,

Il graffio di Cinotto al debutto della 037

I due equipaggi della Martini Racing, dovettero vedersela contro un parterre di avversari di grandissimo livello, visto che le altre Case Costruttrici decisero di mandare in Gallura i loro alfieri più forti. L’elenco iscritti è da pelle d’oca, dalla squadra Conrero Corse che scende in Gallura con tre Opel Ascona 400 affidate a Lucky, Miki Biasion e Tony, passando per il Jolly Club che si presenta con Tonino Tognana e Andrea Zanussi. Al via si presentano anche Michele Cinotto, Fabrizio Tabaton, Mauro Pregliasco, Carlo Capone e Gabriele Noberasco. A questi si aggiungono diversi equipaggi finlandesi e francesi.

Il 1982 è un anno che rimarrà impresso a caratteri indelebili nella storia del nostro Paese per tanti fatti di cronaca tristi e gioiosi accaduti in quei 365 giorni. Episodi che ricordano e conoscono tutti, perfino i più giovani come il trionfo al Mondiale di Calcio in Spagna oppure i tristi fatti di cronaca come l’omicidio del Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e l’uomo della scorta Domenico Russo avvenuto a Palermo per mano della mafia e la tragica morte di Gilles Villenueve, avvenuta nelle prove del Gran Premio di Belgio.

Anche nei rally sono anni importanti, tutte le Case Costruttrici sono impegnate attivamente sfidandosi con la creazione di vetture sempre più tecnologicamente performanti e veloci. È ed proprio nella primavera del 1982 che in casa Lancia si decise che era giunto il momento di far debuttare la nuova arma, la Lancia Rally 037. La scelta dei vertici Lancia ricade sul Rally Costa Smeralda, una scelta quasi scontata all’epoca per vari motivi. Il primo era che lo sponsor dell’epoca, la Martini, era anche sponsor principale della gara gallurese, organizzata da Maurizio Paterilini e il secondo era più esclusivamente glamour.

Le verifiche alle due vetture cominciarono come da regolamento un minuto dopo la mezzanotte del 1° aprile. A portare in gara le due Lancia 037 Rally, furono chiamati i due equipaggi titolari, i finlandesi Markku Alen e Ilkka Kivimaki col numero 1 sulle fiancate e Attilio Bettega con Icio Perissinot alle note con il numero 4 sulle portiere.

I due equipaggi della Martini Racing, dovettero vedersela contro un parterre di avversari di grandissimo livello, visto che le altre Case Costruttrici decisero di mandare in Gallura i loro alfieri più forti. L’elenco iscritti è da pelle d’oca, dalla squadra Conrero Corse che scende in Gallura con tre Opel Ascona 400 affidate a Lucky, Miki Biasion e Tony, passando per il Jolly Club che si presenta con Tonino Tognana (Ferrari 308 GTB) e Andrea Zanussi (Fiat 131 Abarth). Ma non finisce qua, al via si presentano anche Michele Cinotto (Audi Quattro – Serie R6), Fabrizio Tabaton (Lancia Stratos HF – Grifone), Mauro Pregliasco (Ford Escort XR3i), Carlo Capone (Fiat Ritmo Abarth 125TC) e Gabriele Noberasco (Fiat 131 Abarth). A questi si aggiungono diversi equipaggi finlandesi e francesi.

La triste notte del team Martini

La gara è di quelle dure, come spesso e volentieri avveniva all’epoca, con tante prove disputate in notturna. Tre giorni di gara per un totale di oltre 500 chilometri di prove suddivise in quaranta prove speciali, che diverranno successivamente trentanove per la cancellazione del secondo crono del day2, quello di Lu Mocu (PS22).

La gara parte all’1 del mattino dal Molo di Porto Cervo e si dirige subito verso la mitica speciale dell’Isuledda. La prova è vinta da Cinotto con 6” di vantaggio su Alen e Tabaton, mentre accusano problemi Attilio Bettega (al sedile) e Lucky. Subito out, invece Francone che picchia pesantemente la sua Lancia Stratos. Anche la successiva prova, quella di Olbia-Santa Lucia, vede vincitore Cinotto, per la prima vittoria della 037 Rally bisogna attendere il successivo crono di Vaccileddi con Markku Alen.

Il feeling tra la 037 e Alen sembra esserci, tanto che il finnico vince sia la quarta che la quinta prova, rosicchiando secondi preziosi a Cinotto. Nel frattempo, la corsa perde Lucky (noie al cambio) e Verini (rottura al collettore della Citroen Visa). La classifica vede Cinotto al comando davanti ad Alen, Tabaton, Biasion, Bettega, Zanussi, Ormezzano e Tony.

