Virgilio Conrero. Il successo della Casa tedesca fu completato dal terzo posto di Lucky e Fabio Penariol e dal quarto di Miki Biasion che correva come Junior Team supportato dai concessionari Opel delle 3 Venezie. Tony-Rudy, che l’anno prima avevano visto svanire il titolo all’ultima gara per 4 secondi dopo aver forato, si imposero nei rally 4 Regioni, Colline di Romagna, Piancavallo e San Marino. “Lucky”-Penariol il 100.000 Trabucchi.

Presentata due anni prima in occasione del Rallye di Montecarlo, la Opel Ascona 400, realizzata sulla base della seconda serie della berlina tedesca, aveva dimostrato subito – vincendo il Rally di Svezia con Anders Kullang e Bruno Berglund – di rispondere alla richiesta di una “macchina da assoluto” che piloti, preparatori e sportivi rivolgevano da tempo alla Casa di Rüsselsheim. Prodotta dichiaratamente nei 400 esemplari necessari per ottenere l’omologazione sportiva, montava un 4 cilindri bialbero a 16 valvole di 2.410 cc da 144 CV che la Cosworth aveva sviluppato sulla base del motore della Opel Rekord Diesel.

Sulle vetture destinate all’impiego agonistico la potenza saliva 240 CV nella versione con 2 doppi carburatori Weber 48 DCOE e addirittura a 270 CV in quella ad iniezione meccanica Kugel-Fischer allestita da Conrero. Al motore erano abbinati un cambio Getrag a 6 marce e la trazione posteriore. Il 1981 fu un anno di grandi soddisfazioni per la Opel Ascona 400 che, oltre al campionato italiano, vinse il titolo nazionale in Belgio con Guy Colsoul, in Danimarca con Jens Ole Kristiansen, in Inghilterra e in Irlanda con Jimmy McRae (padre di Colin), in Olanda con Ja van der Malen, in Svezia con Björn Johansson.

Opel Ascona 400, CIR 1981

Tony e ”Vuda” in quel 100.000 Trabucchi 1981

In quella stagione 1981, ogni gara fu una storia a sé. Ma il 100.000 Trabucchi, il cosiddetto Rally di Saluzzo, offrì spettacolo, pubblico e colpi di scena a raffica, oltre ai molti chiodi che condizionarono l’evento piemontese, facendolo tingere di odio. La vittima illustre è stata Adartico Vudafieri con la sua Ferrari 308 e quella gara era sostanzialmente decisiva per il titolo di quell’anno. Il pilota di Castelfranco Veneto si è ritirato da questa decima prova del Campionato Italiano Rally con l’amaro in bocca.

“Vuda”, nel raccontare la sua brutta avventura, spiegava: “Eravamo in Val Casotto dopo tre chilometri dall’inizio della prova. Ho sentito l’auto tirare da una parte, poi strani rumori. Pensavo fossero sassi e mi sono fermato. Bernacchini è sceso a dare un’occhiata. L’ho visto imprecare e ho capito che era successo qualcosa di grave. Mi ha detto: “Abbiamo tutte e quattro le ruote a terra”. Ho capito in quel momento che la corsa era finita”.

Il ds Emilio Bortoletto prese subito atto di quanto sarebbe costato questo stupido dispetto dei chiodi: “Per quest’anno abbiamo chiuso. Dico fin d’ora che a San Marino e a Aosta non ci saremo”. Stando alle notizie che sono arrivate dalla Val Casotto pare che lungo la speciale qualcuno abbia gettato centinaia di chiodi proprio per far finire fuori strada un concorrente. La sfortuna si è accanita contro Adartico Vudafieri nel momento di maggior splendore, quando cioè era ormai a 20″ da “Lucky” ed aveva scavalcato con prepotenza l’Ascona 400 di Tony.

L’undicesima edizione del terzo trofeo concessionarie Fiat della provincia di Cuneo, al 100.000 Trabucchi 1981 è andata al team Opel del “Mago” torinese Virgilio Conrero che ha piazzato due vetture nei primi due posti. Champagne e tanti applausi per l’equipaggio “Lucky”-Penariol, primi assoluti: “Avevo le braccia che mi facevano male per un incidente durante le prove; per il resto l’auto ha girato bene e non ho avuto problemi”.

Secondo assoluto dopo la prima tappa, alle spalle del genovese Fabrizio Tabaton su Lancia Stratos, il piIota del team Opel ha guidato con estrema prudenza, tirando di più quando alle sue spalle si è riacceso il duello fra Fassina e “Vuda”. La vittoria in questo rally difficilissimo è stata quanto mai meritata. Secondo a Saluzzo (terzo nella prima tappa) Tony Fassina guida ormai senza problemi la classifica del CIR 1981 dopo le dieci prove disputate. Tony Fassina era al terzo posto quando Adartico Vudafieri si è ritirato.

Fabrizio Tabaton ha conquistato il terzo posto con la sua Stratos. Nella prima frazione di gara il genovese ha saputo giocare sulla rivalità Toni-“Vuda” ed ha tagliato il traguardo al primo posto assoluto. Nel “tappone” di sabato e domenica, quando Adartico ha preso confidenza con la Ferrari 308, Fabrizio Tabaton si è sentito un po’ il fiato corto ed è stato costretto a cedere due posizioni alle Opel. Fabrizio è comunque riuscito a contenere le sfuriate di Biasion e di Federico Ormezzano portacolori della Biella Corse. Cuneese al vertice.

Franco Cassinis, in coppia con la Bignardl, del team Brunìk Olympus, si è piazzato al sesto posto assoluto con la 131 Abarth. E’ stata una lotta decisa, tirata dalla prima all’ultima prova. Diceva Franco: “Sono rimasto senza freni nella settima speciale e ho perso del tempo prezioso. Non avrei potuto fare di più”. Da non dimenticare il decimo posto assoluto del fossanese Napoli in coppia con la fidanzata Marina Mandrile su Opel Kadett. L’equipaggio ha dato filo da torcere agli il lustri personaggi del mondo rallistico nazionale.