La situazione rimane congelata fino alla prova speciale numero 9, la Cantoniera Taroni, quando in casa Martini Racing suonano tutti gli allarmi possibili, entrambe le Lancia 037 Rally, hanno dei problemi. Markku Alen rompe il cambio perdendo minuti preziosi, questo lì verrà sostituito in un’assistenza volante poco prima della PS10 La Grucitta, il cambio viene sì sostituito, ma il finnico torna in gara fuori tempo massimo.

Attilio Bettega paga un ritardo di 8′ minuti per la rottura del radiatore. Anche in questo caso il pezzo viene sostituito e al contempo vengono fatti interventi all’assetto della vettura. La notte del debutto è più nera e buia del previsto, alle prime luci del giorno le vetture tornano a Porto Cervo al parco assistenza. In casa Martini Racing i visi sono tirati e i musi lunghi, Markku Alen si ritira, mentre la gara di Attilio Bettega si interrompe subito dopo; infatti, il cambio della 037 cede sulla ripetizione della speciale Isuledda.

Nel secondo giro di prove, la situazione cambia poco a livello di classifica. Cinotto rafforza ulteriormente la sua leadership, mentre la gara perde per strada altri protagonisti. Sulla prova di Berchidda, si ritirano Tonino Tognana (Ferrari 308 GTB – Jolly Club) per la rottura della cinghia di distribuzione, il finlandese Hannu Valtaharju (Fiat 131 Abarth) e Gianni Del Zoppo (Peugeot 505 Diesel Turbo). La prova 19, la Taroni, Fabrizio Tabaton da prima accusa un problema all’acceleratore e successivamente sbatte danneggiando la sua vettura e perdendo oltre un minuto dai battistrada.

Ne approfitta Zanussi, che lo scavalca e si porta al comando della classifica dell’Europeo. Sempre sulla prova 19, si spengono i sogni di gloria di Miki Biasion (Opel Ascona 400), fino a quel momento quarto assoluto, che è costretto al ritiro per la rottura dello sterzo. La prima tappa tappa, partita all’una di notte da Porto Cervo, sta per concludersi dopo oltre 16 ore con l’ultimo crono di giornata, la Grucitta. Anche qui accade un colpo di scena, Tabaton lascia per strada altri 30”, perdendo un’altra posizione in classifica. Al termine del day1 la classifica dice: Cinotto leader incontrastato, seguito da Zanussi, Ormezzano e Tabaton.

Cinotto show, la pioggia e Tabaton-Fassina

Il day2 prevede tredici tratti cronometrati che toccano Gallura e Sassarese, intervallati da un parco assistenza alla Marina di Sorso. La gara si apre subito con un grandissimo colpo di scena, sul primo passaggio sulla Cippo, la Talbot di Federico Ormezzano esce di strada e blocca di fatto il transito a tutti gli altri concorrenti. Sempre su questa prova anche Mauro Pregliasco è costretto ad alzare bandiera bianca per problemi al motore della sua Ford Escort.

Michele Cinotto è in pieno stato di grazia e continua a dar spettacolo, vincendo tutte le cinque prove previste prima del service di Marina di Sorso. A rendere la situazione ancora più imprevedibile ci pensa la pioggia, che manda in crisi Zanussi, che sotto il diluvio perde due posizioni a discapito di Tony e Tabaton. Il secondo giro di prove per il piemontese è pura formalità alle sue spalle di accende una bellissima lotta tra Tony e Tabaton che chiudono la giornata separati da appena 18”.

L’ultima giornata di prove, prevede la disputa di soli sette tratti cronometrati, ma uno di questi è la temutissima Campovaglio-Aglientu autentica prova monumento della gara. Tabaton parte subito fortissimo nelle prime due prove (Campovaglio e San Biagio) recuperando 17’’ secondi e portandosi ad un solo secondo da Tony. Fassina messo sotto pressione dal suo avversario, sbaglia nel primo passaggio della prova Crisciuleddu uscendo di strada e dando dunque il via libera a Tabaton, mentre sul terzo gradino del podio si va a posizionare Andrea Zanussi (Fiat 131 Abarth).

Michele Cinotto e Emilio Radaelli avevano compiuto il loro capolavoro, dominare il Costa Smeralda dall’inizio alla fine, conducendo le operazioni per tutte le quaranta prove previste, un vero e proprio record. Al secondo posto chiuse Fabrizio Tabaton con la “vecchia” Stratos a otto minuti, mentre terzo ad oltre nove minuti dal vincitore Andrea Zanussi. Quarto chiude il britannico Jimmy McRae, seguito in quinta piazza dall’austriaco Sepp Haider. Ottima la prova del rientrante Tony Carello, che chiude sesto assoluto su Fiat 131 Abarth della Tre Gazzelle, dopo oltre quattro anni di assenza dalle strade del Campionato Italiano. Decimo chiude un altro giovane, anche lui proveniente come Cinotto dal mitico Trofeo A112, Carlo Capone navigato da un’altra icona del rallismo tricolore, Gigi Pirollo.